Camminare per dimagrire: i miei percorsi e progressi seri verso una vita più sana

Rorizz23

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come la camminata stia cambiando il mio percorso verso una vita più sana. Non è un segreto che la perdita di peso sia un viaggio fatto di alti e bassi, ma ho trovato nella camminata un alleato costante. Vivo in una zona collinare, e questo mi ha spinto a esplorare percorsi che non solo mettono alla prova il mio corpo, ma mi permettono anche di staccare la mente dalla routine.
Uno dei miei itinerari preferiti è un sentiero di circa 8 km che parte dal paese vicino casa mia. C’è una salita iniziale che fa davvero sudare, ma poi si apre una vista panoramica che ripaga ogni fatica. Lo faccio due o tre volte a settimana, tenendo un passo sostenuto: circa 5,5 km/h. In due mesi, ho perso 4 kg, e non è solo una questione di bilancia. Mi sento più energico, dormo meglio e persino la mia postura è migliorata. I dati del mio tracker dicono che brucio tra le 400 e le 500 calorie a uscita, dipende dal ritmo e dal dislivello.
Per rendere la camminata interessante, ho iniziato a variare. A volte ascolto podcast sulla salute o sulla natura, altre volte mi concentro sui suoni intorno a me: uccelli, vento, il rumore dei miei passi. Ho anche provato a mappare percorsi diversi, come uno vicino a un lago che è più pianeggiante ma perfetto per riflettere. Non servono attrezzature costose o abbonamenti: solo un paio di scarpe comode e la voglia di muoversi.
Non fraintendetemi, ci sono giorni in cui partire è dura. Ma ho notato che, più cammino, più diventa un’abitudine che mi dà forza, non solo fisica. È un modo per prendermi cura di me stesso senza sentirmi costretto, come può succedere in altri contesti più strutturati. Qualcuno di voi ha percorsi da consigliare? O magari trucchi per non mollare quando il meteo non aiuta? Sono curioso di sapere come integrate la camminata nella vostra vita!
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come la camminata stia cambiando il mio percorso verso una vita più sana. Non è un segreto che la perdita di peso sia un viaggio fatto di alti e bassi, ma ho trovato nella camminata un alleato costante. Vivo in una zona collinare, e questo mi ha spinto a esplorare percorsi che non solo mettono alla prova il mio corpo, ma mi permettono anche di staccare la mente dalla routine.
Uno dei miei itinerari preferiti è un sentiero di circa 8 km che parte dal paese vicino casa mia. C’è una salita iniziale che fa davvero sudare, ma poi si apre una vista panoramica che ripaga ogni fatica. Lo faccio due o tre volte a settimana, tenendo un passo sostenuto: circa 5,5 km/h. In due mesi, ho perso 4 kg, e non è solo una questione di bilancia. Mi sento più energico, dormo meglio e persino la mia postura è migliorata. I dati del mio tracker dicono che brucio tra le 400 e le 500 calorie a uscita, dipende dal ritmo e dal dislivello.
Per rendere la camminata interessante, ho iniziato a variare. A volte ascolto podcast sulla salute o sulla natura, altre volte mi concentro sui suoni intorno a me: uccelli, vento, il rumore dei miei passi. Ho anche provato a mappare percorsi diversi, come uno vicino a un lago che è più pianeggiante ma perfetto per riflettere. Non servono attrezzature costose o abbonamenti: solo un paio di scarpe comode e la voglia di muoversi.
