100 giorni senza zucchero: le prime crisi, poi una rivoluzione nei sapori!

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, sono nel pieno del mio "100 giorni senza zucchero" e devo dire che è un viaggio pazzesco. Le prime due settimane sono state un inferno, giuro. Mi sentivo come se il mio corpo urlasse per una caramella, un biscotto, qualsiasi cosa dolce. Avevo mal di testa, ero irritabile, e ogni volta che passavo davanti a una pasticceria mi sembrava di tradire me stesso. Però ho tenuto duro, niente zucchero aggiunto, niente di niente, solo quello naturale della frutta, e basta.
Poi, verso la terza settimana, è successo qualcosa. Non so nemmeno come spiegarlo bene, ma ho iniziato a sentirmi più leggero, meno gonfio. L’energia non era più quel su e giù continuo, tipo montagne russe, ma più stabile. E la cosa che mi ha spiazzato di più? I sapori. Ragazzi, non avete idea di quanto cambi tutto senza zucchero. Ho mangiato una carota l’altro giorno – una semplice carota – e mi sembrava di scoprire un sapore nuovo. Dolce, croccante, viva. Idem con la frutta: una mela adesso mi sembra un dessert, e prima la snobbavo perché "eh, non è mica una torta".
Non fraintendetemi, non è che sia diventato un fanatico delle verdure crude, ma è come se il mio palato si fosse resettato. Anche il caffè, che prima annegavo nello zucchero, ora lo prendo amaro e mi piace sul serio. Ogni tanto mi manca ancora quel gusto dolce sparato, tipo una cioccolata calda carica di panna, ma poi penso a come sto adesso e mi passa la voglia. La bilancia non è il mio focus, anche se sì, qualche chilo l’ho perso senza nemmeno accorgermene. È più una questione di testa, di sentirti pulito dentro.
Insomma, sono a metà strada, e direi che ne vale la pena. Qualcuno di voi ha provato a tagliare lo zucchero così di netto? Come ve la siete cavata con le crisi iniziali? Io sto pensando di continuare anche dopo i 100 giorni, ma magari con qualche strappo ogni tanto. Fatemi sapere!
 
Ciao a tutti, sono nel pieno del mio "100 giorni senza zucchero" e devo dire che è un viaggio pazzesco. Le prime due settimane sono state un inferno, giuro. Mi sentivo come se il mio corpo urlasse per una caramella, un biscotto, qualsiasi cosa dolce. Avevo mal di testa, ero irritabile, e ogni volta che passavo davanti a una pasticceria mi sembrava di tradire me stesso. Però ho tenuto duro, niente zucchero aggiunto, niente di niente, solo quello naturale della frutta, e basta.
Poi, verso la terza settimana, è successo qualcosa. Non so nemmeno come spiegarlo bene, ma ho iniziato a sentirmi più leggero, meno gonfio. L’energia non era più quel su e giù continuo, tipo montagne russe, ma più stabile. E la cosa che mi ha spiazzato di più? I sapori. Ragazzi, non avete idea di quanto cambi tutto senza zucchero. Ho mangiato una carota l’altro giorno – una semplice carota – e mi sembrava di scoprire un sapore nuovo. Dolce, croccante, viva. Idem con la frutta: una mela adesso mi sembra un dessert, e prima la snobbavo perché "eh, non è mica una torta".
Non fraintendetemi, non è che sia diventato un fanatico delle verdure crude, ma è come se il mio palato si fosse resettato. Anche il caffè, che prima annegavo nello zucchero, ora lo prendo amaro e mi piace sul serio. Ogni tanto mi manca ancora quel gusto dolce sparato, tipo una cioccolata calda carica di panna, ma poi penso a come sto adesso e mi passa la voglia. La bilancia non è il mio focus, anche se sì, qualche chilo l’ho perso senza nemmeno accorgermene. È più una questione di testa, di sentirti pulito dentro.
Insomma, sono a metà strada, e direi che ne vale la pena. Qualcuno di voi ha provato a tagliare lo zucchero così di netto? Come ve la siete cavata con le crisi iniziali? Io sto pensando di continuare anche dopo i 100 giorni, ma magari con qualche strappo ogni tanto. Fatemi sapere!
Ehi, che bella storia! Ti capisco benissimo, anch’io sto cercando di tagliare lo zucchero e le prime settimane sono state una lotta vera. Quel mal di testa e l’irritabilità… sembrava non finissero mai! Però, come dici tu, poi arriva quel momento in cui tutto cambia. Io sono vegana da un po’ e sto provando a perdere qualche chilo senza rinunciare ai miei principi, quindi niente zucchero aggiunto è stata una sfida in più.

