Cardio senza energia: quando contare le calorie non basta più

Miniac

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non so voi, ma io sto iniziando a sentirmi perso. Passo ore a correre sul tapis roulant, a saltare sulla cyclette, a fare sessioni infinite di HIIT, eppure mi sembra di non andare da nessuna parte. Ogni passo, ogni pedalata, ogni goccia di sudore… e poi? Guardo il contacalorie sul mio polso e vedo numeri che dovrebbero farmi felice, ma non è così. Conto tutto, sapete? Ogni grammo di cibo, ogni sorso d’acqua, ogni caloria che entra e che esce. Ho le mie tabelle: 100 g di pollo alla griglia, 130 kcal; 200 g di zucchine al vapore, 40 kcal; un cucchiaio d’olio, 90 kcal. Le conosco a memoria, potrei recitarle nel sonno.
Ma ultimamente, anche con tutto questo controllo, l’energia non c’è. Mi alzo la mattina e già mi sento pesante, come se il cardio non bruciasse più niente, come se il mio corpo si fosse stancato di collaborare. Forse è la monotonia. Corro per 40 minuti a ritmo medio, brucio 300 calorie, torno a casa e mi peso: niente, la bilancia non si muove. È frustrante. Ho provato a cambiare: più interval training, meno corsa lenta, ma il risultato è lo stesso. Le calorie escono, sì, ma non abbastanza da farmi sentire leggero, non abbastanza da vedere un cambiamento.
E poi c’è quella vocina nella testa che mi dice: “Forse stai mangiando troppo, forse hai calcolato male”. Ma io controllo tutto! Porto il mio taccuino ovunque, segno ogni boccone. Eppure, qualcosa non torna. Mi chiedo se sia solo una questione di numeri o se c’è altro che mi sfugge. Forse il cardio da solo non basta più, forse il mio corpo si è abituato e ora ride di me mentre io sudo inutilmente.
Voi come fate quando vi sentite così? Quando le calorie contate non spiegano più quella stanchezza infinita? Io vorrei solo ritrovare quella spinta, quel momento in cui senti che stai davvero cambiando. Ma ora… ora mi sembra di girare in tondo, come su una pista infinita, senza arrivare mai da nessuna parte.
 
Ragazzi, non so voi, ma io sto iniziando a sentirmi perso. Passo ore a correre sul tapis roulant, a saltare sulla cyclette, a fare sessioni infinite di HIIT, eppure mi sembra di non andare da nessuna parte. Ogni passo, ogni pedalata, ogni goccia di sudore… e poi? Guardo il contacalorie sul mio polso e vedo numeri che dovrebbero farmi felice, ma non è così. Conto tutto, sapete? Ogni grammo di cibo, ogni sorso d’acqua, ogni caloria che entra e che esce. Ho le mie tabelle: 100 g di pollo alla griglia, 130 kcal; 200 g di zucchine al vapore, 40 kcal; un cucchiaio d’olio, 90 kcal. Le conosco a memoria, potrei recitarle nel sonno.
Ma ultimamente, anche con tutto questo controllo, l’energia non c’è. Mi alzo la mattina e già mi sento pesante, come se il cardio non bruciasse più niente, come se il mio corpo si fosse stancato di collaborare. Forse è la monotonia. Corro per 40 minuti a ritmo medio, brucio 300 calorie, torno a casa e mi peso: niente, la bilancia non si muove. È frustrante. Ho provato a cambiare: più interval training, meno corsa lenta, ma il risultato è lo stesso. Le calorie escono, sì, ma non abbastanza da farmi sentire leggero, non abbastanza da vedere un cambiamento.
E poi c’è quella vocina nella testa che mi dice: “Forse stai mangiando troppo, forse hai calcolato male”. Ma io controllo tutto! Porto il mio taccuino ovunque, segno ogni boccone. Eppure, qualcosa non torna. Mi chiedo se sia solo una questione di numeri o se c’è altro che mi sfugge. Forse il cardio da solo non basta più, forse il mio corpo si è abituato e ora ride di me mentre io sudo inutilmente.
Voi come fate quando vi sentite così? Quando le calorie contate non spiegano più quella stanchezza infinita? Io vorrei solo ritrovare quella spinta, quel momento in cui senti che stai davvero cambiando. Ma ora… ora mi sembra di girare in tondo, come su una pista infinita, senza arrivare mai da nessuna parte.
Ehi, capisco perfettamente quel senso di smarrimento che descrivi. Sai, anch’io sono stato intrappolato in quel ciclo di numeri e bilance, e forse posso dirti qualcosa da una prospettiva un po’ diversa. Dopo la mia malattia, il peso è arrivato come un ospite indesiderato: ospedale, medicine, giornate intere a letto. Ogni chilo in più sembrava un promemoria di quanto fossi fragile. Ora che sto tornando piano piano alla vita, mi ritrovo a fare i conti con un corpo che non risponde come vorrei, proprio come te.

