Qualcuno ha notato come il sonno cambia il modo in cui mangiamo?

6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, avete mai notato che quando dormi poco il giorno dopo hai più fame? Ho letto uno studio che dice che la mancanza di sonno sballa gli ormoni come la grelina, quella che ti fa venire l’appetito. Magari tenere un diario aiuta a capire se c’è un legame con quello che mangiamo. Qualcuno ha provato?
 
Ehi, ciao! Sì, ti capisco perfettamente, è una cosa che ho notato anch’io da quando ho iniziato a fare CrossFit. Quando non dormo abbastanza, il giorno dopo mi sembra di avere un buco nello stomaco, anche se magari ho mangiato bene la sera prima. È assurdo quanto il sonno possa influire! Hai ragione su quegli ormoni, la grelina e la leptina si sballano proprio e ti fanno venire voglia di divorare qualsiasi cosa, spesso roba non proprio sana. Io ormai ci sto attenta, perché con i WOD ad alta intensità ho bisogno di energia vera, non di schifezze che mi fanno crollare a metà allenamento.

Da quando faccio CrossFit, tipo 4-5 volte a settimana, ho imparato a conoscere meglio il mio corpo. Le mie sessioni durano poco, mezz’ora o massimo 40 minuti, ma sono toste: burpee, kettlebell swing, thruster... esci distrutto ma pieno di adrenalina! E sai una cosa? Più mi alleno, più sento che il sonno diventa fondamentale. Se non riposo, il recupero va a farsi benedire e il giorno dopo non rendo. Ho provato a segnarmi tutto, non proprio un diario, ma tipo appunti sul telefono: ore di sonno, cosa mangio, come mi sento al box. E sì, c’è un legame eccome! Se dormo meno di 7 ore, finisco per mangiare di più, soprattutto carboidrati, come se il corpo cercasse una botta di energia veloce.

Tu hai ragione, magari tenere un diario potrebbe aiutare a mettere in chiaro ‘sta cosa. Io sto anche cercando di regolarmi coi pasti in base agli allenamenti: proteine dopo il WOD, carboidrati complessi la sera per ricaricare. Però ti dico, il sonno è il vero game changer. Qualcuno di voi al box o qui sul forum ha mai provato a “hackerare” il sonno per vedere se cambia qualcosa con la fame? Tipo, che ne so, andare a letto prima o fare un pisolino pomeridiano? Io ci sto provando, vediamo se funziona!
 
Ehi, interessante quello che dici! Anche io ho notato quanto il sonno giochi un ruolo fondamentale, soprattutto da quando sto cercando di mettere su massa senza accumulare grasso. Con un metabolismo veloce, per me è una lotta continua trovare il giusto equilibrio: abbastanza calorie per crescere, ma senza esagerare e ritrovarmi con la pancetta. E il sonno, ti giuro, sembra il direttore d’orchestra di tutto.

Quando dormo poco, tipo sotto le 6 ore, il giorno dopo è un disastro. Non solo ho fame tutto il tempo, ma proprio quella voglia di carboidrati semplici, tipo pane o dolci, che per uno come me è il nemico numero uno se voglio tenere i muscoli definiti. È come se il corpo urlasse "dammi energia ora!" e ignorasse del tutto il piano alimentare che mi sono costruito. La cosa assurda è che, anche se cerco di stare attento, senza riposo sufficiente finisco per cedere più facilmente. La grelina che sale e la leptina che crolla, come dicevi tu, sono un incubo per chi vuole controllare l’appetito.

Io mi alleno 5 volte a settimana, pesi principalmente, con un po’ di cardio leggero per non bruciare troppo. Le sessioni sono intense, tipo squat, stacchi, panca, tutto sui compound per stimolare la crescita muscolare. Durano circa un’ora, e cerco di spingere sempre un po’ di più coi carichi. Ma hai ragione: senza sonno, il recupero è un miraggio. I muscoli non crescono se non li lasci riposare, e se non dormo almeno 7-8 ore mi sento piatto, senza forza. Ho iniziato a fare caso a queste cose da quando ho deciso di prendere sul serio la "massa pulita": segno i macronutrienti su un’app e tengo d’occhio le ore di sonno. E sì, c’è una connessione diretta. Meno dormo, più mangio, e non è mai roba buona, tipo un piatto di pasta extra che non mi serve.

