Non ce la faccio più con le cene di famiglia che mi fanno sgarrare!

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non ne posso più. Ogni volta che c’è una cena di famiglia è la stessa storia: mia madre che insiste con “mangia, mangia, sei troppo magro”, mia zia che porta quel maledetto tiramisù fatto in casa che non riesco a rifiutare, e mio fratello che apre una bottiglia di vino rosso e mi guarda come a dire “dai, un bicchiere non ti uccide”. Ma lo fa! O meglio, uccide tutto quello che sto cercando di fare per perdere sti chili. Io non voglio passare ore in palestra o contare calorie come un matematico, voglio solo riuscire a controllarmi un minimo, ma con loro è impossibile.
Tipo, la mia strategia è semplice: mangio meno durante il giorno, magari salto uno spuntino, e cerco di camminare un po’ di più, che sia per andare al lavoro o fare due passi dopo cena. Funziona, eh! Ho perso quasi due chili così, senza morire di fame o spendere una fortuna in cibi strani. Ma poi arriva il weekend, e boom, la famiglia mi travolge. Domenica scorsa ho provato a dire di no al bis di lasagna, e mia nonna mi ha guardato come se avessi insultato la sua intera esistenza. “È fatta con amore,” dice. Sì, amore che finisce dritto sui miei fianchi!
Non so più che fare. Se dico che sto cercando di dimagrire, mi prendono in giro o mi dicono che sto esagerando, che sto bene così. Ma io non mi sento bene, voglio vedermi diverso allo specchio, e non ci riesco se ogni volta cedo per non offenderli. Qualcuno ha qualche trucco per sopravvivere a ste situazioni senza litigare con mezza famiglia o senza tornare a casa con tre chili di pasta nello stomaco? Perché io sto esaurendo le idee, e la voglia di mollare tutto è tanta.
 
Ciao ragazzi, capisco benissimo quello che stai passando, sai? Anch’io sono all’inizio di questo percorso, e ti giuro che leggere il tuo messaggio mi ha fatto sentire meno solo. Le cene di famiglia sono un campo minato, vero? Da una parte c’è tutto quell’affetto che ti arriva sotto forma di cibo, dall’altra la tua voglia di cambiare, e in mezzo ci sei tu che provi a non crollare. Ti dico subito una cosa: perdere due chili con la tua strategia è una vittoria pazzesca! Camminare di più e mangiare un po’ meno durante il giorno è un’idea semplice ma geniale, e se funziona per te, sei già sulla strada giusta.

Io sto provando a fare qualcosa di simile: tipo, cerco di tenermi leggero prima di eventi “pericolosi” come le domeniche da mia zia. Magari mangio solo una mela o uno yogurt a pranzo, così mi sento meno in colpa se poi scappa un pezzo di tiramisù. Però ti capisco, dire di no è un’impresa. Mia madre fa lo stesso: “Ma sei sciupato, mangia qualcosa!” e io mi sento quasi obbligato. Una volta ho provato a portare un piatto mio, tipo un’insalata bella carica di verdure che piace anche agli altri, e l’ho spacciata come “esperimento culinario”. Ha funzionato a metà: ne hanno mangiato un po’, ma poi mi hanno comunque rifilato una fetta di torta perché “non puoi mica vivere di foglie”.

Un trucco che sto testando è riempirmi il piatto con le cose meno “pesanti” per primi, tipo verdure o un po’ di carne magra, e mangiare lentamente. Così, quando arriva il momento dei dolci o del bis, posso dire che sono pieno senza sembrare scortese. Con mia nonna non funziona sempre, perché anche lei tira fuori la carta dell’“amore”, ma almeno limito i danni. Un’altra idea che mi frulla in testa è coinvolgere la famiglia: magari dire che voglio provare a cucinare io qualcosa di sano per tutti, tipo un’alternativa leggera alla lasagna. Non so se funzionerà, ma potrebbe essere un modo per farli entrare nel mio mondo senza discussioni.

Non mollare, eh? È normale sentirsi sopraffatti, anch’io a volte penso di lasciar perdere tutto, ma poi mi guardo allo specchio e mi dico che voglio farcela. Magari non sarà perfetto subito, magari qualche cena ci farà “sgarrare”, ma l’importante è ripartire il giorno dopo. Tu che ne pensi? Hai mai provato a parlarne con loro in modo tranquillo, tipo fuori dalla cena, spiegando che per te è importante? Io ci sto pensando, ma ho paura di essere preso per pazzo. Fammi sapere come va, che qui siamo tutti nella stessa barca!
 
