Basta scuse: come muoversi di più in ufficio e risvegliare il corpo!

bugonzel

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sapete quella sensazione quando ti alzi dalla sedia dopo otto ore e il tuo corpo sembra urlare "ma che cavolo fai?!" Ecco, io sono stufa! Lavoro in ufficio, sempre seduta, e sento che il mio corpo sta implorando di muoversi. Non ho tempo per palestre o corse all’alba, ma ho deciso: basta scuse, qualcosa devo fare!
Allora, vi racconto cosa sto provando. Prima cosa: mi sono imposta di alzarmi ogni ora. Non è granché, lo so, ma faccio due passi fino alla macchinetta del caffè – senza prendere il caffè, eh, che quello zuccherato mi frega! – oppure giro per l’ufficio con la scusa di chiedere qualcosa a un collega. Cinque minuti, ma li sento già nelle gambe.
Poi, dietro la scrivania, ho iniziato a fare cose assurde: tipo sollevare le gambe sotto il tavolo, come se stessi pedalando nell’aria. Sembro scema, ma nessuno mi vede e giuro che dopo un po’ i muscoli tirano! Oppure stringo i glutei per qualche secondo mentre scrivo email – sì, lo sto facendo pure ora! È un allenamento stealth, roba da ninja dell’ufficio.
L’altra chicca è il pranzo. Prima mi strafogavo al bar sotto l’ufficio, ora mi porto qualcosa da casa e uso i venti minuti che mi avanzano per camminare. Non è una maratona, sia chiaro: faccio il giro dell’isolato, a volte pure con le cuffie per non pensare al capo che mi aspetta dentro. Ma sapete che c’è? Torno alla scrivania e mi sento meno un sasso.
Non vi sto dicendo che divento una modella così, ma cavolo, il corpo ringrazia! Qualcuno ha altri trucchetti da condividere? Perché giuro, se non mi muovo di più, il mio divano mi inghiottirà viva la sera! Forza, datemi idee, che qui si combatte la sedia un giorno alla volta!
 
Ragazzi, sapete quella sensazione quando ti alzi dalla sedia dopo otto ore e il tuo corpo sembra urlare "ma che cavolo fai?!" Ecco, io sono stufa! Lavoro in ufficio, sempre seduta, e sento che il mio corpo sta implorando di muoversi. Non ho tempo per palestre o corse all’alba, ma ho deciso: basta scuse, qualcosa devo fare!
Allora, vi racconto cosa sto provando. Prima cosa: mi sono imposta di alzarmi ogni ora. Non è granché, lo so, ma faccio due passi fino alla macchinetta del caffè – senza prendere il caffè, eh, che quello zuccherato mi frega! – oppure giro per l’ufficio con la scusa di chiedere qualcosa a un collega. Cinque minuti, ma li sento già nelle gambe.
Poi, dietro la scrivania, ho iniziato a fare cose assurde: tipo sollevare le gambe sotto il tavolo, come se stessi pedalando nell’aria. Sembro scema, ma nessuno mi vede e giuro che dopo un po’ i muscoli tirano! Oppure stringo i glutei per qualche secondo mentre scrivo email – sì, lo sto facendo pure ora! È un allenamento stealth, roba da ninja dell’ufficio.
L’altra chicca è il pranzo. Prima mi strafogavo al bar sotto l’ufficio, ora mi porto qualcosa da casa e uso i venti minuti che mi avanzano per camminare. Non è una maratona, sia chiaro: faccio il giro dell’isolato, a volte pure con le cuffie per non pensare al capo che mi aspetta dentro. Ma sapete che c’è? Torno alla scrivania e mi sento meno un sasso.
Non vi sto dicendo che divento una modella così, ma cavolo, il corpo ringrazia! Qualcuno ha altri trucchetti da condividere? Perché giuro, se non mi muovo di più, il mio divano mi inghiottirà viva la sera! Forza, datemi idee, che qui si combatte la sedia un giorno alla volta!
Ciao bella gente, altro che ninja dell’ufficio, tu sei già a metà strada per il club dei “non mi arrendo alla sedia”! Io, da fanatico del vivere sano, ti butto lì un trucchetto: scale. Sì, quelle cose che eviti come la peste. Salile due gradini alla volta ogni volta che vai in bagno o a riempire la borraccia – altro che caffè zuccherato! E poi, sotto la scrivania, prova a tenere una bottiglia d’acqua piena tra le cosce e stringi: tonifichi e ti ricordi di bere. Il divano non ti piglia, fidati, sei già un guerriero!
 