Per i pasti, sto provando a ottimizzare: colazione bella carica con avena, albumi e un po’ di burro d’arachidi per partire forte; poi proteine magre come pollo o pesce coi pasti principali, e carboidrati tipo riso integrale o patate dolci solo nei giorni di allenamento pesante. La sera tengo tutto leggero, magari fiocchi di latte o uno shake proteico, così non appesantisco lo stomaco prima di dormire. Però, come dici tu, il sonno è il vero ago della bilancia. Sto sperimentando con una routine fissa: luci spente alle 23, niente telefono un’ora prima, e magari una camomilla per rilassarmi. I pisolini pomeridiani li ho provati, ma con il mio metabolismo veloce mi svegliano ancora più affamato, quindi non so se siano la soluzione.

Tu che dici, hai mai provato a spingere di più sul timing dei pasti o su qualche trucco per dormire meglio? Io sono curioso di vedere se regolando ancora di più il sonno riesco a tenere a bada ‘sta fame nervosa e a mettere su qualche chilo di muscoli senza sformarmi. Se qualcuno ha consigli su come “hackerare” il riposo senza stravolgere la giornata, sono tutto orecchie!
 
Ciao caro, ti capisco perfettamente, il sonno è proprio il burattinaio di tutto questo gioco! Anche io sono fissata con il controllo del corpo, ma da una prospettiva diversa: per me il bodiflex è la chiave, e ti assicuro che il respiro profondo e quelle belle stirate non solo tengono i muscoli tonici, ma aiutano pure a gestire la fame nervosa. Leggendoti mi è venuta in mente una cosa: hai mai provato a fare un po’ di respirazione diaframmatica prima di dormire? Non sto dicendo di mollare i tuoi squat e stacchi, sia chiaro, ma aggiungerci qualche tecnica di bodiflex potrebbe essere il twist che ti manca.

Quando parli di quelle voglie di carboidrati dopo le notti corte, ti giuro, è il mio incubo quotidiano se salto la mia routine. Dormire poco manda il cervello in modalità “panico calorico”, e lì altro che riso integrale, finisci con le mani nella dispensa a cercare biscotti! Col bodiflex ho notato che il respiro ossigena meglio i muscoli e mi tiene più calma, tipo che non mi assale quell’ansia da cibo. Tu che sei uno da pesi, magari non ci pensi, ma la tensione che accumuli con gli allenamenti intensi potrebbe scaricarsi meglio con qualche esercizio di stretching e respiro mirato. E il bello è che non serve un’ora: 10-15 minuti la sera, e ti senti un altro.

Sul timing dei pasti, io sono un po’ meno rigida di te, ma la tua idea di tenere la sera leggera mi piace. Da adepta del bodiflex, ti direi di provare a fare una sessione breve dopo cena, magari con qualche posizione che allunga la schiena e apre il diaframma: aiuta a digerire e a rilassarti prima di spegnere le luci. La camomilla è un classico che approvo, ma hai mai provato a respirare contando i secondi? Tipo 4 secondi inspiri, 6 espiri, per qualche minuto. A me spegne il cervello meglio di qualsiasi tisana, e il giorno dopo mi sveglio senza quel buco allo stomaco che ti fa saccheggiare la cucina.

Per la tua “massa pulita”, secondo me il sonno è fondamentale, ma il trucco sta nel rendere il riposo attivo, non solo passivo. Con il bodiflex io sento i muscoli lavorare senza bisogno di carichi pesanti, e questo mi aiuta a non strafare coi carboidrati, perché il corpo si sente comunque soddisfatto. Magari non è il tuo stile, ma se vuoi provare qualcosa di diverso per hackerare il recupero, potresti buttarti su una sessione leggera nei giorni off dai pesi. Che ne pensi, ti stuzzica l’idea di mischiare un po’ di respiro profondo alla tua routine da guerriero della palestra? Fammi sapere, sono curiosa di vedere se ti convince!
 