Non fraintendetemi, ci sono giorni in cui partire è dura. Ma ho notato che, più cammino, più diventa un’abitudine che mi dà forza, non solo fisica. È un modo per prendermi cura di me stesso senza sentirmi costretto, come può succedere in altri contesti più strutturati. Qualcuno di voi ha percorsi da consigliare? O magari trucchi per non mollare quando il meteo non aiuta? Sono curioso di sapere come integrate la camminata nella vostra vita!
Ehi, che bello leggere il tuo entusiasmo per la camminata! Anch’io sto cercando di perdere peso e, da vegano, ti capisco quando dici che serve qualcosa di semplice ma efficace. Il tuo percorso collinare sembra fantastico, e quel panorama deve essere una spinta incredibile. Io abito in pianura, quindi punto su un giro di 6 km vicino a un parco, perfetto per l’autunno con le foglie che cadono. Brucio meno, tipo 300 calorie, ma lo abbino a piatti leggeri come zuppe di lenticchie o insalate di ceci. Hai mai provato a portare con te uno snack vegano tipo frutta secca per ricaricarti? Tiene alta l’energia senza appesantire. Consigli per il brutto tempo? Io metto della musica allegra e ignoro la pioggia! Tu come fai?
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come la camminata stia cambiando il mio percorso verso una vita più sana. Non è un segreto che la perdita di peso sia un viaggio fatto di alti e bassi, ma ho trovato nella camminata un alleato costante. Vivo in una zona collinare, e questo mi ha spinto a esplorare percorsi che non solo mettono alla prova il mio corpo, ma mi permettono anche di staccare la mente dalla routine.
Uno dei miei itinerari preferiti è un sentiero di circa 8 km che parte dal paese vicino casa mia. C’è una salita iniziale che fa davvero sudare, ma poi si apre una vista panoramica che ripaga ogni fatica. Lo faccio due o tre volte a settimana, tenendo un passo sostenuto: circa 5,5 km/h. In due mesi, ho perso 4 kg, e non è solo una questione di bilancia. Mi sento più energico, dormo meglio e persino la mia postura è migliorata. I dati del mio tracker dicono che brucio tra le 400 e le 500 calorie a uscita, dipende dal ritmo e dal dislivello.
Per rendere la camminata interessante, ho iniziato a variare. A volte ascolto podcast sulla salute o sulla natura, altre volte mi concentro sui suoni intorno a me: uccelli, vento, il rumore dei miei passi. Ho anche provato a mappare percorsi diversi, come uno vicino a un lago che è più pianeggiante ma perfetto per riflettere. Non servono attrezzature costose o abbonamenti: solo un paio di scarpe comode e la voglia di muoversi.
Non fraintendetemi, ci sono giorni in cui partire è dura. Ma ho notato che, più cammino, più diventa un’abitudine che mi dà forza, non solo fisica. È un modo per prendermi cura di me stesso senza sentirmi costretto, come può succedere in altri contesti più strutturati. Qualcuno di voi ha percorsi da consigliare? O magari trucchi per non mollare quando il meteo non aiuta? Sono curioso di sapere come integrate la camminata nella vostra vita!
Ehi, che bello leggere il tuo post! Anch’io sono un fan delle camminate e capisco perfettamente quel mix di fatica e soddisfazione che descrivi. Vivo in una zona con parecchi sentieri, e pure io ho il mio percorso del cuore: sono circa 6 km, un po’ di salite toste all’inizio e poi un bosco che mi fa dimenticare tutto. Lo faccio spesso, tipo 4 volte a settimana, e cerco di tenere un ritmo decente, sui 6 km/h. In tre mesi ho buttato giù 5 kg, ma quello che mi piace di più è sentirmi leggero, come se il corpo ringraziasse ogni passo.

