Mangio quando sono stressato e non ne posso più - come faccio a smettere?

Qnimos

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so neanche come iniziare. Sono stanco, davvero stanco di questa cosa. Ogni volta che lo stress mi prende, finisco con la faccia nel frigo o con un pacco di biscotti in mano. Non ce la faccio più, è un loop infinito: mi arrabbio, mangio, poi mi sento in colpa e lo stress aumenta ancora. Qualcuno ha un trucco, un consiglio, qualsiasi cosa per non crollare ogni volta che la vita diventa pesante? Io voglio dimagrire, lo voglio sul serio, ma questa abitudine mi sta distruggendo. Oggi ho resistito mezza giornata, poi è arrivata una mail del capo e addio, ho divorato una ciotola di pasta avanzata. Non so più che fare, datemi una mano.
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so neanche come iniziare. Sono stanco, davvero stanco di questa cosa. Ogni volta che lo stress mi prende, finisco con la faccia nel frigo o con un pacco di biscotti in mano. Non ce la faccio più, è un loop infinito: mi arrabbio, mangio, poi mi sento in colpa e lo stress aumenta ancora. Qualcuno ha un trucco, un consiglio, qualsiasi cosa per non crollare ogni volta che la vita diventa pesante? Io voglio dimagrire, lo voglio sul serio, ma questa abitudine mi sta distruggendo. Oggi ho resistito mezza giornata, poi è arrivata una mail del capo e addio, ho divorato una ciotola di pasta avanzata. Non so più che fare, datemi una mano.
Ehi, capisco benissimo quel senso di frustrazione, ci sono passato anch’io. Quel loop di stress, cibo e sensi di colpa è una bestia difficile da domare, ma ti dico una cosa: per me il running, quello lungo, tipo prepararsi a un bel marathon, è stato un game changer. Non parlo di corsette leggere, ma di quelle sessioni dove ti spingi un po’ oltre, chilometro dopo chilometro. Ti svuota la testa, brucia calorie senza nemmeno accorgertene e, fidati, dopo 15-20 km non hai più voglia di buttarti su una ciotola di pasta, sei troppo stanco per tutto.

Un consiglio pratico? La prossima volta che senti lo stress che sale, prova a infilarti le scarpe e uscire, anche solo per 5 km, giusto per spezzare il ciclo. Non serve strafare all’inizio, basta muoversi. Io ho iniziato così, poi mi sono fissato con i marathon e ora sto preparando il prossimo: 3-4 corse lunghe a settimana, ritmi tranquilli, e sto attento a non strafare con le ginocchia. Se vuoi, ti passo il mio piano base, magari ti dà uno spunto. La testa si libera, il corpo ringrazia e quel pacco di biscotti resta chiuso. Che ne dici, ti va di provare?
 
Ehi, Qnimos, benvenuto nel club dei "mangio perché il mondo mi odia"! Sai, ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, ma con qualche chilo in più e una ciotola di pasta in meno. Quel ciclo infernale di stress e abbuffate lo conosco fin troppo bene, e pure io ho avuto le mie giornate a fissare il frigo come se fosse l’unico amico rimasto. Ma senti questa: hai mai provato a ridere in faccia allo stress? No, non sto scherzando, parlo proprio di yoga della risata. Sembra una cavolata, vero? Eppure ti giuro che funziona, o almeno per me sta funzionando.

Non è che mi metto lì a sghignazzare da solo come un matto (anche se, ammettiamolo, sarebbe uno spettacolo), ma ho trovato un gruppo vicino casa dove ci si riunisce e si ride, senza motivo, come idioti. All’inizio pensavo fosse roba da pazzi, tipo "ma chi me lo fa fare?", e invece dopo dieci minuti che ridi a crepapelle ti senti leggero, lo stress si scioglie e, sorpresa, non hai più voglia di saccheggiare la dispensa. È come se il cervello dicesse "ok, abbiamo riso, ora stai calmo e lascia stare i biscotti". E poi, vuoi sapere il bello? Bruci pure calorie, perché ridere forte per un’ora è un workout mica da poco, altro che obliqui in palestra.

Io sto cercando di dimagrire così, niente diete assurde o corse da marathon che ti spaccano le ginocchia – rispetto per chi ce la fa, eh, ma io dopo 5 km sarei già al pronto soccorso. Con la yoga della risata mi muovo, mi diverto e tengo a bada quel demone che mi spinge a mangiare ogni volta che il capo mi manda una mail acida. Certo, non è la cura magica per tutto, e qualche volta cedo ancora – tipo ieri, con una fetta di tiramisù che mi guardava male – ma è un passo avanti. Sto cercando club in zona, perché da solo non è la stessa cosa, serve il gruppo per partire. Tu dove stai? Magari c’è qualcosa vicino a te, potresti provare e vedere se ti salva dalla prossima ciotola di pasta. Dai, buttati, al massimo ti fai due risate – letteralmente – e se non funziona, pazienza, torni al frigo con la coscienza pulita. Che ne pensi?