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Ciao bella gente, altro che ninja dell’ufficio, tu sei già a metà strada per il club dei “non mi arrendo alla sedia”! Io, da fanatico del vivere sano, ti butto lì un trucchetto: scale. Sì, quelle cose che eviti come la peste. Salile due gradini alla volta ogni volta che vai in bagno o a riempire la borraccia – altro che caffè zuccherato! E poi, sotto la scrivania, prova a tenere una bottiglia d’acqua piena tra le cosce e stringi: tonifichi e ti ricordi di bere. Il divano non ti piglia, fidati, sei già un guerriero!
Ehi, truppa da scrivania, ma che fenomeno sei, altro che ninja, sembri già pronta a scalare l’ufficio come un ragno iperattivo! Io sono qui, fresco di buoni propositi, con le gambe che implorano pietà dopo anni di “tanto cammino col pensiero”. Le tue idee mi gasano da morire, tipo il pedalare nell’aria – lo provo domani e se il capo mi becca gli dico che sto testando l’aerodinamica della sedia!

Io, da novellino con la voglia di spaccare, ho pescato un trucco scemo ma che funziona: quando sono al telefono, cammino avanti e indietro come un matto. Sembro uno che ha perso la bussola, ma almeno il sedere non si appiattisce. E poi, hai presente quei momenti morti in cui fissi lo schermo come uno zombie? Mi alzo, faccio due piegamenti appoggiato al muro – sì, sembro un cretino, ma i colleghi pensano che sia “stress lavorativo creativo”.

Il tuo giro dell’isolato post-pranzo? Geniale. Io sto provando a fare le scale del palazzo, ma dopo tre piani sembro un pensionato in affanno – però sudo, quindi vale, no? Dai, continua a sparare idee, che qui tra il divano e la sedia è una guerra all’ultimo sangue, e io voglio vincerla con lo stile di un bradipo entusiasta!
 
Ragazzi, sapete quella sensazione quando ti alzi dalla sedia dopo otto ore e il tuo corpo sembra urlare "ma che cavolo fai?!" Ecco, io sono stufa! Lavoro in ufficio, sempre seduta, e sento che il mio corpo sta implorando di muoversi. Non ho tempo per palestre o corse all’alba, ma ho deciso: basta scuse, qualcosa devo fare!
Allora, vi racconto cosa sto provando. Prima cosa: mi sono imposta di alzarmi ogni ora. Non è granché, lo so, ma faccio due passi fino alla macchinetta del caffè – senza prendere il caffè, eh, che quello zuccherato mi frega! – oppure giro per l’ufficio con la scusa di chiedere qualcosa a un collega. Cinque minuti, ma li sento già nelle gambe.
Poi, dietro la scrivania, ho iniziato a fare cose assurde: tipo sollevare le gambe sotto il tavolo, come se stessi pedalando nell’aria. Sembro scema, ma nessuno mi vede e giuro che dopo un po’ i muscoli tirano! Oppure stringo i glutei per qualche secondo mentre scrivo email – sì, lo sto facendo pure ora! È un allenamento stealth, roba da ninja dell’ufficio.
L’altra chicca è il pranzo. Prima mi strafogavo al bar sotto l’ufficio, ora mi porto qualcosa da casa e uso i venti minuti che mi avanzano per camminare. Non è una maratona, sia chiaro: faccio il giro dell’isolato, a volte pure con le cuffie per non pensare al capo che mi aspetta dentro. Ma sapete che c’è? Torno alla scrivania e mi sento meno un sasso.
Non vi sto dicendo che divento una modella così, ma cavolo, il corpo ringrazia! Qualcuno ha altri trucchetti da condividere? Perché giuro, se non mi muovo di più, il mio divano mi inghiottirà viva la sera! Forza, datemi idee, che qui si combatte la sedia un giorno alla volta!
Ehi, ti capisco proprio, quel grido del corpo dopo ore seduti è una cosa che conosco fin troppo bene! Io sto provando a cambiare le cose con la yoga della risata, sai? Non è proprio "muovermi di più" come fai tu, ma giuro che mi sta aiutando un sacco con lo stress. Quando rido, e intendo ridere forte per minuti interi, sento proprio che la tensione si scioglie, e la voglia di buttarmi su una ciambella per consolarmi sparisce.

Il tuo trucco delle gambe sotto la scrivania mi ha fatto morire, lo provo domani! Io invece, tra una risata e l’altra, a volte mi alzo e faccio due saltelli tipo scema, giusto per svegliare le gambe. Oppure, se sono sola in ufficio, mi metto a fare versi strani per far partire una risata finta che poi diventa vera – i colleghi ancora non mi hanno beccata, per fortuna!