Per non annoiarmi, ho i miei trucchi: a volte metto su della musica che mi carica, altre volte mi porto dietro un’app che mi racconta curiosità sui posti dove passo, tipo storie locali o info sulla natura. C’è un percorso che faccio vicino a un fiume, più tranquillo, e lì mi piace fermarmi un attimo a guardare l’acqua: mi ricarica più di qualsiasi palestra. Quando il tempo fa schifo, punto su una playlist allegra o mi invento una sfida, tipo contare i passi in salita per distrarmi.

Consiglio? Prova un sentiero che non hai mai fatto, magari un po’ più lungo, tipo 10 km, ma senza fretta. Oppure cerca un gruppo online di camminatori, a volte scambiare due parole con altri ti dà la spinta giusta. Tu come fai a non mollare? Mi incuriosisce sapere se hai qualche “rituale” prima di partire!
 
Ciao! Il tuo racconto mi ha proprio colpito, sai? Camminare è una di quelle cose che sembrano semplici, ma poi ti cambiano la vita quasi senza accorgertene. Io e mio marito abbiamo iniziato a farlo insieme qualche mese fa, e devo dire che avere un compagno di viaggio rende tutto più facile e divertente. Viviamo vicino a una zona con colline e qualche bosco, e il nostro percorso preferito è uno di 7 km che ci porta fino a un punto panoramico spettacolare. All’inizio arrancavamo sulle salite, ma ora riusciamo a tenere un passo di circa 5 km/h senza morire! In tre mesi ho perso 3,5 kg, lui 4, e la cosa bella è che non ci pesa nemmeno più di tanto.

La cosa che ci piace di più è che ci supportiamo a vicenda. Se uno dei due ha una giornata no e dice “Oggi salto”, l’altro lo convince a provarci lo stesso, magari accorciando il giro o andando più piano. A volte ci portiamo dietro della musica – abbiamo una playlist che ci gasa tantissimo – oppure parliamo di tutto, dal lavoro a cosa cucinare dopo. Quando piove o tira vento forte, ci inventiamo percorsi al coperto, tipo sotto i portici del centro storico vicino casa, o ci sfidiamo a fare più passi in casa con un contapassi. Non sarà la stessa cosa, ma ci tiene in movimento!

Un trucco che consiglio? Fissati un piccolo premio da condividere dopo, tipo un tè caldo o un dolcetto leggero: con mio marito funziona alla grande, ci dà quella motivazione in più. Il tuo percorso sul lago mi ha incuriosito, mi sa che proveremo qualcosa di simile questo weekend, magari vicino a un fiume che abbiamo qui intorno. Tu come gestisci i giorni in cui proprio non hai voglia? E con tuo marito o qualcuno vicino, avete mai provato a farvi compagnia? Sono curiosa di sapere se anche per te il “fattore squadra” potrebbe fare la differenza!
 
Ehi, che bello leggerti! La tua storia mi ha fatto proprio sorridere, si sente quanto vi state godendo questo cammino insieme, tu e tuo marito. Anche a me piace un sacco l’idea di avere un compagno di viaggio, però nel mio caso sono più una lupa solitaria – almeno per ora! Camminare per me è diventato un rituale, soprattutto perché sto preparando il fisico per le mie fotosesioni. Non so se l’ho mai detto qui, ma ogni tot settimane mi organizzo uno shooting per vedere i progressi: è una botta di motivazione pazzesca quando confronto le foto e noto i cambiamenti, anche piccoli.

Il tuo percorso tra colline e boschi sembra un sogno, quel punto panoramico deve essere una ricompensa perfetta dopo la fatica. Io di solito giro intorno al lago vicino casa, un tracciato di circa 6 km, abbastanza piatto ma con un’atmosfera che mi rilassa un casino. All’inizio facevo fatica a tenere i 4 km/h, ora sono arrivata a 5,5 km/h e mi sento una guerriera! In tre mesi ho tirato giù 4 kg, e per me che punto a essere al top per le foto è un bel traguardo. Però ammetto che i giorni “no” ci sono eccome. Quando proprio non ho voglia, mi gioco la carta della fotosesione: penso a come mi sentirò a riguardare gli scatti tra un mese, e di solito mi alzo dal divano. Altre volte mi basta mettere su una playlist che mi carica – tipo la tua idea della musica, mi sa che vi copio!

Non ho ancora provato a coinvolgere qualcuno fisso, tipo mio marito (che tra l’altro è più da divano che da scarpe da ginnastica), ma leggendoti mi hai fatto venire voglia di proporglielo. Magari all’inizio lo trascino per un giro corto, giusto per vedere com’è condividere il momento. La tua idea del premio mi piace troppo, noi potremmo optare per un caffè caldo o una tisana, visto che sto cercando di stare leggera coi dolci. Quando piove, invece, io mi butto su un tapis roulant che abbiamo in casa – non è poetico come il lago, ma con un podcast o un film funziona.

Il tuo racconto mi ha dato uno spunto: magari questo weekend provo un percorso nuovo, tipo vicino al fiume che dicevi tu, e scatto qualche foto per il mio “diario visivo”. Tu e tuo marito avete mai pensato di immortalare i vostri progressi? Anche solo per ridere tra qualche anno riguardandole! Fammi sapere come va il vostro giro, e grazie per l’ispirazione – il “fattore squadra” potrebbe essere la svolta che mi manca!
 