Leggendo il tuo post, mi colpisce quella sensazione di girare a vuoto. Io non corro per ore né faccio HIIT—il mio fisico non me lo permette ancora—butto giù i miei 20-30 minuti di camminata veloce, magari con un po’ di musica che mi tenga il ritmo. Non è tanto, lo so, ma è quello che riesco a fare senza sentirmi un relitto dopo. Eppure, anche con questo, ci sono giorni in cui mi guardo allo specchio e penso: “Ma perché non cambia niente?”. La bilancia è lì, muta, e l’energia sembra svanire comunque, come se il corpo si fosse dimenticato come usare quello che gli diamo.

Penso che forse, più che i numeri, sia una questione di ascolto. Me lo sono chiesto anch’io: e se non fosse solo calorie in entrata e in uscita? Quando ero fermo a letto, sognavo di muovermi, di sentirmi vivo. Ora che posso, mi rendo conto che non è solo il sudore a fare la differenza, ma il modo in cui mi muovo. Ultimamente ho provato qualcosa di diverso: non proprio danza, ma movimenti più fluidi, meno rigidi, tipo stretching con un po’ di ritmo. Non brucio chissà quante calorie—magari 150, 200—ma mi sento meno “bloccato”. È come se il corpo si risvegliasse, anche solo per un momento.

Tu parli di monotonia, e forse hai ragione. Il tapis roulant, la cyclette, il conteggio ossessivo… è una routine che ti tiene in pista, sì, ma forse troppo dritta, troppo prevedibile. Il mio medico mi ha detto una cosa che mi è rimasta: “Non forzare, accompagna il tuo corpo a ricordarsi chi è”. Non so se per te ha senso, ma magari provare a cambiare il “come” ti aiuterebbe. Non parlo di stravolgere tutto, ma di spezzare quel cerchio infinito. Magari meno cardio puro e più qualcosa che ti muova dentro, che ti faccia quasi dimenticare il contacalorie per un attimo.

E sulla stanchezza… ti capisco. Io la sento ancora, anche con poco. Forse è il corpo che ci chiede una pausa, o forse è la testa che si è stancata di contare. Non ho la soluzione, eh, sto ancora cercando la mia. Ma una cosa che mi aiuta è non fissarmi solo sul numero finale. Se oggi cammino e domani mi sento un filo meno pesante—non sulla bilancia, ma dentro—per me è già qualcosa. Tu che ne pensi? Cosa ti teneva acceso prima, quando sentivi quella spinta? Magari è lì che puoi ritrovare un po’ di luce, oltre le tabelle.
 