Per le crisi iniziali mi sono salvata con la frutta, tipo mele o qualche fettina di mango, ma la vera svolta per me è stata sperimentare in cucina. Ti lascio un’idea che mi ha aiutato a non crollare: una crema di ceci e zucchine, fatta con ceci cotti, zucchine grigliate, un filo d’olio e spezie come curcuma e pepe. La frullo tutta insieme, diventa vellutata e sazia un sacco, senza bisogno di dolce dopo. Oppure, se proprio voglio qualcosa che sembri un dessert, cuocio una mela al forno con cannella – senza niente, eh – e ti giuro, mi sembra di mangiare una coccola.

Il tuo racconto della carota mi ha fatto sorridere, è proprio così! Io ho riscoperto i pomodorini, li mangio come snack e mi sembrano caramelle naturali. Concordo sul caffè amaro, all’inizio storcevo il naso, ma ora lo apprezzo tantissimo. Che dici, dopo i 100 giorni ti concederai uno strappo vegano, tipo un dolcetto fatto in casa con datteri o sciroppo d’acero? Io ci sto pensando, giusto per non perdere l’abitudine a questi sapori nuovi.

Grande che sei a metà strada, continua così! Tu come gestisci la cena di solito? Io punto sempre su piatti leggeri ma gustosi, magari ci scambiamo qualche ricetta.
 
Ciao a tutti, sono nel pieno del mio "100 giorni senza zucchero" e devo dire che è un viaggio pazzesco. Le prime due settimane sono state un inferno, giuro. Mi sentivo come se il mio corpo urlasse per una caramella, un biscotto, qualsiasi cosa dolce. Avevo mal di testa, ero irritabile, e ogni volta che passavo davanti a una pasticceria mi sembrava di tradire me stesso. Però ho tenuto duro, niente zucchero aggiunto, niente di niente, solo quello naturale della frutta, e basta.
Poi, verso la terza settimana, è successo qualcosa. Non so nemmeno come spiegarlo bene, ma ho iniziato a sentirmi più leggero, meno gonfio. L’energia non era più quel su e giù continuo, tipo montagne russe, ma più stabile. E la cosa che mi ha spiazzato di più? I sapori. Ragazzi, non avete idea di quanto cambi tutto senza zucchero. Ho mangiato una carota l’altro giorno – una semplice carota – e mi sembrava di scoprire un sapore nuovo. Dolce, croccante, viva. Idem con la frutta: una mela adesso mi sembra un dessert, e prima la snobbavo perché "eh, non è mica una torta".
Non fraintendetemi, non è che sia diventato un fanatico delle verdure crude, ma è come se il mio palato si fosse resettato. Anche il caffè, che prima annegavo nello zucchero, ora lo prendo amaro e mi piace sul serio. Ogni tanto mi manca ancora quel gusto dolce sparato, tipo una cioccolata calda carica di panna, ma poi penso a come sto adesso e mi passa la voglia. La bilancia non è il mio focus, anche se sì, qualche chilo l’ho perso senza nemmeno accorgermene. È più una questione di testa, di sentirti pulito dentro.
Insomma, sono a metà strada, e direi che ne vale la pena. Qualcuno di voi ha provato a tagliare lo zucchero così di netto? Come ve la siete cavata con le crisi iniziali? Io sto pensando di continuare anche dopo i 100 giorni, ma magari con qualche strappo ogni tanto. Fatemi sapere!
Ehi, che bella la tua storia! 😊 Mi ha proprio colpito leggere del tuo viaggio senza zucchero, soprattutto quel momento in cui una carota diventa una rivelazione! Io sto provando a perdere peso puntando sui miei amati minestroni e zuppe di verdure. L’idea è tenere le calorie sotto controllo, ma senza sentirmi a dieta, sai? Tipo una coccola calda che mi riempie senza appesantirmi.