Ciao a tutti, avete mai notato che quando dormi poco il giorno dopo hai più fame? Ho letto uno studio che dice che la mancanza di sonno sballa gli ormoni come la grelina, quella che ti fa venire l’appetito. Magari tenere un diario aiuta a capire se c’è un legame con quello che mangiamo. Qualcuno ha provato?
Ehilà, capisco benissimo quel che dici, sai? Anche io ho notato che quando il sonno scarseggia, il giorno dopo è come se lo stomaco urlasse di più. Non sei solo con questa sensazione, e quel che hai letto sugli ormoni ha senso. La grelina, quella birichina, si scatena proprio quando non riposiamo abbastanza, e ti spinge a cercare qualsiasi cosa da mettere sotto i denti. Da quando sono passato al keto, però, ho trovato un modo per tenere a bada queste voglie, anche nelle giornate storte.

Ti racconto la mia esperienza: all’inizio, quando ho mollato i carboidrati e mi sono buttato sui grassi, il sonno era un disastro. Il corpo si ribellava, ma poi, entrando in ketosi, tutto è cambiato. Dormo come un sasso adesso, e la fame si è calmata. Certo, se capita una notte in bianco, il giorno dopo è dura comunque, ma con il keto ho un trucco: mi preparo sempre qualcosa di veloce e saziante, tipo un avocado con un po’ di sale e olio d’oliva, oppure una manciata di noci macadamia. Ti riempiono senza sballare gli ormoni più di quanto già non faccia la stanchezza.

Sul diario hai ragione, potrebbe essere utile. Io lo tenevo i primi mesi di keto, segnavo tutto: ore di sonno, livelli di energia, cosa mangiavo. E sì, c’era un legame chiaro: meno dormivo, più cercavo conforto nel cibo, anche se ormai ero abituato a evitare zuccheri e schifezze. Ora, se proprio mi serve una spinta, punto su un caffè bello forte con un cucchiaino di burro – niente zuccheri, ovviamente – e mi tiene su senza farmi crollare dopo un’ora.

Hai provato a vedere se il sonno ti cambia le abitudini a tavola? Magari con il keto potresti trovare un equilibrio, pure nelle giornate no. Fammi sapere com’è andata, se ti va!
 
Ehilà, capisco benissimo quel che dici, sai? Anche io ho notato che quando il sonno scarseggia, il giorno dopo è come se lo stomaco urlasse di più. Non sei solo con questa sensazione, e quel che hai letto sugli ormoni ha senso. La grelina, quella birichina, si scatena proprio quando non riposiamo abbastanza, e ti spinge a cercare qualsiasi cosa da mettere sotto i denti. Da quando sono passato al keto, però, ho trovato un modo per tenere a bada queste voglie, anche nelle giornate storte.

Ti racconto la mia esperienza: all’inizio, quando ho mollato i carboidrati e mi sono buttato sui grassi, il sonno era un disastro. Il corpo si ribellava, ma poi, entrando in ketosi, tutto è cambiato. Dormo come un sasso adesso, e la fame si è calmata. Certo, se capita una notte in bianco, il giorno dopo è dura comunque, ma con il keto ho un trucco: mi preparo sempre qualcosa di veloce e saziante, tipo un avocado con un po’ di sale e olio d’oliva, oppure una manciata di noci macadamia. Ti riempiono senza sballare gli ormoni più di quanto già non faccia la stanchezza.

Sul diario hai ragione, potrebbe essere utile. Io lo tenevo i primi mesi di keto, segnavo tutto: ore di sonno, livelli di energia, cosa mangiavo. E sì, c’era un legame chiaro: meno dormivo, più cercavo conforto nel cibo, anche se ormai ero abituato a evitare zuccheri e schifezze. Ora, se proprio mi serve una spinta, punto su un caffè bello forte con un cucchiaino di burro – niente zuccheri, ovviamente – e mi tiene su senza farmi crollare dopo un’ora.

Hai provato a vedere se il sonno ti cambia le abitudini a tavola? Magari con il keto potresti trovare un equilibrio, pure nelle giornate no. Fammi sapere com’è andata, se ti va!
Ehi, ciao Grzegorz, altroché se l’ho notato! Quando il sonno va a farsi benedire, il giorno dopo è una tragedia: la fame mi attacca come un lupo affamato. Quella storia della grelina che hai tirato fuori? Ci sta tutta. Se non dormi, è come se il corpo ti punisse facendoti desiderare qualsiasi cosa commestibile. E sai una cosa? Da quando ho il cane, ho capito che non è solo questione di ormoni, ma anche di testa. Se sto fermo, crollo e mangio schifezze per tirarmi su. Ma se porto fuori il mio bestione a camminare, cambia tutto.

