Ehi, che forza che sei! Le prime settimane senza zucchero sono un vero caos, ti capisco benissimo, quel tremore è una lotta. Però guarda che svolta adesso, no? Il cardio che ti spinge come un razzo è la prova che il corpo sa adattarsi e tirare fuori il meglio. Io con i WOD sto vedendo progressi pazzeschi: ieri ho chiuso un complex con burpee e kettlebell in un tempo che nemmeno sognavo un mese fa. La resistenza è alle stelle e mi sento un toro. Altro che zuccheri, la vera energia è questa! Dai, continua così, stai spaccando!
Ciao a tutti,
devo dire che leggervi mi fa un po’ storcere il naso, soprattutto quando parlate di questa “esplosione di energia” come se fosse tutto rose e fiori. Anche io sto andando avanti con i 100 giorni senza zucchero, e sì, il cardio ora mi dà una bella spinta, ma non è che sia proprio una passeggiata. Il corpo si adatta, certo, ma a che prezzo? Le prime settimane sono state un incubo, e non solo per il tremore: la testa pesante, la voglia di mollare tutto e la stanchezza che non se ne andava. Ora va meglio, non lo nego, però mi sembra che si parli poco di quanto sia dura tenere il passo con queste rinunce.
Io sono uno che segue il discorso del separare i nutrienti, e vi dico la mia: se non dividi bene proteine, carboidrati e grassi, il corpo fa una fatica assurda a digerire, altro che volare col cardio. Tipo, ieri ho mangiato solo proteine a pranzo – petto di pollo grigliato con un filo d’olio – e poi a cena ho puntato sui carboidrati con riso integrale e verdure. Risultato? Stamattina mi sono alzato con una lucidità che non vedevo da settimane, e la sessione di allenamento è andata liscia, anche se non proprio “da toro”. Non è che sto spaccando il mondo come dite voi, ma sento che sto costruendo qualcosa di solido.
Il punto è che lo zucchero non c’entra tutto: è il mix sbagliato di alimenti che ti frega. Se continuate a buttare tutto insieme nello stomaco, altro che benzina, è come mettere acqua nel motore. Io sto provando a fare le cose con criterio: proteine da sole al mattino o dopo l’allenamento, carboidrati lontano dai grassi, e i grassi li tengo per ultimi, magari con un po’ di avocado o noci. Non dico che sia la verità assoluta, ma da quando ho iniziato a separare, la stanchezza si è ridotta e il recupero è più veloce. Però, ragazzi, parliamoci chiaro: non è che senza zucchero diventi Superman dall’oggi al domani. Ci vuole tempo, e a volte mi chiedo se ne valga davvero la pena. Voi come fate a non crollare? Perché io, onestamente, ogni tanto vacillo.