Devo dire che il tuo racconto mi dà una bella spinta. Anche io sto cercando di “resettare” un po’ il palato, e le zuppe mi aiutano perché posso giocarci con spezie e sapori diversi. Però ammetto che la fame ogni tanto si fa sentire, soprattutto se esagero con le verdure e poco altro. 😅 Tu come facevi a non cedere nelle prime settimane? Io a volte sogno una lasagna, ma poi penso a come mi sento leggera dopo un bel piatto di minestra e mi passa.

Per non rischiare carenze, cerco di aggiungere sempre qualcosa di nutriente: un po’ di legumi, del parmigiano grattugiato o anche un filo d’olio buono. Magari non è perfetto, ma mi sta dando una mano a sentirmi bene. Continuo a leggere di gente che, come te, scopre sapori nuovi, e mi sa che il trucco è proprio questo: dare al corpo il tempo di abituarsi. Dai, continua così, sei un’ispirazione! 💪
 
Ehi, che bella la tua storia! 😊 Mi ha proprio colpito leggere del tuo viaggio senza zucchero, soprattutto quel momento in cui una carota diventa una rivelazione! Io sto provando a perdere peso puntando sui miei amati minestroni e zuppe di verdure. L’idea è tenere le calorie sotto controllo, ma senza sentirmi a dieta, sai? Tipo una coccola calda che mi riempie senza appesantirmi.

Devo dire che il tuo racconto mi dà una bella spinta. Anche io sto cercando di “resettare” un po’ il palato, e le zuppe mi aiutano perché posso giocarci con spezie e sapori diversi. Però ammetto che la fame ogni tanto si fa sentire, soprattutto se esagero con le verdure e poco altro. 😅 Tu come facevi a non cedere nelle prime settimane? Io a volte sogno una lasagna, ma poi penso a come mi sento leggera dopo un bel piatto di minestra e mi passa.

Per non rischiare carenze, cerco di aggiungere sempre qualcosa di nutriente: un po’ di legumi, del parmigiano grattugiato o anche un filo d’olio buono. Magari non è perfetto, ma mi sta dando una mano a sentirmi bene. Continuo a leggere di gente che, come te, scopre sapori nuovi, e mi sa che il trucco è proprio questo: dare al corpo il tempo di abituarsi. Dai, continua così, sei un’ispirazione! 💪
Ehi, che figata il tuo racconto! 😄 Mi hai fatto quasi venir voglia di mollare tutto e provare anch’io i 100 giorni senza zucchero! Quel passaggio sulla carota che diventa un’esplosione di sapore… wow, mi ha fatto pensare a quanto ci perdiamo a coprire tutto con gusti super dolci. Io sono nel pieno di un’altra avventura: sto seguendo un piano per tenere a bada la pressione, che ogni tanto mi dà qualche grattacapo, e il fulcro di tutto sono i miei adorati fitness-marafon! 💪 Non proprio una dieta, ma più un modo di mangiare che mi fa sentire leggera e piena di energia, senza sentirmi in castigo.

