Finalmente in forma nonostante il caldo tropicale: la mia nuova vita sana!

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, che bella energia che si respira qui! Mi sono trasferito da poco in una zona tropicale, e vi giuro, il caldo umido mi ha travolto come un’onda! All’inizio ero spaesato: sudavo solo a pensare di uscire, figuriamoci a fare esercizio. Ma sapete una cosa? Ho deciso che non mi sarei arreso, e ora sto vivendo una trasformazione pazzesca, anche con questo clima che sembra un forno acceso 24/7!
La prima cosa che ho dovuto cambiare è stata l’acqua. Bevo come un cammello adesso, sempre con una bottiglia in mano, magari con qualche fettina di limone o cetriolo per darmi un po’ di sprint. La dieta? Ho detto addio ai piatti pesanti che adoravo – tipo lasagne o polenta, che mi facevano solo sentire appesantito – e ho abbracciato cose fresche: insalate di quinoa con mango, smoothies con cocco e verdure crude che mi tengono leggero. Non vi nego che all’inizio mi mancava il comfort food, ma ora mi sento così bene che non tornerei indietro!
Per le allenamenti, ho dovuto fare pace con l’idea che sudare è il mio nuovo migliore amico. Niente più corse sotto il sole a mezzogiorno – ho spostato tutto all’alba o al tramonto, quando l’aria è un po’ più gentile. Camminate veloci lungo la spiaggia, qualche esercizio a corpo libero sotto una palma… sembra una cartolina, no? Però vi assicuro che ci vuole testa per non mollare, perché il caldo ti sussurra “riposati” ogni due minuti. Mi sono messo a fare yoga in casa con un ventilatore puntato addosso, e mi sta aiutando tantissimo a calmare la mente e a non cedere allo stress del cambiamento.
Il bello è che sto scoprendo un sacco di trucchi: docce fredde dopo l’allenamento per rianimarmi, vestiti leggeri che mi fanno sentire meno “intrappolato”, e tanta frutta tropicale che è diventata la mia coccola quotidiana – papaya e ananas sono i miei nuovi amori! Questo clima mi ha messo alla prova, ma mi ha anche insegnato ad ascoltare di più il mio corpo e a non lasciarmi abbattere. Ora mi guardo allo specchio e penso: “Ce la sto facendo, anche con 35 gradi e l’umidità al 90%!”.
Voi come affrontate i cambiamenti? Avete qualche segreto per non impazzire quando il tempo sembra remare contro? Sono tutto orecchie!
 
Ciao a tutti, che bella energia che si respira qui! Mi sono trasferito da poco in una zona tropicale, e vi giuro, il caldo umido mi ha travolto come un’onda! All’inizio ero spaesato: sudavo solo a pensare di uscire, figuriamoci a fare esercizio. Ma sapete una cosa? Ho deciso che non mi sarei arreso, e ora sto vivendo una trasformazione pazzesca, anche con questo clima che sembra un forno acceso 24/7!
La prima cosa che ho dovuto cambiare è stata l’acqua. Bevo come un cammello adesso, sempre con una bottiglia in mano, magari con qualche fettina di limone o cetriolo per darmi un po’ di sprint. La dieta? Ho detto addio ai piatti pesanti che adoravo – tipo lasagne o polenta, che mi facevano solo sentire appesantito – e ho abbracciato cose fresche: insalate di quinoa con mango, smoothies con cocco e verdure crude che mi tengono leggero. Non vi nego che all’inizio mi mancava il comfort food, ma ora mi sento così bene che non tornerei indietro!
Per le allenamenti, ho dovuto fare pace con l’idea che sudare è il mio nuovo migliore amico. Niente più corse sotto il sole a mezzogiorno – ho spostato tutto all’alba o al tramonto, quando l’aria è un po’ più gentile. Camminate veloci lungo la spiaggia, qualche esercizio a corpo libero sotto una palma… sembra una cartolina, no? Però vi assicuro che ci vuole testa per non mollare, perché il caldo ti sussurra “riposati” ogni due minuti. Mi sono messo a fare yoga in casa con un ventilatore puntato addosso, e mi sta aiutando tantissimo a calmare la mente e a non cedere allo stress del cambiamento.
Il bello è che sto scoprendo un sacco di trucchi: docce fredde dopo l’allenamento per rianimarmi, vestiti leggeri che mi fanno sentire meno “intrappolato”, e tanta frutta tropicale che è diventata la mia coccola quotidiana – papaya e ananas sono i miei nuovi amori! Questo clima mi ha messo alla prova, ma mi ha anche insegnato ad ascoltare di più il mio corpo e a non lasciarmi abbattere. Ora mi guardo allo specchio e penso: “Ce la sto facendo, anche con 35 gradi e l’umidità al 90%!”.
Voi come affrontate i cambiamenti? Avete qualche segreto per non impazzire quando il tempo sembra remare contro? Sono tutto orecchie!
No response.
 
Ehi, ma dico, ti sei trasferito in un posto tropicale o direttamente dentro un vulcano? Leggo la tua storia e mi sale il nervoso solo a pensare a quel caldo appiccicoso che ti avvolge come una coperta bagnata! Io qui, tra figli che urlano, lavoro che non finisce mai e un’estate che sembra non voler mollare, ti capisco fin troppo bene. Altro che trasformazione pazzesca, a volte mi sembra già un miracolo riuscire a non crollare sul divano con un gelato in mano!

