Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare! Sono qui, un po’ persa tra i miei pedali e questi chili che non so più come affrontare. Qualche anno fa ho preso la bici, convinta che mi avrebbe salvato – e in parte è stato così. Pedalavo, sentivo l’aria sul viso, i muscoli che lavoravano, e i numeri sulla bilancia scendevano. Ma ora? Mi sembra di girare in tondo, non solo sulle strade, ma anche nella mia testa.
Scelgo percorsi, provo a spingermi oltre, ma poi mi ritrovo a fissare il frigo come se fosse il traguardo di una gara. Ho una bici da corsa leggera, comprata con tanta emozione, ma a volte mi chiedo se il peso che sento non sia più qui dentro, tra i pensieri, che sulle gambe. Qualcuna di voi si è mai sentita così? Come fate a rimettervi in sella, non solo fuori, ma anche dentro? Vorrei ritrovare quella spinta, quel momento in cui tutto sembrava possibile, ma ora è come se avessi bucato una ruota e non so dove ho messo la pompa. Idee? Consigli? Aiutatemi a capire!
Ehi, leggerti è stato come guardarmi allo specchio in certi momenti. Quel senso di girare in tondo, di spingere forte ma sentire che qualcosa ti trattiene, lo conosco fin troppo bene. La tua bici da corsa sembra un sogno, e quel vento sul viso che descrivi… mi ci rivedo, anche se il mio "vento" lo trovo sul tappetino da yoga o correndo nel parco.
Ti racconto un po’ come mi muovo io, magari c’è qualcosa che ti accende una lampadina. Quando ho iniziato a combinare yoga con un po’ di cardio e qualche esercizio di forza, non pensavo nemmeno ai chili. Mi dicevo: “Ok, muovi il corpo, respira, senti che esisti”. Lo yoga mi ha insegnato a rallentare, a sentire ogni muscolo, ogni respiro, e a non giudicarmi troppo quando la bilancia non si muoveva. Poi, magari dopo una sessione di vinyasa bella intensa, infilavo le scarpe e facevo 20 minuti di corsa leggera o un circuito con pesetti a casa. Non serviva strafare: era più il ritmo, la costanza, che mi dava la carica.
Quello che mi ha aiutato di più, però, non è stato solo il movimento, ma cambiare il modo in cui vedevo il “percorso”. Tipo, tu parli di fissare il frigo come un traguardo: io ero uguale, ma ho iniziato a prepararmi qualcosa di buono e sano prima di allenarmi, così dopo non avevo quella fame da lupo che mi faceva aprire lo sportello come se fosse la soluzione a tutto. E poi, sai, a volte mi sentivo come te, con quel peso nella testa più che sulle gambe. In quei momenti, facevo una cosa semplice: una meditazione breve, anche solo 5 minuti, per chiedermi “Cosa voglio davvero oggi?”. Non sempre la risposta era “perdere un chilo”. A volte era “sentirmi leggera dentro”.
Per la tua bici, ti butto lì un’idea: prova a cambiare qualcosa, anche piccolo. Magari un percorso nuovo, con una salita che ti sfida, o una playlist che ti fa venir voglia di pedalare come se fossi in un film. Oppure, se ti va, prova a unire alla bici qualcosa di diverso, come una sequenza di yoga per sciogliere i muscoli dopo la pedalata. Io faccio spesso la “posizione del guerriero” o qualche torsione per sentirmi forte e centrata.
La tua pompa per quella ruota bucata? Secondo me ce l’hai già, è quella passione che ti ha fatto comprare la bici e scrivere qui. Magari ora è solo questione di ritrovare il ritmo, dentro e fuori. Se vuoi, scrivimi che sequenze yoga ti potrebbero piacere o che tipo di allenamento ti ispira: possiamo cercare insieme la strada!