Ciao cara, leggere di te e del tuo lago mi ha fatto quasi sentire il profumo dell’aria umida e il rumore dei passi sul terreno. È curioso come il cammino, che sembra una cosa semplice, possa diventare un compagno di vita, vero? Io, con i miei anni sulle spalle, ho scoperto che muoversi è un po’ come dialogare col corpo: all’inizio protesta, poi piano piano si lascia convincere. La tua storia dei 5,5 km/h mi ha colpita: è una piccola vittoria che parla di costanza, e per noi che non abbiamo più vent’anni, ogni passo in più è una conquista da festeggiare in silenzio.

Io e mio marito, come sai, ci siamo messi in testa queste passeggiate tra colline e sentieri un po’ per necessità, un po’ per ritrovarci. Lui con la pressione da tenere a bada, io con qualche chilo che mi faceva sentire il fiato corto anche solo a legarmi le scarpe. Non è stato facile all’inizio: il corpo di una pensionata non è più elastico come un tempo, e i muscoli si ricordano di ogni inverno passato sul divano. Eppure, sai cosa ho notato? Che l’età non è solo un peso, ma anche una maestra. Mi ha insegnato a non correre, a rispettare i giorni in cui le gambe dicono “oggi no”, e a godermi il panorama invece di fissarmi sul traguardo.

Il tuo rituale delle foto mi ha fatto riflettere. Non ci avevo mai pensato, ma forse immortalare i progressi potrebbe essere un modo per guardare indietro e dire “ecco, ce l’ho fatta”. Noi non siamo tipi da scatti, però ogni tanto ci fermiamo su quel punto panoramico che dicevi tu, e lì, con il vento che ci scompiglia i capelli bianchi, ci sentiamo un po’ più leggeri – non solo di peso, ma anche di pensieri. Mi piace l’idea del tuo diario visivo: è come se ogni foto fosse un capitolo di una storia che scrivi con i piedi.

Quando parli dei giorni “no”, ti capisco fin troppo bene. A volte la pioggia mi tiene in casa, e allora mi invento qualcosa: cammino tra le stanze, magari con una tazza di tisana in mano, pensando a come il corpo ringrazia anche per questi piccoli gesti. Il tapis roulant non ce l’ho, ma mi hai dato un’idea: potrei provare a fare qualche passo in più in cucina mentre aspetto che il caffè sia pronto. Quanto al coinvolgere tuo marito, provaci! Magari all’inizio brontolerà, ma condividere anche solo un giro corto può cambiare il sapore della giornata. Noi abbiamo il nostro rito del caffè dopo, seduti a guardare le colline, e ti assicuro che è un premio che vale più di qualsiasi dolce.

Il tuo spunto del fiume mi stuzzica: questo weekend, se il tempo tiene, potremmo provarci anche noi. Non so se scatteremo foto, ma di sicuro porteremo a casa un altro pezzetto di questa avventura. E tu, dimmi, com’è andata col nuovo percorso? E tuo marito, si è lasciato trascinare? Grazie per le tue parole, mi fanno sentire che in questo cammino non siamo poi così soli, anche se ognuno ha il suo passo.
 
Ciao cara, leggere di te e del tuo lago mi ha fatto quasi sentire il profumo dell’aria umida e il rumore dei passi sul terreno. È curioso come il cammino, che sembra una cosa semplice, possa diventare un compagno di vita, vero? Io, con i miei anni sulle spalle, ho scoperto che muoversi è un po’ come dialogare col corpo: all’inizio protesta, poi piano piano si lascia convincere. La tua storia dei 5,5 km/h mi ha colpita: è una piccola vittoria che parla di costanza, e per noi che non abbiamo più vent’anni, ogni passo in più è una conquista da festeggiare in silenzio.

