Ehi, anime in lotta,
oggi mi va di buttare fuori un po’ di pensieri, perché questa strada del dimagrimento post-infortunio è un viaggio assurdo, no? Dopo essermi fatto male al ginocchio, il mondo mi è crollato addosso. Non potevo più muovermi come prima, e il frigo è diventato il mio migliore amico... o forse il peggiore, dipende dal punto di vista. Risultato? Chili in più, morale a terra e la sensazione di essere intrappolato nel mio stesso corpo.
Ma sapete una cosa? Ho deciso che non mi arrendo. Non è stato facile, eh. All’inizio mi sembrava tutto inutile. Ogni passo faceva male, ogni “domani inizio” finiva con una pizza. Però poi ho trovato un fisioterapista che mi ha fatto vedere che potevo ancora muovermi, anche se in modo diverso. Ho iniziato con esercizi leggeri, tipo alzare una gamba mentre ero seduto o fare stretching con una fascia elastica. Roba che pensavo fosse ridicola, ma che invece mi ha fatto sentire vivo.
Sul cibo, beh, lì è stata una guerra. Io amo mangiare, e rinunciare ai miei piatti preferiti sembrava una punizione. Ma ho capito che non si tratta di privarsi di tutto. Ho provato a fare pace con le verdure, a cucinare con meno olio, a scegliere porzioni più piccole. Non è perfetto, a volte sgarro ancora, ma non mi flagello più come prima. Ho scaricato un’app per contare le calorie, e anche se all’inizio mi sembrava una scocciatura, mi ha aiutato a capire cosa mi serve davvero per sentirmi bene.
Adesso sono a -7 kg, ma non è solo una questione di numeri. È il fatto che riesco a salire le scale senza sentirmi morire, che mi guardo allo specchio e non mi odio più. Certo, ci sono giorni in cui mi sento un disastro, quando il ginocchio fa i capricci o quando la bilancia non si muove. Ma poi mi ricordo che sto ricostruendo me stesso, un passo alla volta.
Non so, forse sto parlando troppo, ma volevo condividere questo pezzo di strada con voi. Magari qualcuno si sente come me, bloccato ma con quella scintilla che vuole accendersi. Se c’è una cosa che ho imparato, è che non serve essere perfetti, basta non mollare. Voi come state tenendo duro? Raccontatemi, che ho bisogno di un po’ della vostra energia!
oggi mi va di buttare fuori un po’ di pensieri, perché questa strada del dimagrimento post-infortunio è un viaggio assurdo, no? Dopo essermi fatto male al ginocchio, il mondo mi è crollato addosso. Non potevo più muovermi come prima, e il frigo è diventato il mio migliore amico... o forse il peggiore, dipende dal punto di vista. Risultato? Chili in più, morale a terra e la sensazione di essere intrappolato nel mio stesso corpo.
Ma sapete una cosa? Ho deciso che non mi arrendo. Non è stato facile, eh. All’inizio mi sembrava tutto inutile. Ogni passo faceva male, ogni “domani inizio” finiva con una pizza. Però poi ho trovato un fisioterapista che mi ha fatto vedere che potevo ancora muovermi, anche se in modo diverso. Ho iniziato con esercizi leggeri, tipo alzare una gamba mentre ero seduto o fare stretching con una fascia elastica. Roba che pensavo fosse ridicola, ma che invece mi ha fatto sentire vivo.
Sul cibo, beh, lì è stata una guerra. Io amo mangiare, e rinunciare ai miei piatti preferiti sembrava una punizione. Ma ho capito che non si tratta di privarsi di tutto. Ho provato a fare pace con le verdure, a cucinare con meno olio, a scegliere porzioni più piccole. Non è perfetto, a volte sgarro ancora, ma non mi flagello più come prima. Ho scaricato un’app per contare le calorie, e anche se all’inizio mi sembrava una scocciatura, mi ha aiutato a capire cosa mi serve davvero per sentirmi bene.
Adesso sono a -7 kg, ma non è solo una questione di numeri. È il fatto che riesco a salire le scale senza sentirmi morire, che mi guardo allo specchio e non mi odio più. Certo, ci sono giorni in cui mi sento un disastro, quando il ginocchio fa i capricci o quando la bilancia non si muove. Ma poi mi ricordo che sto ricostruendo me stesso, un passo alla volta.
Non so, forse sto parlando troppo, ma volevo condividere questo pezzo di strada con voi. Magari qualcuno si sente come me, bloccato ma con quella scintilla che vuole accendersi. Se c’è una cosa che ho imparato, è che non serve essere perfetti, basta non mollare. Voi come state tenendo duro? Raccontatemi, che ho bisogno di un po’ della vostra energia!