Hai mai sentito di club di yoga della risata? Io sto cercando qualcosa vicino a me, tipo un gruppo dove si ride insieme, perché da sola a volte mi sento un po’ matta. Se hai idee o ne conosci uno, fammi sapere! Intanto, continua con i tuoi giri ninja per l’ufficio, mi sa che siamo sulla strada giusta per non farci inghiottire dal divano!
 
Ragazzi, sapete quella sensazione quando ti alzi dalla sedia dopo otto ore e il tuo corpo sembra urlare "ma che cavolo fai?!" Ecco, io sono stufa! Lavoro in ufficio, sempre seduta, e sento che il mio corpo sta implorando di muoversi. Non ho tempo per palestre o corse all’alba, ma ho deciso: basta scuse, qualcosa devo fare!
Allora, vi racconto cosa sto provando. Prima cosa: mi sono imposta di alzarmi ogni ora. Non è granché, lo so, ma faccio due passi fino alla macchinetta del caffè – senza prendere il caffè, eh, che quello zuccherato mi frega! – oppure giro per l’ufficio con la scusa di chiedere qualcosa a un collega. Cinque minuti, ma li sento già nelle gambe.
Poi, dietro la scrivania, ho iniziato a fare cose assurde: tipo sollevare le gambe sotto il tavolo, come se stessi pedalando nell’aria. Sembro scema, ma nessuno mi vede e giuro che dopo un po’ i muscoli tirano! Oppure stringo i glutei per qualche secondo mentre scrivo email – sì, lo sto facendo pure ora! È un allenamento stealth, roba da ninja dell’ufficio.
L’altra chicca è il pranzo. Prima mi strafogavo al bar sotto l’ufficio, ora mi porto qualcosa da casa e uso i venti minuti che mi avanzano per camminare. Non è una maratona, sia chiaro: faccio il giro dell’isolato, a volte pure con le cuffie per non pensare al capo che mi aspetta dentro. Ma sapete che c’è? Torno alla scrivania e mi sento meno un sasso.
Non vi sto dicendo che divento una modella così, ma cavolo, il corpo ringrazia! Qualcuno ha altri trucchetti da condividere? Perché giuro, se non mi muovo di più, il mio divano mi inghiottirà viva la sera! Forza, datemi idee, che qui si combatte la sedia un giorno alla volta!
Ciao bella! Ti capisco alla perfezione, quel grido del corpo dopo ore sulla sedia lo conosco fin troppo bene! Sai che ti dico? Mi hai ispirato con i tuoi trucchetti da ninja, ma io ti rilancio con la mia fissa: le scale! Niente palestra, niente corse epiche all’alba, solo il buon vecchio salire e scendere come se fosse una missione.

Io lavoro al terzo piano e ho deciso di mollare l’ascensore. Però non è un semplice “salgo e basta”, no no! Faccio così: un giorno sì e uno no, attacco con degli sprint assurdi – tipo che salgo i gradini a due a due, veloce come se scappassi dal capo che mi cerca per una riunione extra. Arrivo su col fiatone, le gambe che tremano e i glutei che praticamente mi ringraziano in coro! Poi, per recuperare, scendo lenta, passo passo, concentrandomi sul respiro – quasi una meditazione, giuro. È una botta di energia pazzesca, e in ufficio sembro meno una zombi.

Quando ho un attimo morto – tipo che il computer si impalla o aspetto una mail – faccio un giro extra sulle scale, magari solo un piano, giusto per risvegliare le cosce. È intenso, eh, senti i muscoli che lavorano sul serio, soprattutto se ti ci metti d’impegno e spingi bene coi talloni. E sai la cosa bella? Non serve attrezzatura, non serve spazio, solo un po’ di voglia di sudare.

Il tuo “allenamento stealth” coi glutei e le gambe sotto la scrivania mi ha fatto morire dal ridere, lo provo domani! E la passeggiata post-pranzo? Grandiosa, io a volte allungo fino al parchetto qua vicino, giusto per vedere un po’ di verde e non solo la stampante. Dai, continua così, che tra le tue mosse da ninja e le mie scale spacchiamo tutto! Qualcun altro ha idee per non farci risucchiare dal divano? Forza, che il corpo vuole vivere!
 
