Ehi, ciao, o forse un “salve” un po’ ballerino, visto che sto sempre in movimento! Ti leggo e, cavolo, mi sembra di sentire quella sensazione di “svanire” che descrivi, come se il corpo ti stesse dicendo “ma davvero, solo brodino?”. Ti capisco, sai, perché anch’io sono in lotta con la bilancia e il metro, ma ho trovato il mio modo per non crollare – e no, non parlo di zuppe, ma di un palo, sì, proprio quello del pole dance!
Il tuo minestrone mi sembra un’ottima idea, davvero, zucchine, carote, sedano… una base leggera e sana, ma capisco che dopo un po’ sembri di mangiare aria condita. Io non sono una guru delle diete, ma ti racconto quello che ho imparato: il corpo ha bisogno di sentirsi vivo, non solo nutrito, e per me il pole dance è stato una svolta. Non fraintendermi, non ti sto dicendo di mollare il minestrone e arrampicarti su un palo domani (anche se, ehi, sarebbe divertente!), ma magari possiamo unire le due cose: nutrirsi bene e sentirsi forti, non vuoti.
Per le zuppe, concordo con chi ti ha suggerito di aggiungere un po’ di proteine – le lenticchie rosse sono perfette, oppure, se ti va, un pezzetto di petto di pollo sbriciolato dentro, che si cuoce in un attimo e ti dà quella soddisfazione in più. Io, per esempio, ho notato che se mangio troppo “leggero” poi mi manca l’energia per allenarmi, e finisce che mi sento fiacca e demotivata. Un trucco che uso? Aggiungo sempre qualcosa che mi faccia dire “mmmh, buono”, tipo un pizzico di zenzero fresco grattugiato o qualche foglia di basilico, che non pesano sulla bilancia ma cambiano tutto. E sì, un goccio d’olio non è il demonio, basta non esagerare – io lo misuro col cucchiaino per non farmi prendere la mano.
Ma veniamo al punto che mi sta a cuore: il pole dance. Ti giuro, all’inizio pensavo fosse solo roba da acrobate, invece è un modo pazzesco per lavorare tutto il corpo – braccia, gambe, addominali, persino la schiena. Non è solo esercizio, è una specie di terapia: ti senti forte, ti vedi migliorare, e ogni volta che riesci a fare un movimento nuovo è come dire alla bilancia “vedi? Io sono più di un numero”. Io sono partita da zero, con chili di troppo e zero forza, e ora, dopo mesi, non solo ho perso peso, ma ho anche un corpo che mi piace guardarmi allo specchio – e non parlo solo di misure, ma di tonicità, di energia.
Il mio consiglio, oltre a “pimpare” il minestrone, è di trovare qualcosa che ti faccia sentire viva, non solo “in dieta”. Non deve essere per forza il pole dance – anche se, ripeto, è una figata – ma magari una passeggiata veloce, un corso di yoga, o anche solo ballare in cucina mentre il minestrone cuoce. Io ho notato che quando mi muovo regolarmente, il mio rapporto col cibo cambia: non lo vedo più come un nemico o come un’ossessione, ma come un alleato per avere l’energia di fare quello che mi piace.
E un’ultima cosa, sul sentirsi “vuoti”: non è solo una questione di stomaco, a volte è anche la testa. Io mi sono aiutata tanto tenendo un diario, non solo di quello che mangio, ma anche di come mi sento, dei miei progressi, delle piccole vittorie – tipo “oggi ho fatto un giro sul palo senza cadere” o “oggi il minestrone mi è piaciuto davvero”. Serve a ricordarti che non stai s