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Ragazzi, non so voi, ma io sto iniziando a sentirmi perso. Passo ore a correre sul tapis roulant, a saltare sulla cyclette, a fare sessioni infinite di HIIT, eppure mi sembra di non andare da nessuna parte. Ogni passo, ogni pedalata, ogni goccia di sudore… e poi? Guardo il contacalorie sul mio polso e vedo numeri che dovrebbero farmi felice, ma non è così. Conto tutto, sapete? Ogni grammo di cibo, ogni sorso d’acqua, ogni caloria che entra e che esce. Ho le mie tabelle: 100 g di pollo alla griglia, 130 kcal; 200 g di zucchine al vapore, 40 kcal; un cucchiaio d’olio, 90 kcal. Le conosco a memoria, potrei recitarle nel sonno.
Ma ultimamente, anche con tutto questo controllo, l’energia non c’è. Mi alzo la mattina e già mi sento pesante, come se il cardio non bruciasse più niente, come se il mio corpo si fosse stancato di collaborare. Forse è la monotonia. Corro per 40 minuti a ritmo medio, brucio 300 calorie, torno a casa e mi peso: niente, la bilancia non si muove. È frustrante. Ho provato a cambiare: più interval training, meno corsa lenta, ma il risultato è lo stesso. Le calorie escono, sì, ma non abbastanza da farmi sentire leggero, non abbastanza da vedere un cambiamento.
E poi c’è quella vocina nella testa che mi dice: “Forse stai mangiando troppo, forse hai calcolato male”. Ma io controllo tutto! Porto il mio taccuino ovunque, segno ogni boccone. Eppure, qualcosa non torna. Mi chiedo se sia solo una questione di numeri o se c’è altro che mi sfugge. Forse il cardio da solo non basta più, forse il mio corpo si è abituato e ora ride di me mentre io sudo inutilmente.
Voi come fate quando vi sentite così? Quando le calorie contate non spiegano più quella stanchezza infinita? Io vorrei solo ritrovare quella spinta, quel momento in cui senti che stai davvero cambiando. Ma ora… ora mi sembra di girare in tondo, come su una pista infinita, senza arrivare mai da nessuna parte.
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Ragazzi, non so voi, ma io sto iniziando a sentirmi perso. Passo ore a correre sul tapis roulant, a saltare sulla cyclette, a fare sessioni infinite di HIIT, eppure mi sembra di non andare da nessuna parte. Ogni passo, ogni pedalata, ogni goccia di sudore… e poi? Guardo il contacalorie sul mio polso e vedo numeri che dovrebbero farmi felice, ma non è così. Conto tutto, sapete? Ogni grammo di cibo, ogni sorso d’acqua, ogni caloria che entra e che esce. Ho le mie tabelle: 100 g di pollo alla griglia, 130 kcal; 200 g di zucchine al vapore, 40 kcal; un cucchiaio d’olio, 90 kcal. Le conosco a memoria, potrei recitarle nel sonno.
Ma ultimamente, anche con tutto questo controllo, l’energia non c’è. Mi alzo la mattina e già mi sento pesante, come se il cardio non bruciasse più niente, come se il mio corpo si fosse stancato di collaborare. Forse è la monotonia. Corro per 40 minuti a ritmo medio, brucio 300 calorie, torno a casa e mi peso: niente, la bilancia non si muove. È frustrante. Ho provato a cambiare: più interval training, meno corsa lenta, ma il risultato è lo stesso. Le calorie escono, sì, ma non abbastanza da farmi sentire leggero, non abbastanza da vedere un cambiamento.
E poi c’è quella vocina nella testa che mi dice: “Forse stai mangiando troppo, forse hai calcolato male”. Ma io controllo tutto! Porto il mio taccuino ovunque, segno ogni boccone. Eppure, qualcosa non torna. Mi chiedo se sia solo una questione di numeri o se c’è altro che mi sfugge. Forse il cardio da solo non basta più, forse il mio corpo si è abituato e ora ride di me mentre io sudo inutilmente.
Voi come fate quando vi sentite così? Quando le calorie contate non spiegano più quella stanchezza infinita? Io vorrei solo ritrovare quella spinta, quel momento in cui senti che stai davvero cambiando. Ma ora… ora mi sembra di girare in tondo, come su una pista infinita, senza arrivare mai da nessuna parte.
Ehi, capisco perfettamente quella sensazione di girare a vuoto, come se ogni passo sul tapis roulant fosse un grido nel vuoto. Leggendo il tuo post, mi sono rivisto in certi momenti in cui anch’io mi sentivo incastrato, con la bilancia che sembrava prendersi gioco di me. Però, sai, da quando ho iniziato a coltivare le mie verdure e i miei frutti, ho notato una cosa: il corpo non è solo una macchina che conta calorie, è più come un giardino. Se non lo nutri bene, non cresce, non importa quanto lo annaffi o quanto sole gli dai.