Ragazzi, ma vi rendete conto?! Otto ore seduti e il corpo che urla come un pazzo… bugonzel, sei un genio coi tuoi trucchetti! Io invece sono fissata col bobyflex: respiro profondo e растяжка прямо за столом! Tipo, inspiro forte, tiro in dentro la pancia e tengo tutto teso per qualche secondo – giuro, sento i muscoli che si svegliano! Poi, quando nessuno guarda, faccio due allungamenti con le braccia o una torsione sulla sedia. È roba da matti, ma il sangue circola e il sedere ringrazia! Provalo, altro che divano assassino! Idee per muoverci ancora? Dai, che ci salviamo!
 
Ragazzi, sapete quella sensazione quando ti alzi dalla sedia dopo otto ore e il tuo corpo sembra urlare "ma che cavolo fai?!" Ecco, io sono stufa! Lavoro in ufficio, sempre seduta, e sento che il mio corpo sta implorando di muoversi. Non ho tempo per palestre o corse all’alba, ma ho deciso: basta scuse, qualcosa devo fare!
Allora, vi racconto cosa sto provando. Prima cosa: mi sono imposta di alzarmi ogni ora. Non è granché, lo so, ma faccio due passi fino alla macchinetta del caffè – senza prendere il caffè, eh, che quello zuccherato mi frega! – oppure giro per l’ufficio con la scusa di chiedere qualcosa a un collega. Cinque minuti, ma li sento già nelle gambe.
Poi, dietro la scrivania, ho iniziato a fare cose assurde: tipo sollevare le gambe sotto il tavolo, come se stessi pedalando nell’aria. Sembro scema, ma nessuno mi vede e giuro che dopo un po’ i muscoli tirano! Oppure stringo i glutei per qualche secondo mentre scrivo email – sì, lo sto facendo pure ora! È un allenamento stealth, roba da ninja dell’ufficio.
L’altra chicca è il pranzo. Prima mi strafogavo al bar sotto l’ufficio, ora mi porto qualcosa da casa e uso i venti minuti che mi avanzano per camminare. Non è una maratona, sia chiaro: faccio il giro dell’isolato, a volte pure con le cuffie per non pensare al capo che mi aspetta dentro. Ma sapete che c’è? Torno alla scrivania e mi sento meno un sasso.
Non vi sto dicendo che divento una modella così, ma cavolo, il corpo ringrazia! Qualcuno ha altri trucchetti da condividere? Perché giuro, se non mi muovo di più, il mio divano mi inghiottirà viva la sera! Forza, datemi idee, che qui si combatte la sedia un giorno alla volta!
Ciao ciao, compagna di battaglia contro la sedia assassina! Ti capisco alla perfezione, quel grido del corpo dopo ore di scrivania lo sento pure io, e giuro che a volte mi sembra di avere le gambe di legno. Però, dai, stai già facendo un sacco, e mi hai dato pure qualche spunto! Io sono nella fase "perdo peso per correre meglio", che il mio sogno è finire un maledetto mezzo maratona senza strisciare al traguardo, quindi ogni trucco per muovermi di più è oro.

Allora, ti racconto la mia. Anche io mi alzo ogni ora, ma invece di girare per il caffè faccio una specie di mini-circuito da ufficio: dieci passi veloci fino alla finestra, cinque piegamenti usando il bordo della scrivania (sì, sembro una pazza, ma chi se ne frega) e poi un po’ di stretching tipo "fingo di toccarmi le punte dei piedi". È poco, ma dopo un paio di round sento le cosce che si svegliano. Il capo mi ha beccato una volta e ha pure riso, ma meglio ridere che morire seduti, no?

Sotto la scrivania faccio come te, ma ci ho aggiunto un giochino: tengo una bottiglietta d’acqua piena e la uso come pesetto. La alzo con una gamba tipo bilanciere, cinque volte per lato. I polpacci ringraziano e nessuno sospetta niente, sono una ninja pure io! E poi, i glutei li strizzo anch’io, ma a volte esagero e conto fino a trenta – una volta mi sono quasi alzata dalla sedia da quanto ho spinto!

Per il pranzo, ti copio l’idea del giro dell’isolato, ma io ho alzato la posta: salgo e scendo le scale dell’ufficio due volte prima di mangiare. Sono solo tre piani, ma dopo una settimana sento che il fiatone è meno tragico. Il trucco è farlo con una playlist che pompa, tipo Rocky, così mi sento una guerriera e non una che scappa dal panino.

Un’altra cosa che sto provando è la "pausa attiva": invece di crollare sulla sedia dopo una chiamata, faccio due minuti di saltelli sul posto. Niente di che, ma il cuore parte e mi sveglio meglio del caffè. E poi, visto che corro, ogni tanto mi metto in posizione plank appoggiata al muro – dieci secondi, ma i colleghi pensano che sto fissando il vuoto e invece sto lavorando gli addominali!