Non fraintendermi, non sono uno di quelli fissati con diete assurde o robe complicate. Però, da quando ho iniziato a muovermi di più grazie al mio cane, ho visto che il fisico regge meglio, pure nelle giornate stanche. Tipo, se ho dormito poco, invece di buttarmi sul divano con un pacco di biscotti, lo porto al parco. Lui corre come un matto, io lo inseguo, e alla fine siamo tutti e due distrutti, ma in senso buono. La fame c’è ancora, eh, però non è più quella voglia di strafogarmi. È più controllata, come se il corpo dicesse "ok, hai fatto qualcosa, ora ti meriti da mangiare, ma senza esagerare".

Sul diario che dici tu, non l’ho mai tenuto per il sonno, ma potrebbe funzionare. Io mi segno solo quanto cammino col cane: ora sto sui 5-6 chilometri al giorno, a volte pure di più se lui decide di fare il pazzo e inseguire ogni scoiattolo che vede. E ti giuro, questo mi ha salvato da quei periodi in cui metti su chili e poi li perdi e poi li riprendi, un incubo infinito. Muovermi con lui mi tiene stabile, non ho più quei su e giù con il peso. Certo, se la notte è un disastro, il giorno dopo magari mi scappa qualche snack in più, ma niente di tragico: un pezzo di formaggio, un uovo sodo, roba che non mi fa deragliare.

Il tuo keto mi incuriosisce, lo ammetto. Non sono ancora pronto a mollare tutto e buttarmi sui grassi, ma quel caffè col burro... sembra una cosa da provare, almeno per darmi una svegliata senza crollare dopo. Tu come ti trovi con ‘sta storia della ketosi? E il sonno, davvero ti ha sistemato tutto? Io per ora punto sul mio cane: lui non mi lascia scelta, o mi muovo o mi distrugge casa. E funziona, perché anche se sono stanco morto, dopo una bella camminata mi sento meno un disastro e non mi serve affogare i dispiaceri nel cibo.

Fammi sapere se provi a cambiare qualcosa col sonno o col mangiare. E se hai un trucco per non cedere alla fame quando sei mezzo zombie, condividilo, che qua si lotta tutti i giorni!
 
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Ehi, ciao Grzegorz, altroché se l’ho notato! Quando il sonno va a farsi benedire, il giorno dopo è una tragedia: la fame mi attacca come un lupo affamato. Quella storia della grelina che hai tirato fuori? Ci sta tutta. Se non dormi, è come se il corpo ti punisse facendoti desiderare qualsiasi cosa commestibile. E sai una cosa? Da quando ho il cane, ho capito che non è solo questione di ormoni, ma anche di testa. Se sto fermo, crollo e mangio schifezze per tirarmi su. Ma se porto fuori il mio bestione a camminare, cambia tutto.

Non fraintendermi, non sono uno di quelli fissati con diete assurde o robe complicate. Però, da quando ho iniziato a muovermi di più grazie al mio cane, ho visto che il fisico regge meglio, pure nelle giornate stanche. Tipo, se ho dormito poco, invece di buttarmi sul divano con un pacco di biscotti, lo porto al parco. Lui corre come un matto, io lo inseguo, e alla fine siamo tutti e due distrutti, ma in senso buono. La fame c’è ancora, eh, però non è più quella voglia di strafogarmi. È più controllata, come se il corpo dicesse "ok, hai fatto qualcosa, ora ti meriti da mangiare, ma senza esagerare".

Sul diario che dici tu, non l’ho mai tenuto per il sonno, ma potrebbe funzionare. Io mi segno solo quanto cammino col cane: ora sto sui 5-6 chilometri al giorno, a volte pure di più se lui decide di fare il pazzo e inseguire ogni scoiattolo che vede. E ti giuro, questo mi ha salvato da quei periodi in cui metti su chili e poi li perdi e poi li riprendi, un incubo infinito. Muovermi con lui mi tiene stabile, non ho più quei su e giù con il peso. Certo, se la notte è un disastro, il giorno dopo magari mi scappa qualche snack in più, ma niente di tragico: un pezzo di formaggio, un uovo sodo, roba che non mi fa deragliare.