Sto partecipando a un marathon online di 12 settimane, “Cuore in Forma”, dove l’obiettivo è mangiare bene per il cuore e muoverci un po’ ogni giorno. La cosa bella di questi marathon è che ti senti parte di una squadra: c’è un gruppo WhatsApp dove ci scambiamo idee, foto dei piatti e pure qualche meme per riderci sopra quando la voglia di una pizza ci assale! 😅 All’inizio è stata dura, non tanto per lo zucchero (anche se ammetto che il tiramisù mi manca), ma per abituarmi a ridurre il sale e i cibi pesanti. La pressione alta mi ha fatto spaventare un po’, quindi ho deciso di provarci sul serio. E sai una cosa? Come te con la carota, anch’io sto scoprendo sapori nuovi! Tipo, ho iniziato a usare spezie come curcuma, zenzero e rosmarino per dare sprint ai piatti, e ora una semplice zucchina grigliata mi sembra una delizia.

Le prime settimane sono state toste, non lo nego. Avevo voglia di patatine fritte o di un bel piatto di pasta al ragù, e a volte mi sentivo un po’ fiacca. Però il marathon mi ha aiutato a non mollare: ogni giorno c’è una piccola sfida, tipo “cucina un piatto con almeno 3 verdure” o “fai 20 minuti di camminata veloce”. E poi ci sono i coach che ci motivano e ci ricordano perché lo stiamo facendo. Per non cedere, mi sono messa a preparare zuppe e minestroni super colorati: broccoli, spinaci, ceci, un po’ di quinoa… ci butto dentro di tutto! 😋 Aggiungo un filo d’olio extravergine e una spolverata di pepe, e giuro, mi sento come in un ristorante stellato. La bilancia non è il mio focus, ma vedere che i jeans mi stanno un po’ più comodi è una bella soddisfazione. E la pressione? Sta iniziando a stabilizzarsi, il che mi dà una carica pazzesca!

Tu come hai fatto a superare le crisi iniziali? Hai qualche trucco per non fissarti su quel cioccolatino che ti chiama dal cassetto? 😜 Io mi distraggo con le ricette nuove: l’altro giorno ho provato a fare un hummus di barbabietola, e sembrava un dip da chef! Continuo a pensare che il segreto sia proprio questo: dare al palato il tempo di “imparare” a godersi i sapori veri. Dai, sei un fenomeno, continua così! E se mai ti va di provare un marathon, scrivimi, ti trascino nel nostro gruppo! 🚀
 
Ciao a tutti, sono nel pieno del mio "100 giorni senza zucchero" e devo dire che è un viaggio pazzesco. Le prime due settimane sono state un inferno, giuro. Mi sentivo come se il mio corpo urlasse per una caramella, un biscotto, qualsiasi cosa dolce. Avevo mal di testa, ero irritabile, e ogni volta che passavo davanti a una pasticceria mi sembrava di tradire me stesso. Però ho tenuto duro, niente zucchero aggiunto, niente di niente, solo quello naturale della frutta, e basta.
Poi, verso la terza settimana, è successo qualcosa. Non so nemmeno come spiegarlo bene, ma ho iniziato a sentirmi più leggero, meno gonfio. L’energia non era più quel su e giù continuo, tipo montagne russe, ma più stabile. E la cosa che mi ha spiazzato di più? I sapori. Ragazzi, non avete idea di quanto cambi tutto senza zucchero. Ho mangiato una carota l’altro giorno – una semplice carota – e mi sembrava di scoprire un sapore nuovo. Dolce, croccante, viva. Idem con la frutta: una mela adesso mi sembra un dessert, e prima la snobbavo perché "eh, non è mica una torta".
Non fraintendetemi, non è che sia diventato un fanatico delle verdure crude, ma è come se il mio palato si fosse resettato. Anche il caffè, che prima annegavo nello zucchero, ora lo prendo amaro e mi piace sul serio. Ogni tanto mi manca ancora quel gusto dolce sparato, tipo una cioccolata calda carica di panna, ma poi penso a come sto adesso e mi passa la voglia. La bilancia non è il mio focus, anche se sì, qualche chilo l’ho perso senza nemmeno accorgermene. È più una questione di testa, di sentirti pulito dentro.
Insomma, sono a metà strada, e direi che ne vale la pena. Qualcuno di voi ha provato a tagliare lo zucchero così di netto? Come ve la siete cavata con le crisi iniziali? Io sto pensando di continuare anche dopo i 100 giorni, ma magari con qualche strappo ogni tanto. Fatemi sapere!
Ciao, che bella testimonianza! Leggerti mi ha fatto proprio riflettere sul percorso che sto facendo anch’io, anche se per me la questione zucchero è solo una parte di un puzzle più complicato. Vivo con l’ipotiroidismo, e credimi, il mio corpo non sempre collabora come vorrei, soprattutto quando si tratta di perdere peso o sentirmi “leggera”. Però il tuo racconto sul reset del palato mi ha colpito, perché sto cercando di fare qualcosa di simile, anche se con un approccio un po’ diverso per via dei miei problemi ormonali.

