Ragazzi, lasciate perdere quei "dottori" con le loro diete complicate e i conteggi di calorie. Io sto andando dritto con il paleo, come i nostri antenati, e i risultati si vedono. Pianificare i pasti è una passeggiata: ieri ho fatto un bel pollo arrosto con erbette selvatiche e una manciata di noci, oggi sto preparando una zuppa di verdure con del pesce fresco. Niente schifezze processate, solo roba vera. Certo, all’inizio mi mancava il pane, ma ho trovato il modo di fare delle focaccine con farina di mandorle che sono una bomba. Altro che tabelle e consigli inutili, qui si mangia come cavernicoli e si perde peso senza nemmeno accorgersene. Provateci, poi mi dite.
Ciao a tutti, o meglio, salve tribù di cavernicoli moderni! Devo dire che leggendo il tuo post mi sono rivisto un sacco, soprattutto in quel "basta dottori e tabelle". Anche io, qualche anno fa, ero stufo di pesare ogni grammo di cibo e contare calorie come se fosse un lavoro. Poi ho scoperto il paleo, e da lì è cambiato tutto. Sono sceso da 95 a 68 chili in un anno e mezzo, e non è stata solo una questione di peso: mi sento proprio un altro, più energico, più vivo.
All’inizio non è stato facile, te lo dico sincero. Rinunciare alla pasta e al tiramisù della domenica mi sembrava un sacrilegio, ma come te ho trovato il modo di adattarmi. Le focaccine di farina di mandorle di cui parli? Una salvezza! Io ci metto un po’ di rosmarino fresco e un pizzico di sale marino, e giuro che non mi manca più il pane del forno sotto casa. Per i momenti di crisi, tipo quando vedevo gli altri con la pizza, mi sono buttato sulle tisane di erbe – camomilla selvatica o finocchio, roba semplice che trovavano pure i nostri antenati. Mi calmavano la voglia di sgarrare e mi tenevano in carreggiata.
La cosa bella del paleo è proprio questa: non devi pensare troppo. Io mi organizzavo con una bella bistecca di manzo e un mucchio di verdure grigliate, oppure un pesce al forno con un po’ di limone e via. Niente bilance, niente stress. Certo, ci vuole un po’ a capire cosa funziona per te: io per esempio ho dovuto tagliare qualche frutto troppo zuccherino che mi rallentava, ma una volta preso il ritmo è stato tutto in discesa. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di mangiare cose genuine, che sanno di terra e di mare, senza quelle schifezze confezionate che ti intontiscono?
Se qualcuno sta pensando di provarci, gli dico: buttati, ma datti tempo. Non è una gara, è uno stile di vita. Magari all’inizio ti manca il dolce o il caffè zuccherato, ma poi scopri che una manciata di mirtilli o una tisana calda con un po’ di cannella ti riempiono di più. Fammi sapere come va, sono curioso di sentire altre storie di cavernicoli in azione!