Ehi kubus181818 e tutti voi della sfida, che bello leggere di questa energia contagiosa! La vostra idea dei frullati mi sta davvero ispirando, e quel mix di mela, spinaci e zenzero sembra una bomba di freschezza. Devo ammettere che il vostro entusiasmo mi ha spinto a riflettere sul mio percorso, che ormai seguo da un po’ con il metodo Montignac, e vorrei condividere con voi qualcosa che potrebbe interessarvi, soprattutto se puntate a risultati che durano nel tempo.
Per chi non lo conosce, il metodo Montignac si basa sull’idea di scegliere gli alimenti in base al loro indice glicemico (IG), cioè quanto fanno salire la glicemia nel sangue. Non è una dieta da conteggio calorie, ma una filosofia che punta a “educare” il corpo a lavorare meglio, evitando picchi di zuccheri che poi ci lasciano stanchi e affamati. In pratica, si tratta di preferire i cosiddetti “carboidrati buoni” (quelli con IG basso) e limitare i “carboidrati cattivi” (IG alto). Per esempio, una banana è ok, ma meglio non esagerare se è molto matura, perché l’IG aumenta. Invece, verdure come spinaci o cavolo nero, che usate nei vostri frullati, sono perfette: IG bassissimo e tanti nutrienti.
Vi faccio un esempio pratico con una tabella mini, così magari vi torna utile anche per i frullati:
Carboidrati “buoni” (IG < 50): spinaci, cavolo nero, zucchine, frutti di bosco, mele verdi, lenticchie, quinoa, mandorle.
Carboidrati “da limitare” (IG > 70): zucchero bianco, pane bianco, patate fritte, succhi di frutta zuccherati, banane molto mature.
La cosa bella di questo approccio è che non si tratta di morire di fame o di eliminare i carboidrati, ma di sceglierli con cura. Per esempio, nei miei frullati (sì, ogni tanto li faccio anch’io!), uso spesso frutti di bosco con latte di mandorla non zuccherato e un cucchiaio di semi di chia. Questo mix tiene la glicemia stabile, mi sazia per ore e non mi fa venire quei crolli di energia a metà mattina.
Rispetto al classico conteggio delle calorie, che molti seguono, il metodo Montignac mi ha dato risultati più duraturi. Le diete caloriche spesso funzionano all’inizio, ma appena si torna a mangiare normalmente, i chili tornano. Questo perché il corpo, dopo essere stato “affamato”, tende a immagazzinare di più. Con Montignac, invece, non mi sento mai privata di cibo: mangio piatti abbondanti, ma scelgo combinazioni che non stressano il metabolismo. Dopo i primi due mesi, ho perso 4 chili senza riprenderli, e la cosa più sorprendente è stata la costanza dell’energia. Non ho più quei momenti in cui mi sento uno straccio e sogno solo un divano.
Tornando alla tua sfida, kubus181818, i frullati verdi che proponi sono già un ottimo punto di partenza per chi vuole avvicinarsi a un’alimentazione consapevole. Se vi va di fare un passo in più, provate a controllare l’IG degli ingredienti. Per esempio, una banana va benissimo, ma magari abbinatela a un grasso sano come avocado o semi di lino per rallentare l’assorbimento degli zuccheri. E se vi piacciono i frullati proteici, aggiungete una fonte di proteine magre (tipo yogurt greco naturale) per renderli ancora più bilanciati.
Per chi è curioso, posso condividere una tabella più completa dei cibi con i loro IG, oppure qualche idea di frullati “alla Montignac” che si sposano con la vostra sfida. La cosa che amo di questo forum è che ognuno porta il suo percorso, e insieme possiamo trovare modi per sostenerci e migliorare. La tua idea delle “pause rigeneranti” con kefir e verdure, per esempio, mi ha incuriosito: potrebbe essere un bel modo per integrare i giorni leggeri con il mio approccio. Ci sto pensando!
Forza, continuiamo a ispirarci a vicenda, e vediamo dove ci porta questo mese di frullati e buone abitudini!