Dai, dimmi tu come va con le tue pedalate invisibili, che magari ci scambiamo altre idee assurde. Io dico che se continuiamo così, altro che divano, ci ritroviamo a fare squat con la scrivania sulle spalle! Forza, che la sedia non vince!
 
Ragazzi, sapete quella sensazione quando ti alzi dalla sedia dopo otto ore e il tuo corpo sembra urlare "ma che cavolo fai?!" Ecco, io sono stufa! Lavoro in ufficio, sempre seduta, e sento che il mio corpo sta implorando di muoversi. Non ho tempo per palestre o corse all’alba, ma ho deciso: basta scuse, qualcosa devo fare!
Allora, vi racconto cosa sto provando. Prima cosa: mi sono imposta di alzarmi ogni ora. Non è granché, lo so, ma faccio due passi fino alla macchinetta del caffè – senza prendere il caffè, eh, che quello zuccherato mi frega! – oppure giro per l’ufficio con la scusa di chiedere qualcosa a un collega. Cinque minuti, ma li sento già nelle gambe.
Poi, dietro la scrivania, ho iniziato a fare cose assurde: tipo sollevare le gambe sotto il tavolo, come se stessi pedalando nell’aria. Sembro scema, ma nessuno mi vede e giuro che dopo un po’ i muscoli tirano! Oppure stringo i glutei per qualche secondo mentre scrivo email – sì, lo sto facendo pure ora! È un allenamento stealth, roba da ninja dell’ufficio.
L’altra chicca è il pranzo. Prima mi strafogavo al bar sotto l’ufficio, ora mi porto qualcosa da casa e uso i venti minuti che mi avanzano per camminare. Non è una maratona, sia chiaro: faccio il giro dell’isolato, a volte pure con le cuffie per non pensare al capo che mi aspetta dentro. Ma sapete che c’è? Torno alla scrivania e mi sento meno un sasso.
Non vi sto dicendo che divento una modella così, ma cavolo, il corpo ringrazia! Qualcuno ha altri trucchetti da condividere? Perché giuro, se non mi muovo di più, il mio divano mi inghiottirà viva la sera! Forza, datemi idee, che qui si combatte la sedia un giorno alla volta!
Ehi, ciao a tutti, o meglio, salve anime sedute come me! Ti capisco proprio, quel grido del corpo dopo ore inchiodata alla sedia lo conosco fin troppo bene. Brava che hai detto basta scuse, è già un gran passo! Le tue idee mi piacciono un sacco, soprattutto quella dei glutei ninja – la provo domani mentre rispondo alle email del capo, giuro!

Io sono quella fissata con le diete low-carb, quindi ti racconto come sto cercando di muovermi di più in ufficio senza perdere la testa. Prima di tutto, anch’io mi alzo ogni ora, ma ho aggiunto un twist: faccio le scale. Il mio ufficio è al terzo piano, quindi salgo e scendo un paio di volte, giusto per svegliare le gambe. Non è una palestra, ma dopo un po’ sento i polpacci che dicono "ehi, siamo vivi!". Se c’è un piano alto nel tuo palazzo, prova, è una botta di energia senza bisogno di sudare come pazzi.

Poi, visto che sono in fissa con Atkins e paleo, sto sfruttando la pausa pranzo per muovermi e stare leggera. Come te, mi porto il cibo da casa – tipo insalatone con avocado, pollo grigliato o uova sode, roba che mi sazia senza appesantirmi. Dopo mangiato, invece di fissare il telefono, faccio una camminata veloce. Il giro dell’isolato è perfetto, ma a volte allungo fino al parco vicino, se ho qualche minuto in più. Camminare dopo un pasto low-carb mi aiuta pure a tenere la glicemia stabile, che per me è oro.

Un altro trucco che sto testando? La bottiglia d’acqua gigante sulla scrivania. Bevo un litro e mezzo al giorno, così devo alzarmi ogni due per tre per andare in bagno o riempirla. È un modo scemo, ma funziona: più ti muovi, meno ti senti un blocco di cemento. E poi, idratarsi è un toccasana, soprattutto se stai tagliando i carboidrati – eviti quel senso di stanchezza che ogni tanto ti prende.

Sotto la scrivania, invece, faccio un gioco: stendo le gambe e le tengo sollevate per 20-30 secondi, tipo plank orizzontale seduto. I quadricipiti urlano, ma è una bella sensazione, e nessuno se ne accorge. Oppure, se sono sola, mi alzo e faccio qualche squat veloce vicino alla sedia – cinque o sei, giusto per riattivare la circolazione. Sembro matta, ma mi salva dal torpore.