Non fraintendermi, il cardio è importante, e quel contacalorie al polso può essere un alleato, ma a volte penso che ci concentriamo troppo sui numeri e perdiamo di vista il quadro generale. Io, per esempio, non compro quasi più niente al supermercato. Sul mio balcone ho pomodori, zucchine, erbe aromatiche, persino qualche cespuglio di mirtilli. Non è solo una questione di calorie più basse, è che so esattamente cosa mangio. Niente conservanti, niente zuccheri nascosti, niente ingredienti che non so pronunciare. Quando preparo un’insalata con quello che ho raccolto, sento che sto dando al mio corpo qualcosa di vivo, qualcosa che mi ricarica davvero.

Ti racconto una cosa. Un paio di mesi fa ero anch’io in una fase di stallo. Correvo, sudavo, contavo tutto, ma mi sentivo sempre stanco, proprio come descrivi tu. Poi ho iniziato a cambiare approccio. Invece di ossessionarmi con i grammi e le calorie, ho provato a pensare alla qualità. Ho fatto un esperimento: per una settimana ho mangiato solo quello che coltivavo io, più qualche proteina semplice, tipo uova o pesce. Niente di elaborato, ma tutto fresco, tutto mio. Non so se è stato il gusto, il fatto di sapere che era “pulito” o che altro, ma ho iniziato a sentirmi più leggero, non solo sul peso, ma proprio dentro. L’energia per il cardio è tornata, e anche la voglia di muovermi.

Non sto dicendo che devi piantare un orto domani, ma magari prova a chiederti: il cibo che metti nel piatto ti sta davvero dando qualcosa? O è solo un numero che scrivi sul taccuino? A volte, quando il corpo si ribella, non è perché non conti abbastanza, ma perché gli manca qualcosa di più profondo. Tipo, magari non è solo il pollo alla griglia, ma come quel pollo è stato cresciuto, o cosa c’è davvero in quell’olio che misuri col cucchiaio.

Per il cardio, invece, ti capisco quando dici che sembra monotono. Io ho smesso di fidarmi solo del polso e ho iniziato ad ascoltare di più il mio ritmo. Se un giorno mi sento fiacco, faccio una passeggiata veloce in mezzo al verde invece di costringermi a correre. Magari non brucio 300 calorie, ma mi ricarico mentalmente, e il giorno dopo torno più forte. E poi, non so te, ma a me lavorare in giardino mi dà una soddisfazione che nessuna cyclette può eguagliare. Scavare, piantare, raccogliere: è un allenamento che non conta calorie, ma conta tantissimo per come mi sento.

Forse il tuo corpo non ride di te, forse ti sta solo chiedendo una pausa, un po’ di varietà, qualcosa di nuovo. Prova a mischiare le carte: mangia qualcosa di super fresco, anche solo per un giorno, e magari esci a correre senza guardare il contacalorie, solo per sentire l’aria. Non è la soluzione magica, ma a me ha aiutato a ritrovare quella spinta che dici. E se vuoi qualche consiglio su come iniziare con un vasetto di basilico o un pomodoro sul balcone, scrivimi, che ti racconto tutto!
 
Ehi Miniac, ti leggo e sento tutto il peso di quella frustrazione, come se fossi incastrato in un loop infinito di tapis roulant e bilance che non si muovono. Sai, anch’io sono stato lì, a contare ogni caloria, a sudare per ore, sperando che il prossimo allenamento fosse quello decisivo. Ma ultimamente mi sembra che tutto questo correre e controllare sia come inseguire un miraggio. Ti dico la verità: sto iniziando a pensare che non esista nessuna formula magica, nessun trucco che ti fa svoltare dall’oggi al domani.

Ho provato di tutto, come te. Sessioni di HIIT fino a non sentire più le gambe, diete dove pesavo anche l’aria che respiravo. E per cosa? Per sentirmi sempre stanco, con l’energia a zero e la bilancia che sembra incollata. Una volta ho persino ceduto a quelle promesse di “soluzioni rapide” che vedi ovunque, tipo integratori che dovrebbero “bruciare tutto” o diete lampo che ti fanno sognare risultati in una settimana. Risultato? Un buco nell’acqua e il portafoglio più leggero, ma il corpo sempre uguale.

