Ehi, compagni di viaggio! Il tuo post mi ha fatto riflettere su quanto sia complicato mantenere il ritmo quando si è lontani da casa, soprattutto per chi, come me, deve fare i conti con qualche limite fisico. Vivo con il diabete di tipo 2 e ho i ginocchio che ogni tanto fanno i capricci, quindi il cardio per me non è mai una passeggiata – in senso letterale! Però, devo dire che muoversi mi aiuta tantissimo a tenere sotto controllo la glicemia, e i medici me lo ripetono sempre: l’attività fisica è una medicina naturale, purché sia sicura.
Quando sono in hotel, le scale sono una delle prime cose che provo, come dici tu. Non esagero, però: salgo e scendo per una decina di minuti, controllando il fiato e fermandomi se sento che il ginocchio inizia a lamentarsi. Una dottoressa mi ha consigliato di puntare su movimenti costanti ma non troppo intensi, per non stressare le articolazioni e allo stesso tempo stimolare il metabolismo. Funziona, anche se dopo un po’ mi annoio e cerco alternative.
Un trucco che ho trovato utile è camminare nei corridoi, ma con un piccolo twist: tengo il passo svelto e ogni tanto faccio una pausa per fare qualche squat leggero, appoggiandomi al muro per non perdere l’equilibrio. Non è una maratona, ma mi sento meno “fermo”. Se c’è un parco vicino, come fai tu, provo a fare una camminata veloce, magari alternando un minuto più rapido a due più lenti – mi hanno detto che questo aiuta a non far impennare troppo la glicemia, e finora sembra vero. Porto sempre con me una bottiglietta d’acqua, non solo per bere ma anche per usarla come pesetto se mi va di fare qualche movimento in camera.
La sedia per gli step-up che hai nominato mi piace come idea, ma per me è un po’ rischioso per via delle ginocchia. Però a volte la uso per fare dei sollevamenti delle gambe da seduto, che mi aiutano a muovere il sangue senza strafare. Il mio endocrinologo insiste che la costanza è più importante della quantità, e in viaggio cerco di ricordarmelo: anche solo 20 minuti di movimento al giorno fanno la differenza, soprattutto se poi mangio in modo attento.
Tu come ti trovi con la corsa nei parchi? Io ammetto che la invidio un po’, perché con i miei limiti non posso spingermi troppo, ma mi piacerebbe sapere se ti dà una bella carica. E magari se hai qualche idea per chi, come me, deve stare un po’ più attento. Grazie per aver aperto questa discussione, è bello vedere come ognuno trova il suo modo per non arrendersi, anche lontano da casa!