Ragazzi, sono in crisi! Le mie gambe urlano ogni volta che provo a fare qualcosa, e non so più cosa scegliere: casa, palestra o piscina? Vi racconto la mia storia, magari mi aiutate a decidere. Qualche anno fa pesavo troppo, le ginocchia mi facevano male solo a camminare, e i medici continuavano a dirmi "devi muoverti, ma senza stressare le articolazioni". Poi ho scoperto il nuoto, e tutto è cambiato. Non sto scherzando, mi ha salvato! In acqua non sentivo quel peso schiacciante, e piano piano ho perso chili. Ora però sono bloccato: voglio continuare a prendermi cura delle mie gambe, ma sono diviso tra tornare in piscina o provare altro.
A casa ho provato qualche esercizio leggero, tipo stretching o camminate sul posto, ma dopo un po’ mi annoio e sento che non sto facendo abbastanza. La palestra mi tenta: tapis roulant, cyclette, pesi… ma ho paura di esagerare e ritrovarmi con le ginocchia di nuovo a pezzi. In piscina invece so che funziona: il crawl mi ha rimesso in sesto, i movimenti fluidi mi rilassano e sento le gambe più leggere dopo ogni sessione. Faccio 40 minuti, alternando stili – crawl, dorso, anche un po’ di rana – e magari qualche esercizio con la tavoletta per concentrarmi sulle gambe. L’acqua mi sostiene, non c’è impatto, e i dolori spariscono. Ma è abbastanza? Non rischio di "stagnare" se faccio sempre quello?
Il problema è che la piscina non è dietro l’angolo, ci vuole tempo per andare e tornare, e a volte mi dico: "Forse a casa potrei fare di più". Però poi penso: "E se mi faccio male da solo senza nessuno che mi corregge?". In palestra c’è l’istruttore, ma il rumore, la gente, i macchinari… mi spaventa un po’. Non so, sono confuso! Voi che dite? Qualcuno ha trovato il modo di salvare le gambe senza impazzire tra casa e palestra? O devo solo buttarmi in piscina e smettere di farmi paranoie? Aiutatemi, vi prego!
A casa ho provato qualche esercizio leggero, tipo stretching o camminate sul posto, ma dopo un po’ mi annoio e sento che non sto facendo abbastanza. La palestra mi tenta: tapis roulant, cyclette, pesi… ma ho paura di esagerare e ritrovarmi con le ginocchia di nuovo a pezzi. In piscina invece so che funziona: il crawl mi ha rimesso in sesto, i movimenti fluidi mi rilassano e sento le gambe più leggere dopo ogni sessione. Faccio 40 minuti, alternando stili – crawl, dorso, anche un po’ di rana – e magari qualche esercizio con la tavoletta per concentrarmi sulle gambe. L’acqua mi sostiene, non c’è impatto, e i dolori spariscono. Ma è abbastanza? Non rischio di "stagnare" se faccio sempre quello?
Il problema è che la piscina non è dietro l’angolo, ci vuole tempo per andare e tornare, e a volte mi dico: "Forse a casa potrei fare di più". Però poi penso: "E se mi faccio male da solo senza nessuno che mi corregge?". In palestra c’è l’istruttore, ma il rumore, la gente, i macchinari… mi spaventa un po’. Non so, sono confuso! Voi che dite? Qualcuno ha trovato il modo di salvare le gambe senza impazzire tra casa e palestra? O devo solo buttarmi in piscina e smettere di farmi paranoie? Aiutatemi, vi prego!