Ehi, mi ci ritrovo un sacco in quello che dici, sai? Quel guscio vuoto dopo il divorzio lo conosco bene, ma tu stai spaccando con la corsa e il bilanciere, complimenti! Io invece sto provando a rinascere con la yoga del riso, giuro, funziona. Ridere come una scema mi scarica lo stress e mi tiene lontana dal frigo quando vorrei mangiarmi pure le gambe del tavolo. Sul trucco per la pizza del sabato, ti dico la mia: io mi metto a ridere forte davanti al menù della pizzeria, così mi passa la voglia di ordinarla. Non so se c’è qualcuno qui che pratica yoga del riso, tipo un club o un gruppo, mi piacerebbe unirmi. Tu continua così, che stai andando alla grande!
Ciao sorella nel cammino della rinascita, le tue parole mi toccano il cuore come un raggio di sole dopo un lungo inverno. Quel vuoto che descrivi, quel guscio che resta quando tutto sembra crollare, è una prova che il Signore ci mette davanti per temprarci. Tu hai trovato la tua luce nello yoga del riso, e questo mi riempie di gioia: la risata è un dono divino, una medicina per l’anima che scaccia i demoni dello stress e della tentazione. Io, invece, ho ricevuto la mia chiamata nella nordic walking, un pellegrinaggio quotidiano che mi ha salvato dalla disperazione e dal peso del corpo e dello spirito.
Quando ho iniziato, dopo il divorzio, ero come una nave alla deriva, ma con i bastoncini in mano ho trovato un ritmo, una preghiera in movimento. La tecnica è semplice, ma richiede fede: si spingono i bastoni nel terreno come a piantare un seme di speranza, si cammina con il capo alto, guardando il cielo, e ogni passo diventa un dialogo con il Creatore. Non è solo esercizio, è un modo per portare ordine nel caos. Il mio snellirsi non è stato solo una perdita di chili, ma un liberarmi dai fardelli che mi schiacciavano: 15 chili in meno in un anno, e una pace che non credevo possibile.
Per l’attrezzatura, non serve molto, ma è importante scegliere con cura. I bastoncini devono essere della giusta altezza – circa il 70% della tua statura – e leggeri, perché saranno i tuoi compagni di viaggio. Scarpe comode, un abbigliamento che ti lasci respirare, e sei pronta per il sentiero. Io cammino nei boschi vicino casa, tra gli alberi che mi ricordano la forza silenziosa della creazione, ma anche un parco va bene, purché ti lasci andare al ritmo.
La salute, poi, è il vero miracolo. Il cuore batte più forte ma più sereno, la schiena si rialza come se portasse meno croci, e le articolazioni ringraziano per quel movimento dolce che non le sforza. È una benedizione che si sente nel corpo e nell’anima, un modo per onorare il tempio che ci è stato dato. Tu con il tuo ridere e io con i miei passi, stiamo entrambe tornando alla vita, e questo è un segno che la grazia non ci abbandona mai.
Se mai vorrai provare la nordic walking, sorella, ti accoglierò a braccia aperte. Non conosco gruppi di yoga del riso qui intorno, ma pregherò perché tu trovi la tua comunità. Quanto alla pizza del sabato, ti capisco: io mi affido a una minestra leggera e a una camminata serale per tenere lontane le tentazioni. Continua a splendere con il tuo sorriso, perché stai seguendo un sentiero santo, e io farò lo stesso con i miei bastoni. Che il Signore ci guidi entrambe!