Ciao a tutti, o forse no, non proprio un "ciao" oggi. Pedalare per la mente, dite? Beh, io ci ho provato, sapete. Qualche anno fa ero sovrappeso, stressato, e mi dicevano che muovermi avrebbe fatto miracoli. Così ho preso la bici, una vecchia Bianchi che avevo in garage, e ho iniziato. All’inizio era un disastro: fiatone dopo cinque minuti, gambe che tremavano, e la testa che continuava a rimuginare su tutto. Ma poi, col tempo, è andata meglio. Ho perso chili, sì, tipo 15 in un anno, e pedalare è diventato il mio modo per staccare. Scegliere il casco giusto, una sella decente, imparare a regolare i rapporti… mi ha dato un senso di controllo, almeno su qualcosa.
Però, siamo seri: basta davvero? Tutti a dire "pedala e starai bene", come se fosse la cura magica per tutto. Io pedalo, mi tengo in forma, la bilancia è contenta, ma la testa? Non sempre segue. Ci sono giorni in cui torno da un giro di 30 km, il vento in faccia, i muscoli che bruciano, e mi sento un leone. Altri in cui scendo dalla bici e mi sento comunque vuoto, con i pensieri che girano più veloci delle ruote. La fatica fisica aiuta, certo, scarica un po’ di tensione, ma non è che ti sistemi il cervello solo perché hai un bel contachilometri.
E poi c’è la questione dell’ossessione. Sapete com’è, no? Parti per dimagrire, poi ti ritrovi a contare calorie, chilometri, a controllare l’app ogni due minuti per vedere se hai battuto il record dell’ultima volta. Io ho preso una gravel l’anno scorso, pensavo mi avrebbe motivato di più, e sì, i giri nei boschi sono fantastici, ma a volte mi chiedo se non sia solo un altro modo per scappare dai problemi veri. Pedalare mi ha salvato il fisico, ma la mente… quella è un’altra corsa, e non sono sicuro di avere il giusto equipaggiamento per vincerla.
Voi che ne pensate? È solo questione di trovare il ritmo giusto o c’è altro che manca? Perché io, onestamente, dopo tutto ‘sto pedalare, qualche dubbio ce l’ho ancora.
Però, siamo seri: basta davvero? Tutti a dire "pedala e starai bene", come se fosse la cura magica per tutto. Io pedalo, mi tengo in forma, la bilancia è contenta, ma la testa? Non sempre segue. Ci sono giorni in cui torno da un giro di 30 km, il vento in faccia, i muscoli che bruciano, e mi sento un leone. Altri in cui scendo dalla bici e mi sento comunque vuoto, con i pensieri che girano più veloci delle ruote. La fatica fisica aiuta, certo, scarica un po’ di tensione, ma non è che ti sistemi il cervello solo perché hai un bel contachilometri.
E poi c’è la questione dell’ossessione. Sapete com’è, no? Parti per dimagrire, poi ti ritrovi a contare calorie, chilometri, a controllare l’app ogni due minuti per vedere se hai battuto il record dell’ultima volta. Io ho preso una gravel l’anno scorso, pensavo mi avrebbe motivato di più, e sì, i giri nei boschi sono fantastici, ma a volte mi chiedo se non sia solo un altro modo per scappare dai problemi veri. Pedalare mi ha salvato il fisico, ma la mente… quella è un’altra corsa, e non sono sicuro di avere il giusto equipaggiamento per vincerla.
Voi che ne pensate? È solo questione di trovare il ritmo giusto o c’è altro che manca? Perché io, onestamente, dopo tutto ‘sto pedalare, qualche dubbio ce l’ho ancora.