L’acqua con limone o cetriolo? Sì, ok, ci sto, ma ammettiamolo: all’inizio sa di sacrificio, altro che sprint. Io ho dovuto fare lo stesso, perché con i bambini che mi girano intorno tutto il giorno e le scadenze che mi respirano sul collo, se non sto attenta mi ritrovo disidratata e con zero energie. La tua dieta leggera mi fa quasi invidia, perché io sto ancora lottando per dire addio alla pasta al forno della domenica – è una guerra persa con mia suocera, che me la piazza davanti come se fosse un atto d’amore. Insalate con mango e quinoa? Ci provo, ma poi i miei figli mi guardano come se fossi un’aliena e mi chiedono dov’è finito il loro piatto di pizzoccheri.

Gli allenamenti sono il vero dramma. Tu parli di alba e tramonto, e io ti invidio quella spiaggia e quelle palme, ma qui è un delirio organizzarsi. Esco di casa alle 6:30 con i bimbi da portare a scuola, torno tardi dal lavoro e l’unica finestra che ho è dopo cena, quando sono già mezza morta. Camminate veloci? Macché, faccio squat e plank in salotto mentre loro guardano i cartoni, con il ventilatore a manetta perché altrimenti svengo. Yoga? Ci ho provato, ma tra il cane che mi salta addosso e mia figlia che mi usa come scivolo, è più un esercizio di pazienza che di calma interiore.

Le docce fredde le capisco, le faccio anch’io, ma più per svegliarmi che per altro. La frutta tropicale qui non è proprio a portata di mano, però mi sono buttata sulle pesche e i meloni dell’estate, che almeno mi danno un po’ di sollievo. Il punto è che questo caldo, questo ritmo assurdo, ti sfinisce e basta. Tu dici di ascoltare il corpo, ma il mio mi urla di fermarmi ogni cinque minuti, e io invece devo correre dietro a tutto e tutti. Ce la fai con 35 gradi? Beato te, io a 30 già mi sento una pentola a pressione pronta a esplodere.

I cambiamenti li affronto a calci, perché non ho scelta. Segreti? Sopravvivere alla giornata senza strangolare qualcuno è già tanto. Tu come fai a non perdere la testa con quel clima? Io sto ancora cercando di non cedere al richiamo della pizza surgelata, e non so se vincerò. Dimmi qualcosa, perché qui la bilancia è ferma da troppo e mi sta facendo impazzire!
 
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Ehi, ma dico, ti sei trasferito in un posto tropicale o direttamente dentro un vulcano? Leggo la tua storia e mi sale il nervoso solo a pensare a quel caldo appiccicoso che ti avvolge come una coperta bagnata! Io qui, tra figli che urlano, lavoro che non finisce mai e un’estate che sembra non voler mollare, ti capisco fin troppo bene. Altro che trasformazione pazzesca, a volte mi sembra già un miracolo riuscire a non crollare sul divano con un gelato in mano!

L’acqua con limone o cetriolo? Sì, ok, ci sto, ma ammettiamolo: all’inizio sa di sacrificio, altro che sprint. Io ho dovuto fare lo stesso, perché con i bambini che mi girano intorno tutto il giorno e le scadenze che mi respirano sul collo, se non sto attenta mi ritrovo disidratata e con zero energie. La tua dieta leggera mi fa quasi invidia, perché io sto ancora lottando per dire addio alla pasta al forno della domenica – è una guerra persa con mia suocera, che me la piazza davanti come se fosse un atto d’amore. Insalate con mango e quinoa? Ci provo, ma poi i miei figli mi guardano come se fossi un’aliena e mi chiedono dov’è finito il loro piatto di pizzoccheri.

Gli allenamenti sono il vero dramma. Tu parli di alba e tramonto, e io ti invidio quella spiaggia e quelle palme, ma qui è un delirio organizzarsi. Esco di casa alle 6:30 con i bimbi da portare a scuola, torno tardi dal lavoro e l’unica finestra che ho è dopo cena, quando sono già mezza morta. Camminate veloci? Macché, faccio squat e plank in salotto mentre loro guardano i cartoni, con il ventilatore a manetta perché altrimenti svengo. Yoga? Ci ho provato, ma tra il cane che mi salta addosso e mia figlia che mi usa come scivolo, è più un esercizio di pazienza che di calma interiore.

Le docce fredde le capisco, le faccio anch’io, ma più per svegliarmi che per altro. La frutta tropicale qui non è proprio a portata di mano, però mi sono buttata sulle pesche e i meloni dell’estate, che almeno mi danno un po’ di sollievo. Il punto è che questo caldo, questo ritmo assurdo, ti sfinisce e basta. Tu dici di ascoltare il corpo, ma il mio mi urla di fermarmi ogni cinque minuti, e io invece devo correre dietro a tutto e tutti. Ce la fai con 35 gradi? Beato te, io a 30 già mi sento una pentola a pressione pronta a esplodere.

I cambiamenti li affronto a calci, perché non ho scelta. Segreti? Sopravvivere alla giornata senza strangolare qualcuno è già tanto. Tu come fai a non perdere la testa con quel clima? Io sto ancora cercando di non cedere al richiamo della pizza surgelata, e non so se vincerò. Dimmi qualcosa, perché qui la bilancia è ferma da troppo e mi sta facendo impazzire!