Anch’io ho provato a tagliare lo zucchero, ma non proprio di netto come te. Il mio endocrinologo mi ha consigliato di andarci piano, perché con la tiroide che funziona a rilento, il mio metabolismo tende a fare i capricci. Se cambio tutto troppo in fretta, rischio di sentirmi uno straccio o di mandare in tilt l’energia. Quindi ho iniziato eliminando i dolci industriali e le bevande zuccherate, tenendo un po’ di frutta e qualche carboidrato complesso, che per me sono fondamentali. La frutta, come dici tu, è diventata una specie di salvavita: un’arancia o un kiwi dopo cena mi danno quella soddisfazione dolce senza farmi sentire in colpa.

Quello che mi sta aiutando tanto, però, è lavorare sui pasti dopo l’allenamento. Faccio attività fisica leggera, tipo camminate veloci o yoga, perché con l’ipotiroidismo non posso strafare senza rischiare di crollare. Dopo l’allenamento, il mio nutrizionista mi ha suggerito di combinare proteine magre e carboidrati a basso indice glicemico per stabilizzare gli zuccheri nel sangue e aiutare il recupero. Per esempio, mangio spesso del tacchino con un po’ di riso integrale o una patata dolce piccola. All’inizio pensavo fosse noioso, ma ho scoperto che condire con spezie o erbe aromatiche cambia tutto. Una spolverata di curcuma o del rosmarino fresco mi fanno quasi dimenticare che non c’è zucchero o roba super saporita.

Devo ammettere che le crisi ci sono, soprattutto nei giorni in cui sono stanca o stressata. Tipo, passo davanti a una gelateria e mi immagino a divorare un cono pistacchio e cioccolato. Però, come te, sto iniziando a notare dei cambiamenti. Non tanto sulla bilancia, perché con la tiroide i numeri sono lenti a muoversi, ma nella testa e nel corpo. Mi sento meno appesantita, e anche il gonfiore che mi perseguitava sta diminuendo. Il caffè amaro? Ci sto lavorando, ma per ora ci metto ancora un goccio di latte, è il mio piccolo compromesso.

La cosa bella è che, come dici tu, i sapori veri iniziano a farsi spazio. L’altro giorno ho mangiato un pomodoro con un filo d’olio e un pizzico di sale, e mi sembrava un lusso. Prima non ci avrei nemmeno fatto caso. Penso che per me sia anche una questione di ascoltare meglio il corpo, capire di cosa ha bisogno davvero invece di buttarmi sul dolce per abitudine o stress.

Per le crisi iniziali, il mio trucco è stato pianificare. Tengo sempre con me della frutta secca o un pezzetto di cioccolato fondente al 90%, che mi salva quando la voglia di dolce diventa insopportabile. E poi parlarne con il mio medico mi ha aiutato a non sentirmi sola in questo percorso. Tu come hai fatto a resistere nelle prime settimane? E adesso che sei a metà strada, hai qualche combinazione di cibi post-allenamento che ti sta dando soddisfazione? Io sono curiosa di provare qualcosa di nuovo, magari ispirata dal tuo viaggio senza zucchero. Grazie per aver condiviso, davvero!