Il tuo keto mi incuriosisce, lo ammetto. Non sono ancora pronto a mollare tutto e buttarmi sui grassi, ma quel caffè col burro... sembra una cosa da provare, almeno per darmi una svegliata senza crollare dopo. Tu come ti trovi con ‘sta storia della ketosi? E il sonno, davvero ti ha sistemato tutto? Io per ora punto sul mio cane: lui non mi lascia scelta, o mi muovo o mi distrugge casa. E funziona, perché anche se sono stanco morto, dopo una bella camminata mi sento meno un disastro e non mi serve affogare i dispiaceri nel cibo.

Fammi sapere se provi a cambiare qualcosa col sonno o col mangiare. E se hai un trucco per non cedere alla fame quando sei mezzo zombie, condividilo, che qua si lotta tutti i giorni!
Ehi, limcj01, mi sa che hai toccato un nervo scoperto con ‘sta cosa del sonno e della fame! Ti leggo e mi sembra di rivedermi: notti storte e il giorno dopo è come se il frigo mi chiamasse a gran voce. Quella storia della grelina che sale quando non dormi è una bella fregatura, eh? Il corpo fa i capricci e la testa pure, ti ritrovi a combattere una guerra che sembra già persa in partenza. Però il tuo racconto sul keto mi ha fatto drizzare le antenne, e pure il cane dell’altro che ti ha risposto mi ha strappato un sorriso – ognuno ha il suo modo di cavarsela, no?

Io sono uno di quelli che non si fida troppo delle diete rigide, tipo il keto che dici tu. Non perché non funzioni, eh, ma perché mi conosco: se mi tolgo tutto, dopo due giorni sono capace di mangiarmi pure il tavolo. Però da un po’ ho trovato una mia strada con i “cheat meal”, quei pasti caricatori che mi concedo una volta a settimana. Non è solo una questione di calorie – anche se ammetto che all’inizio le contavo pure nei sogni – ma di testa. Sapere che il sabato, per dire, posso buttarmi su una pizza o un piatto di pasta bella carica mi salva dal crollare nei giorni in cui il sonno è un miraggio e la fame mi morde.

Ti spiego come funziona per me: durante la settimana sto attento, mangio leggero, tante verdure, proteine, poca roba che mi appesantisce. Se dormo male, come capita pure a te, il giorno dopo è un casino: la tentazione di aprire il barattolo dei biscotti è forte. Ma tengo duro, perché so che c’è quel pasto “libero” che mi aspetta. Non è solo una ricompensa, sai? È proprio una strategia. Ho notato che ‘sto cheat meal settimanale mi tiene il metabolismo sveglio – non rallenta come quando stai sempre a stecchetto – e psicologicamente mi dà una botta di vita. Tipo, “ok, oggi è dura, ma fra tre giorni mi godo il mio momento”. E il sonno? Beh, dopo quel pasto abbondante dormo meglio, forse perché il corpo è soddisfatto e non sta lì a litigare con me.

Riguardo a quello che dici sul diario, potrebbe essere una bella idea per capire meglio. Io non lo tengo più, ma all’inizio sì: segnavo sonno, energia, fame, e pure come mi sentivo dopo il cheat meal. E ti dico, c’è un legame chiaro: se dormo poco, la settimana è più dura, ma quel pasto caricato mi rimette in carreggiata. Non è magia, eh, è che il corpo si abitua a un ritmo. Certo, non è come il tuo keto che ti ha sistemato il sonno – e lì ti invidio un po’, lo ammetto – ma è un equilibrio che per me funziona. E col movimento che dice l’altro col cane? Quello aiuta, sì, ma io preferisco una passeggiata tranquilla dopo il cheat meal, giusto per non sentirmi un sacco di patate.

Il tuo caffè col burro mi tenta, lo provo sicuro una di queste mattine zombi. Tu hai mai pensato a un cheat meal invece di stare sempre sul keto puro? Magari ti dà una scossa senza sballarti troppo gli ormoni. E se provi, dimmi com’è andata – idem per te col cane, che mi sa che quel bestione è un alleato mica da poco! Qua siamo tutti sulla stessa barca, a cercare di non affondare tra fame e sonno scarso, no?
 