Il tuo post mi fa pensare che forse siamo tutti un po’ intrappolati in questa idea che basti contare di più, correre di più, controllare di più. Ma se il corpo si è stufato? Se tutta questa fatica non porta da nessuna parte perché manca qualcosa che non si misura in calorie? Non lo so, forse è la monotonia, forse è che ci aspettiamo troppo e troppo in fretta. Io ormai quando mi alzo e mi sento pesante, quasi non ho voglia di accendere il contacalorie. Faccio cardio, sì, ma è come se stessi solo passando il tempo, senza crederci davvero.

Voi che fate quando vi sentite così? Perché io, onestamente, sono a corto di idee. Vorrei credere che c’è una via d’uscita, ma ora come ora mi sembra solo di girare in tondo, proprio come dici tu, su una pista che non finisce mai.
 
Ragazzi, non so voi, ma io sto iniziando a sentirmi perso. Passo ore a correre sul tapis roulant, a saltare sulla cyclette, a fare sessioni infinite di HIIT, eppure mi sembra di non andare da nessuna parte. Ogni passo, ogni pedalata, ogni goccia di sudore… e poi? Guardo il contacalorie sul mio polso e vedo numeri che dovrebbero farmi felice, ma non è così. Conto tutto, sapete? Ogni grammo di cibo, ogni sorso d’acqua, ogni caloria che entra e che esce. Ho le mie tabelle: 100 g di pollo alla griglia, 130 kcal; 200 g di zucchine al vapore, 40 kcal; un cucchiaio d’olio, 90 kcal. Le conosco a memoria, potrei recitarle nel sonno.
Ma ultimamente, anche con tutto questo controllo, l’energia non c’è. Mi alzo la mattina e già mi sento pesante, come se il cardio non bruciasse più niente, come se il mio corpo si fosse stancato di collaborare. Forse è la monotonia. Corro per 40 minuti a ritmo medio, brucio 300 calorie, torno a casa e mi peso: niente, la bilancia non si muove. È frustrante. Ho provato a cambiare: più interval training, meno corsa lenta, ma il risultato è lo stesso. Le calorie escono, sì, ma non abbastanza da farmi sentire leggero, non abbastanza da vedere un cambiamento.
E poi c’è quella vocina nella testa che mi dice: “Forse stai mangiando troppo, forse hai calcolato male”. Ma io controllo tutto! Porto il mio taccuino ovunque, segno ogni boccone. Eppure, qualcosa non torna. Mi chiedo se sia solo una questione di numeri o se c’è altro che mi sfugge. Forse il cardio da solo non basta più, forse il mio corpo si è abituato e ora ride di me mentre io sudo inutilmente.
Voi come fate quando vi sentite così? Quando le calorie contate non spiegano più quella stanchezza infinita? Io vorrei solo ritrovare quella spinta, quel momento in cui senti che stai davvero cambiando. Ma ora… ora mi sembra di girare in tondo, come su una pista infinita, senza arrivare mai da nessuna parte.
Ehi, capisco perfettamente quella sensazione di girare a vuoto, come se tutto lo sforzo non portasse a niente. Leggendo il tuo post, mi sono rivisto in certi momenti in cui anche io mi sentivo incastrato, con la bilancia che sembrava prendersi gioco di me. Anch’io, come vegano, passo tanto tempo a calcolare tutto: 100 g di tofu, 80 kcal; 200 g di broccoli al vapore, 70 kcal; un cucchiaio di tahina, 90 kcal. Tutto annotato, tutto sotto controllo. Eppure, a volte, il corpo sembra non rispondere, come se si fosse messo in modalità “risparmio energetico” e non volesse collaborare.

Da quello che scrivi, mi sembra che tu stia spingendo tantissimo sul cardio, e magari il tuo corpo sta urlando per un po’ di varietà o, soprattutto, per più carburante di qualità. Io ho passato una fase simile, sempre a correre o a fare HIIT, e mi sentivo stanco, svuotato. Poi ho capito una cosa: contare le calorie è utile, ma non è tutto. Il corpo non è solo una calcolatrice. Tipo, magari stai mangiando abbastanza in termini di numeri, ma manca qualcosa nei nutrienti. Io, per esempio, ho notato che quando non vario abbastanza con le fonti proteiche vegetali o non metto abbastanza grassi sani, come avocado o semi di lino, mi sento senza forze, anche se le calorie “tornano”.

