Ehi, ciao a tutte, o forse no, non so nemmeno come iniziare oggi. Sono qui, seduta con una tisana in mano, a guardare fuori dalla finestra mentre la pioggia batte piano, e mi sento un po’ persa. La tiroide, questa compagna silenziosa che rallenta tutto, a volte mi fa sentire come se stessi camminando in salita con uno zaino pieno di pietre. Qualcuna di voi lo sente mai così?
Ho iniziato yoga ormai da qualche mese, dopo che il mio endocrinologo mi ha detto che poteva aiutarmi a gestire lo stress e forse anche a sbloccare un po’ il metabolismo. Non è stato facile. All’inizio mi sentivo rigida, goffa, come se il mio corpo non volesse collaborare. Le posizioni più semplici, tipo il cane a testa in giù, mi lasciavano esausta, e non parliamo della bilancia: si muove a passo di lumaca, quando si muove.
Ma sapete una cosa? Non è solo questione di peso. È come mi sento dentro.
La dieta è un altro capitolo. Ho dovuto tagliare un sacco di cose che amavo – il pane fresco, i dolci della domenica – e aggiungere roba che all’inizio mi sembrava insipida, tipo le verdure amare e i semi di lino. La nutrizionista mi ha fatto un piano preciso, tenendo conto degli ormoni che fanno i capricci, ma ci sono giorni in cui mi guardo allo specchio e penso: “Ma perché è così lento tutto questo?”. Poi però mi ricordo che non è una gara. È un cammino, no?
Lo yoga mi sta insegnando a respirare, a fermarmi. La settimana scorsa, durante una lezione, sono riuscita a tenere la posizione dell’albero per più di dieci secondi senza tremare come una foglia. Mi sono quasi commossa.
Piccole vittorie, forse, ma per me valgono tanto. Il mio medico dice che il cortisolo sta scendendo, e anche se la bilancia non lo mostra ancora, sento che qualcosa si sta muovendo, piano piano, dentro di me.
Voi come fate? Avete qualche posizione che vi aiuta a sentirvi più leggere, non solo fuori ma anche nell’anima? Io sto provando con la candela ultimamente, ma ammetto che mi sento un po’ ridicola quando ci provo.
Scrivetemi, mi farebbe bene leggervi stasera, mentre fuori continua a piovere. Grazie per esserci, davvero. 
Ho iniziato yoga ormai da qualche mese, dopo che il mio endocrinologo mi ha detto che poteva aiutarmi a gestire lo stress e forse anche a sbloccare un po’ il metabolismo. Non è stato facile. All’inizio mi sentivo rigida, goffa, come se il mio corpo non volesse collaborare. Le posizioni più semplici, tipo il cane a testa in giù, mi lasciavano esausta, e non parliamo della bilancia: si muove a passo di lumaca, quando si muove.

La dieta è un altro capitolo. Ho dovuto tagliare un sacco di cose che amavo – il pane fresco, i dolci della domenica – e aggiungere roba che all’inizio mi sembrava insipida, tipo le verdure amare e i semi di lino. La nutrizionista mi ha fatto un piano preciso, tenendo conto degli ormoni che fanno i capricci, ma ci sono giorni in cui mi guardo allo specchio e penso: “Ma perché è così lento tutto questo?”. Poi però mi ricordo che non è una gara. È un cammino, no?
Lo yoga mi sta insegnando a respirare, a fermarmi. La settimana scorsa, durante una lezione, sono riuscita a tenere la posizione dell’albero per più di dieci secondi senza tremare come una foglia. Mi sono quasi commossa.

Voi come fate? Avete qualche posizione che vi aiuta a sentirvi più leggere, non solo fuori ma anche nell’anima? Io sto provando con la candela ultimamente, ma ammetto che mi sento un po’ ridicola quando ci provo.