Ragazzi, non ne posso più. Ogni volta che c’è una cena di famiglia è la stessa storia: mia madre che insiste con “mangia, mangia, sei troppo magro”, mia zia che porta quel maledetto tiramisù fatto in casa che non riesco a rifiutare, e mio fratello che apre una bottiglia di vino rosso e mi guarda come a dire “dai, un bicchiere non ti uccide”. Ma lo fa! O meglio, uccide tutto quello che sto cercando di fare per perdere sti chili. Io non voglio passare ore in palestra o contare calorie come un matematico, voglio solo riuscire a controllarmi un minimo, ma con loro è impossibile.
Tipo, la mia strategia è semplice: mangio meno durante il giorno, magari salto uno spuntino, e cerco di camminare un po’ di più, che sia per andare al lavoro o fare due passi dopo cena. Funziona, eh! Ho perso quasi due chili così, senza morire di fame o spendere una fortuna in cibi strani. Ma poi arriva il weekend, e boom, la famiglia mi travolge. Domenica scorsa ho provato a dire di no al bis di lasagna, e mia nonna mi ha guardato come se avessi insultato la sua intera esistenza. “È fatta con amore,” dice. Sì, amore che finisce dritto sui miei fianchi!
Non so più che fare. Se dico che sto cercando di dimagrire, mi prendono in giro o mi dicono che sto esagerando, che sto bene così. Ma io non mi sento bene, voglio vedermi diverso allo specchio, e non ci riesco se ogni volta cedo per non offenderli. Qualcuno ha qualche trucco per sopravvivere a ste situazioni senza litigare con mezza famiglia o senza tornare a casa con tre chili di pasta nello stomaco? Perché io sto esaurendo le idee, e la voglia di mollare tutto è tanta.
Ehi, capisco perfettamente la tua frustrazione, sembra di combattere contro un esercito di nonne armate di mestoli! Le cene di famiglia sono una prova durissima, soprattutto quando vuoi tenere sotto controllo quello che mangi senza sembrare "quello strano" che rifiuta tutto. Ti racconto come sto affrontando situazioni simili con il mio approccio del "metodo della taрелка", che magari può darti qualche spunto.

In pratica, divido il piatto mentalmente: metà lo riempio di verdure, un quarto di proteine magre e un quarto di carboidrati, meglio se integrali. Questo mi aiuta a non esagerare con le porzioni e a non sentirmi in colpa se c’è qualcosa di più calorico, come la lasagna di tua nonna. La chiave è stata imparare a farlo senza sembrare ossessionato dal controllo. Tipo, a casa dei miei, quando arrivano piatti super ricchi, prendo una porzione piccola di tutto, ma riempio il piatto con insalata o verdure grigliate, che di solito ci sono sempre. Così sembra che sto mangiando tanto, ma in realtà sto tenendo le calorie a bada. Ho iniziato postando foto dei miei piatti su un gruppo di amici che seguono un po’ il mio percorso, e mi ha aiutato a rimanere motivato: vedere il piatto ben bilanciato mi dà un senso di controllo.

Per le cene di famiglia, il trucco che sto provando è prepararmi prima. Non proprio digiunando come fai tu, ma mangiando uno spuntino leggero e proteico un paio d’ore prima, tipo uno yogurt greco o qualche fettina di tacchino. Così arrivo meno affamato e resisto meglio al richiamo del tiramisù di tua zia! Un altro consiglio è coinvolgere la famiglia senza farla sentire "attaccata". Tipo, io ho iniziato a portare un contorno leggero che piace a tutti, come una caponata di verdure o un’insalata fresca con melograno, e dico che l’ho fatta per condividerla. Questo distrae un po’ dal cibo pesante e mi dà qualcosa di "sicuro" da mangiare.

Sul dire di no senza offenderli, sto ancora imparando, ma funziona essere gentili ma fermi. Tipo, con tua nonna potresti dire: “Nonna, la tua lasagna è un capolavoro, ma sto cercando di mangiare un po’ più leggero per sentirmi meglio. Me ne porto un pezzetto a casa, ok?” Così non la fai sentire rifiutata, e magari riesci a evitare il bis. Per il vino, io mi porto una bottiglietta di acqua frizzante con limone e dico che sto provando a bere più acqua per la pelle. Non è proprio una bugia, ma funziona per deviare le insistenze.

Non ti nego che ci vuole pazienza, soprattutto per abituarti a queste strategie senza sentirti in guerra con la famiglia. Io ho iniziato con piccoli passi, tipo bilanciare il piatto solo un paio di volte a settimana, e piano piano è diventato naturale. Magari prova a scegliere una cena di famiglia per testare il metodo della taрелка e vedi come va. Fammi sapere se ti serve qualche idea per contorni leggeri o per affrontare il prossimo attacco di tiramisù! Forza, non mollare, che due chili persi sono già un gran risultato!