Un trucco che mi ha aiutato? Ho iniziato a fare più attenzione all’idratazione e a come mi sento dopo i pasti. Non so se ci hai mai pensato, ma bere più acqua durante la giornata, magari con una spruzzata di limone per renderla più invitante, mi dà una spinta in più. Non è solo una questione di “pulizia” del corpo, come dicono in giro, ma di dare al mio sistema un supporto costante, soprattutto quando sudo tanto con il cardio. A volte, quella stanchezza infinita può venire anche da una leggera disidratazione o da elettroliti un po’ fuori fase. Io aggiungo ogni tanto un pizzico di sale rosa e un goccio di succo di frutta naturale all’acqua, e mi sento meno “spento”.

E poi, sul cardio: forse il tuo corpo si è davvero abituato. Io ho avuto lo stesso problema con la corsa. Facevo sempre gli stessi 40 minuti, stesso ritmo, e a un certo punto non vedevo più progressi. Ho provato a mischiare: un giorno cardio leggero, tipo camminata veloce o yoga dinamico, e un altro giorno pesi leggeri o esercizi a corpo libero per stimolare i muscoli. Anche come vegano, non serve ammazzarsi in palestra: squat, plank, qualche kettlebell veg-friendly fatta in casa con una bottiglia d’acqua. Questo mi ha aiutato a risvegliare il metabolismo senza sentirmi un criceto sulla ruota.

Un’altra cosa che mi ha cambiato prospettiva è stata prendermi un attimo di pausa dalla bilancia. Non dico di abbandonarla, ma magari pesati una volta a settimana invece di ogni giorno. A volte, il corpo sta cambiando dentro – più muscoli, meno ritenzione idrica – ma la bilancia non lo mostra subito. Io mi sono messo a misurare i centimetri, tipo vita e fianchi, e ho notato progressi anche quando il peso sembrava fermo.

Infine, quella vocina nella testa che ti dice “stai mangiando troppo”? La conosco bene. Ma fidati, se stai controllando tutto, forse non è questione di mangiare meno, ma di mangiare meglio. Io, per esempio, mi assicuro di avere un bel piatto colorato: verdure crude, legumi, cereali integrali, un po’ di hummus o salsa di pomodoro fatta in casa. Non solo è buono, ma mi dà l’energia per affrontare il cardio senza sentirmi un rottame.

Prova a fare un passo indietro, magari cambia una piccola cosa alla volta: un nuovo allenamento, un’insalata diversa, un litro d’acqua in più al giorno. E soprattutto, datti tempo. Il corpo non è una macchina, è più come un giardino: ci vuole pazienza per vedere i frutti. Tu continua a seminare, vedrai che qualcosa cresce.
 
Ragazzi, non so voi, ma io sto iniziando a sentirmi perso. Passo ore a correre sul tapis roulant, a saltare sulla cyclette, a fare sessioni infinite di HIIT, eppure mi sembra di non andare da nessuna parte. Ogni passo, ogni pedalata, ogni goccia di sudore… e poi? Guardo il contacalorie sul mio polso e vedo numeri che dovrebbero farmi felice, ma non è così. Conto tutto, sapete? Ogni grammo di cibo, ogni sorso d’acqua, ogni caloria che entra e che esce. Ho le mie tabelle: 100 g di pollo alla griglia, 130 kcal; 200 g di zucchine al vapore, 40 kcal; un cucchiaio d’olio, 90 kcal. Le conosco a memoria, potrei recitarle nel sonno.
Ma ultimamente, anche con tutto questo controllo, l’energia non c’è. Mi alzo la mattina e già mi sento pesante, come se il cardio non bruciasse più niente, come se il mio corpo si fosse stancato di collaborare. Forse è la monotonia. Corro per 40 minuti a ritmo medio, brucio 300 calorie, torno a casa e mi peso: niente, la bilancia non si muove. È frustrante. Ho provato a cambiare: più interval training, meno corsa lenta, ma il risultato è lo stesso. Le calorie escono, sì, ma non abbastanza da farmi sentire leggero, non abbastanza da vedere un cambiamento.
E poi c’è quella vocina nella testa che mi dice: “Forse stai mangiando troppo, forse hai calcolato male”. Ma io controllo tutto! Porto il mio taccuino ovunque, segno ogni boccone. Eppure, qualcosa non torna. Mi chiedo se sia solo una questione di numeri o se c’è altro che mi sfugge. Forse il cardio da solo non basta più, forse il mio corpo si è abituato e ora ride di me mentre io sudo inutilmente.
Voi come fate quando vi sentite così? Quando le calorie contate non spiegano più quella stanchezza infinita? Io vorrei solo ritrovare quella spinta, quel momento in cui senti che stai davvero cambiando. Ma ora… ora mi sembra di girare in tondo, come su una pista infinita, senza arrivare mai da nessuna parte.
Ehi, capisco benissimo quella sensazione di girare in tondo, come se ogni passo sul tapis roulant fosse un loop infinito. Leggendo il tuo post, mi sono rivisto in tanti momenti del mio percorso. Anch’io sono uno di quelli che va piano, sai? Tipo tartaruga, ma costante. Questo mese ho perso solo un chilo, eppure non mollo, anche se a volte la bilancia sembra prendermi in giro.