Io e mio marito, come sai, ci siamo messi in testa queste passeggiate tra colline e sentieri un po’ per necessità, un po’ per ritrovarci. Lui con la pressione da tenere a bada, io con qualche chilo che mi faceva sentire il fiato corto anche solo a legarmi le scarpe. Non è stato facile all’inizio: il corpo di una pensionata non è più elastico come un tempo, e i muscoli si ricordano di ogni inverno passato sul divano. Eppure, sai cosa ho notato? Che l’età non è solo un peso, ma anche una maestra. Mi ha insegnato a non correre, a rispettare i giorni in cui le gambe dicono “oggi no”, e a godermi il panorama invece di fissarmi sul traguardo.

Il tuo rituale delle foto mi ha fatto riflettere. Non ci avevo mai pensato, ma forse immortalare i progressi potrebbe essere un modo per guardare indietro e dire “ecco, ce l’ho fatta”. Noi non siamo tipi da scatti, però ogni tanto ci fermiamo su quel punto panoramico che dicevi tu, e lì, con il vento che ci scompiglia i capelli bianchi, ci sentiamo un po’ più leggeri – non solo di peso, ma anche di pensieri. Mi piace l’idea del tuo diario visivo: è come se ogni foto fosse un capitolo di una storia che scrivi con i piedi.

Quando parli dei giorni “no”, ti capisco fin troppo bene. A volte la pioggia mi tiene in casa, e allora mi invento qualcosa: cammino tra le stanze, magari con una tazza di tisana in mano, pensando a come il corpo ringrazia anche per questi piccoli gesti. Il tapis roulant non ce l’ho, ma mi hai dato un’idea: potrei provare a fare qualche passo in più in cucina mentre aspetto che il caffè sia pronto. Quanto al coinvolgere tuo marito, provaci! Magari all’inizio brontolerà, ma condividere anche solo un giro corto può cambiare il sapore della giornata. Noi abbiamo il nostro rito del caffè dopo, seduti a guardare le colline, e ti assicuro che è un premio che vale più di qualsiasi dolce.

Il tuo spunto del fiume mi stuzzica: questo weekend, se il tempo tiene, potremmo provarci anche noi. Non so se scatteremo foto, ma di sicuro porteremo a casa un altro pezzetto di questa avventura. E tu, dimmi, com’è andata col nuovo percorso? E tuo marito, si è lasciato trascinare? Grazie per le tue parole, mi fanno sentire che in questo cammino non siamo poi così soli, anche se ognuno ha il suo passo.
Ehi, che bello leggerti! Il tuo racconto delle colline e del vento che vi scompiglia i capelli mi ha fatto quasi invidia, sai? Io sto ancora qui, a contare i giorni per il mio matrimonio – manca poco ormai, e la prova abito si avvicina! Il cammino per me è diventato una specie di alleato, anche se a volte mi sembra di litigarci. Tipo ieri: volevo fare il mio solito giro vicino al fiume, ma le gambe proprio non ne volevano sapere. Hai ragione quando dici che il corpo all’inizio protesta – il mio a volte fa i capricci come un bambino viziato 😅. Però poi, passo dopo passo, si convince, e quando arrivo a casa con quei 6 km nelle gambe mi sento una guerriera.

Il tuo discorso sull’età che insegna mi ha colpita. Io non ho ancora i tuoi anni, ma sto imparando lo stesso a non strafare. All’inizio mi fissavo sui chili da perdere – tipo ossessione pura – ma ora mi godo di più il momento in cui supero me stessa, anche solo di un metro. La bilancia non è più il mio giudice supremo, anche se ammetto che quando vedo un etto in meno faccio un sorrisino 😏. Il mio percorso vicino al lago mi sta aiutando tanto: l’aria fresca, il rumore dell’acqua, e quel senso di pace che ti fa dimenticare il fiatone. Ultimamente sto provando a spingermi un po’ oltre, magari arrivando a 6,5 km/h – non sempre ci riesco, ma quando succede è una botta di adrenalina pura!

Le foto le faccio ancora, sì. Ormai è un rito: scatto il panorama, qualche volta anche i miei scarponcini infangati, e le riguardo nei giorni no per ricordarmi perché ho iniziato. Mi piace l’idea che dici tu, di sentirsi più leggeri non solo di peso ma anche di pensieri – è proprio così! Sabato scorso ho convinto mio marito a venire con me: all’inizio brontolava che “non è roba per lui”, ma dopo un km già si guardava intorno tutto curioso. Alla fine mi ha detto “non male, dai” – per me è una vittoria epica 😂. Ora sto pensando di portarlo sul nuovo percorso che ho scoperto, una stradina che costeggia il fiume e poi sale un po’. Niente di impossibile, ma abbastanza per sudare e sentirsi vivi.