La sera, ti confesso, il divano tenta pure me, però ho notato che muovermi in ufficio mi dà la carica per non crollare subito. Non so te, ma da quando ho tagliato pane e pasta e mi muovo di più, il corpo risponde meglio, anche se non è ancora una trasformazione da urlo. Tu che ne pensi, hai provato qualcosa del genere? O magari hai un trucco segreto per non farti inghiottire dalla sedia? Dai, condividi, che qui siamo tutti sulla stessa barca – o scrivania!
 
Ehi, anime incastrate dietro una scrivania, vi leggo e mi ci ritrovo un sacco! Quel “ma che cavolo fai?!” del corpo dopo ore seduti è praticamente la colonna sonora della mia vita in ufficio. Brava, bugonzel, che hai preso in mano la situazione, pure io sono arrivata a quel punto in cui o mi muovo o il divano mi reclama per sempre. Mi sa che siamo in tante a combattere questa guerra silenziosa contro la sedia, eh?

Ti racconto la mia storia, magari ti dà qualche spunto. Un tempo ero una che si strafogava di panini al bar e poi crollava sulla tastiera nel pomeriggio, con la schiena che sembrava un punto interrogativo. Poi ho detto basta, ma non con le corse all’alba o le palestre irraggiungibili – troppo lontane dalla mia realtà. Ho scoperto i pesi, e da lì è cambiato tutto. Non fraintendermi, non giro per l’ufficio con un bilanciere, però ho portato un po’ di quel mondo anche tra le quattro mura della mia postazione.

Tipo, anch’io mi alzo ogni ora, ma invece di girare a vuoto, faccio mini-circuiti stealth. Hai presente quei pesetti leggeri da 1-2 chili? Ne tengo un paio nel cassetto della scrivania. Quando mi alzo, faccio 10-15 alzate laterali per le spalle o qualche curl per i bicipiti. Niente di folle, ma dopo un paio di giri sento i muscoli che si svegliano. Se non hai pesi, prova con una bottiglia d’acqua piena – funziona uguale! E poi, come te, cammino fino alla macchinetta, ma a volte allungo il giro fino alle scale. Salgo due rampe a passo svelto, e giuro, i glutei ringraziano – altro che stringerli e basta!

Sotto la scrivania, pure io ho i miei trucchetti ninja. Altro che pedalare nell’aria – io faccio mini-squat tenendo le mani sul bordo della sedia, senza alzarmi del tutto. È un mezzo squat, ma se lo fai per 20 secondi di fila, i quadricipiti piangono. Oppure, tengo una gamba stesa davanti e la sollevo per 10-15 secondi: sembra niente, ma dopo un po’ senti il muscolo che tira, e la circolazione riparte. Nessuno mi guarda storto perché sembro solo una che si stiracchia, ma in realtà sto lavorando sodo.

Sul pranzo, ti capisco: portare qualcosa da casa è una svolta. Io sono fissata con le proteine per via dei pesi – petto di pollo grigliato, un po’ di verdure, magari qualche noce per tirare avanti. Dopo, come te, cammino. Non ho un parco vicino, purtroppo, ma faccio tre giri dell’edificio a passo veloce. È triste, lo so, girare in tondo come un criceto, ma mi dà quel boost per non crollare nel pomeriggio. E poi, muovermi dopo mangiato mi aiuta a non sentirmi un macigno, soprattutto da quando ho tagliato i carboidrati pesanti.

Un trucco che magari ti piace: la pausa “attiva”. Se ho cinque minuti liberi – tipo mentre aspetto che il capo mi risponda a una mail – mi alzo e faccio affondi sul posto, lentissimi, per non dare nell’occhio. Oppure, se sono in vena, qualche pie
 
Ciao ragazze, vi leggo e mi ritrovo tantissimo in quello che dite, soprattutto tu con la tua energia contagiosa! Scusate se mi intrometto così, non vorrei sembrare quella che arriva e parla solo di sé, ma questa cosa del muoversi in ufficio mi tocca da vicino. Io sono quella con l’ipotiroidismo, sì, una di quelle per cui perdere un chilo è un’impresa epica. Non è una scusa, giuro, è proprio che il mio corpo sembra dire “no, grazie” a ogni tentativo di risvegliarsi. Però, leggendoti, mi sono sentita meno sola in questa lotta contro la sedia e il divano.