Ehi PONS FERRATA, leggerti è come guardarsi allo specchio di un anno fa, quando ogni giornata sembrava una battaglia tra fame e stanchezza. La tua storia col cane mi ha fatto quasi invidia: quel tuo bestione che ti trascina al parco sembra un poeta a quattro zampe, che trasforma il caos di una notte insonne in una danza di passi e sorrisi. E tu, limcj01, col tuo keto che sembra un quadro dipinto con burro e forza di volontà, mi fai pensare a quanto ognuno di noi trovi la sua strada per navigare tra le onde di questo mare che è il dimagrimento.

Io e il mio compagno stiamo camminando insieme in questo viaggio da un anno esatto, e sai, è come se avessimo scritto una poesia a due voci. Non è keto, non è un diario puntiglioso, ma un ritmo che abbiamo trovato, fatto di piccoli passi e mani che si stringono quando uno dei due inciampa. Il sonno, quello di cui parlate, è il vento che a volte ci spinge e a volte ci sbatte indietro. Quando dormiamo poco, la fame diventa un canto di sirene: il frigo sussurra, i biscotti ammiccano. Ma insieme abbiamo imparato a non cedere, o almeno a cadere con grazia.

La nostra strategia non è fatta di regole ferree, ma di momenti. Tipo il nostro “rito della domenica”: un pranzo abbondante, che profuma di casa e di risate, dove ci concediamo tutto quello che durante la settimana teniamo a bada. Non lo chiamiamo cheat meal, perché non è un imbroglio, ma un verso che dà senso alla strofa della settimana. Quel piatto di lasagne o quella torta che prepariamo insieme è come un pennello che colora i giorni grigi di stanchezza. E il bello? Dopo quel pranzo, dormiamo come sassi. Forse è il corpo che ringrazia, forse è la mente che si rilassa, ma il lunedì si ricomincia con un’energia diversa.

Il movimento, come il tuo cane che corre dietro agli scoiattoli, per noi è camminare insieme la sera. Non sono i 5-6 chilometri che fai tu, ma un’oretta di chiacchiere e passi, con la città che si spegne piano. È lì che parliamo di tutto: di quanto pesava la giornata, di quella voglia di snack che ci ha quasi fregati, di come il sonno scarso ci rende fragili come fogli di carta. Camminare insieme non è solo esercizio, è un modo per ricordarci che non siamo soli in questa poesia che stiamo scrivendo. E sai una cosa? In un anno, questa abitudine ci ha scolpiti, non solo nel corpo, ma nell’anima. Non abbiamo perso chili a valanga, ma abbiamo guadagnato un equilibrio che ci fa sentire leggeri, anche quando la bilancia non è d’accordo.

Il tuo caffè col burro, limcj01, mi incuriosisce come un verso di una poesia straniera: voglio provarlo, magari in una di quelle mattine in cui il sonno mi lascia a pezzi. E tu, PONS, col tuo cane che sembra un maestro di vita, mi fai venir voglia di prendere in prestito un quadrupede per un giorno! Però dimmi, limcj01, ti capita mai di sentire il bisogno di un momento di pausa dal keto, come il nostro pranzo della domenica? E tu, PONS, hai mai provato a portare il tuo cane a spasso con qualcun altro, per vedere se la magia cambia? Io e il mio compagno abbiamo scoperto che condividere il cammino, anche solo con una passeggiata o un piatto preparato insieme, è come aggiungere una strofa nuova alla nostra storia. E dopo un anno, guardo indietro e vedo che non è solo il corpo a essere cambiato: è il modo in cui affrontiamo le tempeste, insieme, che ci ha fatto diventare più forti.

Fammi sapere se quel caffè col burro è poesia o solo un esperimento, limcj01. E tu, PONS, racconta se il tuo cane ti insegna ancora trucchi nuovi. Qua siamo tutti poeti, ognuno con la sua penna, a scrivere il prossimo verso di questa avventura.
 
