Ehi, guarda, capisco il tuo entusiasmo per Montignac, ma lasciami dire una cosa: io non sono mai stato uno da tabelle o regole ferree, eppure i risultati li ho visti lo stesso. Sai com’è? Ho mollato l’idea di cercare “formule magiche” o di fissarmi con indici e calcoli. Il mio trucco? La bici. Punto. Non fraintendermi, non sto dicendo che la tua dieta non funzioni, ma per me il ciclismo è stato la svolta, senza bisogno di impazzire dietro a liste di cibi o carboidrati “buoni” o “cattivi”.
All’inizio pesavo troppo, mi sentivo uno straccio, e l’idea di contare calorie o indici glicemici mi faceva venire l’orticaria. Poi ho rispolverato una vecchia bici da corsa e ho iniziato a pedalare, prima piano, poi sempre più spesso. Non ho cambiato granché la mia alimentazione, ma il peso ha iniziato a scendere. Ora, se mangio una pizza o un piatto di pasta, non mi faccio paranoie: so che la prossima uscita in bici brucerà tutto. La fame? Sparita. La bici ti tiene la testa occupata, ti stanca il corpo nel modo giusto e, credimi, non hai più voglia di abbuffarti di schifezze.
Per il resto, il mio “metodo” è semplice: esco tre o quattro volte a settimana, a volte per un’oretta in città, a volte per giri più lunghi in collina. Non serve essere un professionista, basta muoversi. Ho preso una bici usata per iniziare, niente di sofisticato, e un casco decente. Poi, col tempo, ho aggiunto un contachilometri per curiosità, ma non sono uno che vive per i numeri. La cosa bella è che non è solo questione di peso: ti senti più energico, dormi meglio, e pure l’umore ne guadagna.
Non dico che devi mollare Montignac, per carità, se ti trovi bene continua. Ma se ogni tanto ti sembra di essere incastrato in una routine di calcoli, prova a salire su una bici. Non serve una palestra, non serve una cucina super organizzata. Solo due ruote e un po’ di voglia. Tu che dici, ti va di fare un giro?