Ti racconto un po’ la mia storia, magari a qualcuno serve. Da quando ho scoperto il problema alla tiroide, è stato un casino. All’inizio ero sempre stanca, tipo che il tragitto fino alla macchinetta del caffè sembrava una maratona. Pesavo più di quanto volevo e la bilancia non si muoveva, anche se mangiavo poco. Poi ho trovato un endocrinologo decente che mi ha messo in riga con le medicine, ma mi ha detto chiaro: “Se non ti muovi e non mangi bene, la tiroide non è una scusa valida per arrenderti”. Parole dure, ma ci aveva ragione. Così ho iniziato a fare qualcosa, anche se all’inizio mi sentivo ridicola.

In ufficio, come te, ho i miei trucchetti. Non sono una tipa da pesi, confesso, mi imbarazza pure solo pensarlo – già mi vedo a far cadere un pesetto sulla moquette davanti a tutti! Però ho preso spunto da te e uso quello che ho: una bottiglia d’acqua da un litro. La alzo sopra la testa dieci volte o la tengo con le braccia stese davanti per qualche secondo. Scusate se sembra poco, ma per me è già tanto, perché con l’ipotiroidismo i muscoli sembrano sempre addormentati. E poi sì, le scale! Ne faccio una rampa quando posso, anche se dopo mi manca il fiato e devo fingere di cercare qualcosa nella borsa per non sembrare una che sta per collassare.

Sotto la scrivania, invece, sono un disastro. Ho provato i tuoi mini-squat, ma mi sento goffa e ho paura che la sedia scricchioli troppo – i colleghi già mi guardano strano quando mi alzo ogni ora. Però faccio una cosa: tengo i piedi appoggiati su una scatola bassa che ho portato da casa e ogni tanto li sollevo insieme, tipo un piccolo esercizio per le gambe. Non è granché, lo so, mi scuso se sembra una stupidaggine, ma per me è un modo per non stare ferma del tutto.

Sul mangiare, sto cercando di organizzarmi, anche se non sono brava come te con le proteine e i pranzi sani. Porto qualcosa da casa, sì, ma spesso è un’insalata triste con un po’ di tonno o del tacchino. Il mio medico mi ha detto di stare attenta ai carboidrati, perché con la tiroide lenta il metabolismo è un bradipo, e allora via pasta e pane, anche se mi manca da morire un bel panino. Dopo pranzo, pure io cammino, ma scusate la sincerità, a volte mi vergogno a girare da sola intorno all’edificio – sembro una disperata! Però lo faccio, perché se non mi muovo dopo mangiato, mi viene un sonno che nemmeno tre caffè mi salvano.

Un’idea che sto provando, magari ti piace: mi sono fatta una specie di “piano settimanale” mentale. Niente di complicato, eh, solo piccoli obiettivi. Tipo: lunedì salgo le scale due volte, martedì faccio le alzate con la bottiglia, mercoledì cammino dieci minuti in più. Mi scuso se sembra infantile, ma per me funziona, perché così non mi sento sopraffatta. Con la tiroide che fa i capricci, devo andare piano, altrimenti mi stanco e mollo tutto. E poi, ogni tanto, mi premio: se tengo il ritmo per una settimana, mi concedo un quadratino di cioccolato fondente – poco, ma per me è una conquista.

Scusate il papiro, non volevo annoiarvi! Leggendoti mi è venuta voglia di provarci di più, magari azzardo pure i tuoi affondi stealth. Grazie per l’ispirazione, davvero – siete tutte un po’ le mie compagne di battaglia in questo ufficio che vuole risucchiarci!
 
Ehi, ciao a tutte, mi tuffo nel vostro thread con l’entusiasmo di un cucciolo che ha appena visto il guinzaglio! 😄 Leggerti è stato un colpo al cuore, sai? La tua lotta con l’ipotiroidismo mi ha fatto annuìre così forte che quasi mi cadeva il telefono! Anche io sono in quella squadra “il metabolismo è un bradipo”, ma sai chi mi salva ogni giorno? Il mio cane, Luna. Quella palla di pelo è il mio personal trainer peloso, giuro!

Non so te, ma stare in ufficio tutto il giorno mi fa sentire come un pacco dimenticato su una sedia. Però, da quando porto Luna a spasso, le cose sono cambiate. Altro che scuse, lei non capisce un “no”! Pioggia, freddo, stanchezza? Non importa, mi guarda con quegli occhioni e via, si esce. Cammino almeno 30 minuti al giorno, a volte di più se decide di annusare ogni singolo filo d’erba – e ti assicuro che brucio calorie senza nemmeno accorgermene! Non è solo esercizio, è proprio che mi sento viva, meno incastrata nei miei pensieri pesanti tipo “non ce la farò mai”.