I giorni piovosi sono un incubo, vero? Io mi arrangio come te: cammino in casa, magari su e giù per le scale, o faccio qualche esercizio mentre guardo una serie. Non è la stessa cosa, ma meglio di niente! Il tuo rito del caffè con tuo marito mi fa sorridere – io e il mio futuro sposo abbiamo preso l’abitudine di bere un tè insieme dopo il giro, e giuro che sa di conquista. Sul fiume ti consiglio di andare, se puoi: c’è qualcosa di magico nell’acqua che scorre, ti resetta la testa. Fammi sapere com’è andata, ok? E tu, hai qualche trucco per non mollare quando la voglia scappa via? Io a volte mi premio con una playlist nuova per il cammino – funziona che è una meraviglia 🎶.

Grazie per il tuo messaggio, davvero. Sapere che anche tu sei lì a fare i tuoi passi mi dà una spinta in più. E tu, dimmi: com’è andata col weekend? Tuo marito ha ceduto al fascino del panorama? Non vedo l’ora di leggerti! 💪
 
Ciao! Sempre un piacere leggerti, ma sai, a volte mi chiedo se tutto questo camminare sia davvero la chiave o solo un modo per illuderci. Io sto ancora qui a massacrarmi sulle scale – sprint veloci e passi lenti, un massacro per gambe e glutei, te lo assicuro. Intensità pura, sì, ma non è che poi ti guardi allo specchio e pensi: “E quindi?”. Tu parli di costanza e panorami, e io ti invidio quel vento tra i capelli, ma qui tra fiatone e sudore mi sembra di inseguire qualcosa che non arriva mai. Il tuo fiume e il mio lago saranno pure belli, ma non è che alla fine ci stiamo solo stancando per niente? Dimmi tu, col tuo weekend, hai visto davvero un cambiamento o è solo un altro giro di fatica?
 
Ehi, capisco quel fiatone che ti fa dubitare di tutto! Io tra lavoro, bimbi e casa riesco a infilare solo 20 minuti di camminata veloce col passeggino e qualche squat mentre loro giocano. Non sarà il tuo massacro sulle scale, ma ti giuro che il sedere ringrazia. Il cambiamento? Lo vedo piano, nei jeans che non tirano più. Forse non è il vento tra i capelli, ma è già qualcosa. Tu continua, che il lago prima o poi ti ripaga!
 
Ehi, altro che fiatone, tu stai praticamente trasformando il passeggino in un attrezzo da palestra! Quei 20 minuti di camminata veloce e squat rubati tra un capriccio e una pappa sono oro colato, altroché. Io quando ho iniziato a muovermi in casa, senza palestra e senza scuse, facevo più o meno come te: incastravo tutto tra un impegno e l’altro. Tipo, 15 minuti di saltelli mentre il forno scaldava la cena, o affondi con una bottiglia d’acqua in mano mentre guardavo i bimbi correre. Non serve ammazzarsi sulle scale o inseguire il vento del lago, credimi, il corpo risponde anche a queste piccole ribellioni quotidiane.

Il tuo sedere che ringrazia è solo l’inizio, sai? Io ho perso i primi chili quasi senza accorgermene, semplicemente muovendomi con quello che avevo sotto mano. Una sedia per qualche step, il muro per gli squat isometrici, e via. La chiave è stata infilare questi momenti nella giornata senza farne un dramma: niente “oddio, devo trovare un’ora libera”, ma “ok, ho 10 minuti, facciamolo”. I jeans che non tirano più sono un segnale chiaro, il tuo corpo sta già prendendo nota di tutto. E poi, diciamocelo, spingere un passeggino a passo svelto è un workout che sottovalutiamo troppo: gambe, fiato, persino un po’ di braccia se il terreno si fa ostile!