Quel senso di stanchezza che descrivi, quel “corpo pesante” al mattino, l’ho provato anch’io. Faccio cardio, non proprio come te, ma cammino tanto, almeno 40 minuti al giorno a passo svelto, e tengo d’occhio le calorie con un’app. Però, come dici tu, a volte contare non basta. Ho notato che quando mi sento così, spesso è perché sono troppo focalizzato sui numeri: calorie, peso, minuti di allenamento. È come se dimenticassi il resto. Ultimamente, per esempio, ho iniziato a chiedermi se sto dando al mio corpo quello di cui ha bisogno oltre al deficit calorico. Tipo, sto dormendo abbastanza? Sto bevendo abbastanza acqua? O magari il mio corpo è solo stufo di fare sempre la stessa cosa.

Non sono un esperto, ma una cosa che mi ha aiutato è stata spezzare la monotonia, non solo nell’allenamento. Tu parli di HIIT e interval training, che è già un bel mix, ma magari potresti provare qualcosa di diverso, tipo una camminata all’aperto invece del tapis roulant, o anche solo una lezione di yoga per rilassarti. Io ho iniziato a fare stretching la sera, e non so se è un caso, ma mi sento meno “bloccato”. E poi, una cosa che mi sta dando una piccola spinta è variare quello che mangio. Non fraintendermi, non parlo di sgarrare, ma di provare cibi nuovi che mi diano energia. Tipo, ho scoperto che aggiungere spezie o erbe aromatiche ai piatti mi fa sentire meno “triste” a tavola, e questo mi aiuta a non vedere il cibo solo come numeri.

Sulla stanchezza, ti capisco al 100%. A me a volte aiuta prendermi una pausa dal cardio intenso per un giorno o due, magari sostituendolo con una passeggiata leggera, giusto per muovermi senza sentirmi in dovere di bruciare tot calorie. E poi, non so se ti piace, ma io bevo un sacco di tisane, tipo quelle con zenzero o menta, che mi danno una sensazione di leggerezza. Non sono magiche, chiaro, ma mi fanno sentire un po’ più “vivo”.

La vocina nella testa che ti fa dubitare di tutto? Ce l’ho anch’io. “Avrò contato male? Starò sbagliando qualcosa?” Ma sai, credo che a volte dobbiamo ricordarci che il corpo non è una macchina perfetta. Magari sta lavorando in modi che la bilancia non mostra subito. Io, per esempio, quando mi sento giù, provo a guardare altro: i vestiti che mi stanno meglio, il fatto che riesco a camminare più a lungo senza fiatone. Piccole cose, ma mi tengono a galla.

Non so se ti ho dato qualche spunto, ma volevo dirti che non sei solo in questa pista infinita. Magari prova a fare un piccolo cambio, anche solo per vedere come ti senti. E se vuoi, scrivici come va, che qui siamo tutti nella stessa barca, chi più veloce, chi più lento come me. Forza, un passo alla volta!