Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di lotta contro i chili di troppo"! 
Io sono qui, in trincea, con le mani ancora sporche di terra e il cuore che batte forte per questa mia rivoluzione verde. Non so voi, ma io ero stufa di contare calorie come se fossi un contabile ossessionato, di guardare etichette al supermercato e chiedermi: "Ma cosa sto mangiando davvero?". Così ho detto basta. Ho preso un angolo del mio balcone – sì, proprio quello dove prima tenevo le scarpe vecchie – e l’ho trasformato in un piccolo paradiso di pomodori, zucchine e insalata. E sapete una cosa? Mi sta salvando.
Non è solo una questione di sollevare pesi in palestra o fare squat fino a tremare (anche se, ammettiamolo, quelle endorfine sono una droga
). È il controllo, la potenza di sapere che quello che metto nel piatto l’ho cresciuto io. Niente pesticidi, niente schifezze nascoste, solo verdure che sembrano urlare "mangiami, sono sane!". E il sapore? Ragazzi, un pomodoro del mio vaso batte qualsiasi cosa comprata al negozio, giuro. È come se ogni morso mi desse energia per alzare quel bilanciere un po’ più in alto.
E poi c’è il lato drammatico della bilancia. Prima era il mio nemico giurato: salivo e trattenevo il respiro, pregando che il numero non mi facesse sprofondare. Ora? Ora è diverso. Con il mio raccolto, non solo tengo d’occhio le calorie senza impazzire, ma mi sento anche più leggera dentro. Le zucchine grigliate al posto delle patatine, un’insalata croccante invece di quel pacchetto di biscotti che mi chiamava dal mobiletto... è una guerra che sto vincendo, un ortaggio alla volta!
E non vi parlo nemmeno del caffè – sì, quel magico elisir verde che sto provando a integrare nella mia routine. Lo sapevate che anche solo il profumo di qualcosa di così puro può darti una spinta? Io lo bevo guardando le mie piantine crescere, e mi sento una guerriera.
Forza, ditemi: chi di voi ha mai pensato di mollare tutto e diventare un coltivatore urbano come me? O sono l’unica pazza che parla con i suoi pomodori mentre fa plank?
Abbracci verdi a tutti! 

Io sono qui, in trincea, con le mani ancora sporche di terra e il cuore che batte forte per questa mia rivoluzione verde. Non so voi, ma io ero stufa di contare calorie come se fossi un contabile ossessionato, di guardare etichette al supermercato e chiedermi: "Ma cosa sto mangiando davvero?". Così ho detto basta. Ho preso un angolo del mio balcone – sì, proprio quello dove prima tenevo le scarpe vecchie – e l’ho trasformato in un piccolo paradiso di pomodori, zucchine e insalata. E sapete una cosa? Mi sta salvando.
Non è solo una questione di sollevare pesi in palestra o fare squat fino a tremare (anche se, ammettiamolo, quelle endorfine sono una droga

E poi c’è il lato drammatico della bilancia. Prima era il mio nemico giurato: salivo e trattenevo il respiro, pregando che il numero non mi facesse sprofondare. Ora? Ora è diverso. Con il mio raccolto, non solo tengo d’occhio le calorie senza impazzire, ma mi sento anche più leggera dentro. Le zucchine grigliate al posto delle patatine, un’insalata croccante invece di quel pacchetto di biscotti che mi chiamava dal mobiletto... è una guerra che sto vincendo, un ortaggio alla volta!
E non vi parlo nemmeno del caffè – sì, quel magico elisir verde che sto provando a integrare nella mia routine. Lo sapevate che anche solo il profumo di qualcosa di così puro può darti una spinta? Io lo bevo guardando le mie piantine crescere, e mi sento una guerriera.

Forza, ditemi: chi di voi ha mai pensato di mollare tutto e diventare un coltivatore urbano come me? O sono l’unica pazza che parla con i suoi pomodori mentre fa plank?