Tu continua a incastrare, che il lago può aspettare. Io, dopo mesi di questi mini-allenamenti rubati, sono arrivata a fare 30 minuti di circuito in salotto senza nemmeno un attrezzo vero, e la bilancia è scesa di 8 chili. Non è il massacro epico di un atleta, ma è reale, fattibile, e ti cambia la vita un passo alla volta. Forza, che il tuo ritmo da mamma sprint è già una vittoria!
 
Ciao a tutti, camminatori seriali e aspiranti magri! 😄 Io sono qui, il solito fissato delle diete low-carb, a raccontare le mie avventure tra sentieri e zero zuccheri. Insomma, l’estate si avvicina e io voglio arrivare in spiaggia senza sembrare una ciambella con le gambe! 😂

Allora, vi aggiorno: sto alternando camminate chilometriche con il mio fidato Atkins – sì, quello delle bistecche e dell’addio ai carboidrati cattivi. Tipo, l’altro giorno ho fatto 8 km tra colline e boschi, con il sole che mi abbronzava e il mio corpo che bruciava grassi come un forno acceso! 🔥 E sapete la cosa bella? Niente fame! Con la paleo poi mi sento un cavernicolo moderno: carne, verdura, noci… e via i chili di troppo. Qualche giorno fa ho persino resistito a un piatto di pasta al ragù della nonna – un’impresa epica, giuro! 😅

Rispetto alle camminate da sole, devo dire che abbinarle a una dieta low-carb mi sta dando una marcia in più. I jeans di due anni fa iniziano a salutarmi di nuovo, e non vedo l’ora di sfoggiarli sotto il sole di luglio. Certo, ogni tanto sogno una pizza margherita che mi fa l’occhiolino, ma poi penso al costume e mi rimetto in riga! 😉

Consiglio del giorno: provate a fare una camminata lunga dopo un pasto proteico, tipo uova e avocado. Vi sentirete leggeri e pieni di energia, altro che crollo da carboidrati! E se inciampate in una salita ripida… beh, pensate che è solo un altro modo per bruciare quel gelato che avete mangiato a tradimento la settimana scorsa! 😜

Fatemi sapere come vanno i vostri percorsi e se qualcuno vuole unirsi al club dei “no pane, sì pancetta” (quella buona, eh!). Camminiamo insieme verso la vacanza dei nostri sogni! 💪🌞
 
Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come la camminata stia cambiando il mio percorso verso una vita più sana. Non è un segreto che la perdita di peso sia un viaggio fatto di alti e bassi, ma ho trovato nella camminata un alleato costante. Vivo in una zona collinare, e questo mi ha spinto a esplorare percorsi che non solo mettono alla prova il mio corpo, ma mi permettono anche di staccare la mente dalla routine.
Uno dei miei itinerari preferiti è un sentiero di circa 8 km che parte dal paese vicino casa mia. C’è una salita iniziale che fa davvero sudare, ma poi si apre una vista panoramica che ripaga ogni fatica. Lo faccio due o tre volte a settimana, tenendo un passo sostenuto: circa 5,5 km/h. In due mesi, ho perso 4 kg, e non è solo una questione di bilancia. Mi sento più energico, dormo meglio e persino la mia postura è migliorata. I dati del mio tracker dicono che brucio tra le 400 e le 500 calorie a uscita, dipende dal ritmo e dal dislivello.
Per rendere la camminata interessante, ho iniziato a variare. A volte ascolto podcast sulla salute o sulla natura, altre volte mi concentro sui suoni intorno a me: uccelli, vento, il rumore dei miei passi. Ho anche provato a mappare percorsi diversi, come uno vicino a un lago che è più pianeggiante ma perfetto per riflettere. Non servono attrezzature costose o abbonamenti: solo un paio di scarpe comode e la voglia di muoversi.
Non fraintendetemi, ci sono giorni in cui partire è dura. Ma ho notato che, più cammino, più diventa un’abitudine che mi dà forza, non solo fisica. È un modo per prendermi cura di me stesso senza sentirmi costretto, come può succedere in altri contesti più strutturati. Qualcuno di voi ha percorsi da consigliare? O magari trucchi per non mollare quando il meteo non aiuta? Sono curioso di sapere come integrate la camminata nella vostra vita!
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