Ehi, che bella questa danza di parole che avete intrecciato! 😊 Leggervi, con le vostre storie di passi, cani poeti e caffè col burro, è come sfogliare un libro di poesie, ognuna con un ritmo diverso ma lo stesso cuore pulsante: la voglia di stare bene, dentro e fuori. La tua storia, autore del post, con quel compagno che ti tiene la mano nei giorni storti e quelle domeniche di lasagne che profumano di casa, mi ha fatto sorridere e pensare a quanto il viaggio del dimagrimento sia anche un viaggio dell’anima. E quel vento del sonno che a volte ti spinge e a volte ti frena? Lo conosco fin troppo bene! 😴

Io sono una fan sfegatata del bodyflex, e lasciate che vi dica: per me è come una poesia scritta col respiro. Quelle tecniche di respirazione profonda, unite a una bella dose di stretching, non solo mi fanno sentire i muscoli che si risvegliano, ma sembrano quasi “sbloccare” il corpo, come se ogni respiro portasse via un po’ di peso, non solo fisico ma anche mentale. 💨 E parlando di peso, il bodyflex mi sta aiutando a tenere d’occhio anche il colesterolo, senza bisogno di diete super restrittive che mi fanno sentire in gabbia. È un ritmo che ho trovato, un po’ come il vostro camminare insieme o quel cane che trasforma una passeggiata in un’avventura. 🐶

Sul sonno, che dire? Quando dormo male, è come se il mio corpo diventasse una sirena che canta: “Patatine, cioccolato, vieni da me!” 😅 Ma ho notato che il bodyflex mi aiuta a resettare. La mattina, anche dopo una notte in bianco, faccio 15-20 minuti di respirazione e stretching, e non so come, ma la fame nervosa si placa. È come se il respiro mi ricordasse che non ho bisogno di riempire il vuoto con uno snack, ma con ossigeno e movimento. E poi, sapete una cosa? Dopo una sessione, dormo meglio la notte successiva! Forse è il corpo che si rilassa, o forse è la mente che smette di correre come un criceto sulla ruota. 🌀

Per il colesterolo, che è un tema che mi tocca da vicino, il bodyflex è stato una scoperta. Non è solo esercizio: la respirazione ossigena i tessuti, migliora la circolazione, e questo sembra fare miracoli per il mio profilo lipidico. Non sto dicendo che sia una bacchetta magica, eh, ma insieme a una dieta attenta (niente fritti, più pesce e verdure, e ogni tanto un quadratino di cioccolato fondente perché la vita è una 😜), mi sta dando una mano. E non è una dieta punitiva, ma un modo di mangiare che mi fa sentire leggera e piena di energia, come dopo una bella passeggiata serale come la vostra.

Limcj01, il tuo caffè col burro mi incuriosisce da matti! 😄 È come un verso di una poesia che non capisco ma voglio provare a recitare. Però dimmi, non ti manca mai un piatto di pasta ogni tanto? Io, anche con il mio focus sul colesterolo, non rinuncio a un bel piatto di spaghetti integrali con pomodorini freschi la domenica. È il mio “rito”, un po’ come il vostro pranzo abbondante, che mi ricorda che mangiare bene non è privazione, ma gioia. E tu, PONS, col tuo cane poeta: hai mai provato a fare stretching con lui al parco? Io a volte porto il mio tappetino in giardino e faccio bodyflex mentre il mio gatto mi guarda come se fossi matta! 😹

La vostra storia di coppia che cammina insieme mi scalda il cuore. Anche io ho il mio “compagno di viaggio” nel bodyflex: non una persona, ma il ritmo del mio respiro. È come un amico che mi dice: “Ce la fai, continua a muoverti, continua a respirare.” E dopo mesi di pratica, non solo vedo i risultati in zone come la pancia e i fianchi (che per me erano un cruccio!), ma mi sento più forte, più calma, anche quando il sonno cerca di sabotarmi. 💪

Ditemi, voi come fate a resistere alle sirene del frigo nelle notti insonni? E limcj01, quel caffè col burro ti dà energia o è più un rituale? PONS, il tuo cane ti ha mai trascinato in un’avventura che ti ha fatto dimenticare la stanchezza? Scrivete, che qua siamo tutti poeti in cerca di ispirazione! ✍️ E se vi va, provate una sessione di bodyflex: magari vi sorprenderà come ha sorpreso me. È come aggiungere un verso nuovo alla vostra poesia, uno che parla di respiro e leggerezza. 🌬️