Anche in ufficio cerco di muovermi, ispirata da te! Le scale? Le faccio con la tua stessa tecnica: una rampa e poi pausa “strategica” per non sembrare una che sta per svenire 😂. E sai una cosa? Ho preso l’abitudine di alzarmi ogni ora per riempire la bottiglia d’acqua – sì, ok, è una scusa per fare due passi, ma funziona! A volte immagino che Luna sia lì a scodinzolare per motivarmi, tipo “dai, mamma, muoviti che poi giochiamo!”. Mi dà una spinta mentale pazzesca.

Sul mangiare, ti capisco da morire. Io e i carboidrati siamo in una relazione complicata: li amo, ma loro non ricambiano! Porto spesso un’insalatona con pollo o feta, ma confesso che a volte sogno una carbonara. Però, dopo pranzo, invece di crollare sulla scrivania, mi faccio un giretto fuori – niente di che, cinque minuti intorno al palazzo. Luna non c’è fisicamente, ma è come se mi dicesse “alzati, non fare la pigrona!”. E funziona: torno più sveglia e meno gonfia.

Il tuo piano settimanale mi piace un sacco, sai? Io faccio una cosa simile, ma con premi canini: se resisto alla tentazione di stare ferma tutto il giorno, la sera gioco extra con Luna – magari le lancio la pallina in giardino finché non sono io quella esausta! 😂 È il mio modo per sentirmi meno in colpa e più in sintonia con il mio corpo. Con la tiroide che fa i capricci, ogni piccolo passo è una vittoria, no? Non importa se sembra poco agli altri, conta che noi ci stiamo provando.

Scusa se ho scritto un poema, ma mi hai tirato fuori l’entusiasmo! I tuoi affondi stealth li proverò, promesso – magari li faccio pensando a Luna che mi applaude con la coda. Grazie per la carica, siete tutte fantastiche! Forza, che insieme risvegliamo questi corpi, un passo (o una scodinzolata) alla volta! 🐾💪
 
Ragazzi, sapete quella sensazione quando ti alzi dalla sedia dopo otto ore e il tuo corpo sembra urlare "ma che cavolo fai?!" Ecco, io sono stufa! Lavoro in ufficio, sempre seduta, e sento che il mio corpo sta implorando di muoversi. Non ho tempo per palestre o corse all’alba, ma ho deciso: basta scuse, qualcosa devo fare!
Allora, vi racconto cosa sto provando. Prima cosa: mi sono imposta di alzarmi ogni ora. Non è granché, lo so, ma faccio due passi fino alla macchinetta del caffè – senza prendere il caffè, eh, che quello zuccherato mi frega! – oppure giro per l’ufficio con la scusa di chiedere qualcosa a un collega. Cinque minuti, ma li sento già nelle gambe.
Poi, dietro la scrivania, ho iniziato a fare cose assurde: tipo sollevare le gambe sotto il tavolo, come se stessi pedalando nell’aria. Sembro scema, ma nessuno mi vede e giuro che dopo un po’ i muscoli tirano! Oppure stringo i glutei per qualche secondo mentre scrivo email – sì, lo sto facendo pure ora! È un allenamento stealth, roba da ninja dell’ufficio.
L’altra chicca è il pranzo. Prima mi strafogavo al bar sotto l’ufficio, ora mi porto qualcosa da casa e uso i venti minuti che mi avanzano per camminare. Non è una maratona, sia chiaro: faccio il giro dell’isolato, a volte pure con le cuffie per non pensare al capo che mi aspetta dentro. Ma sapete che c’è? Torno alla scrivania e mi sento meno un sasso.
Non vi sto dicendo che divento una modella così, ma cavolo, il corpo ringrazia! Qualcuno ha altri trucchetti da condividere? Perché giuro, se non mi muovo di più, il mio divano mi inghiottirà viva la sera! Forza, datemi idee, che qui si combatte la sedia un giorno alla volta!
Ehi, ti capisco benissimo, quella sensazione di essere incollati alla sedia è tremenda! Anch’io ero nella tua stessa situazione tempo fa, sempre seduta in ufficio, con il corpo che sembrava pietrificato. Però, guarda, quello che stai facendo è già un gran passo, altro che "non è granché"! Alzarsi ogni ora è una di quelle abitudini che sembrano piccole, ma poi ti cambiano la giornata. Io all’inizio facevo come te, giri per l’ufficio con scuse improbabili, tipo chiedere a un collega dove aveva messo una penna che non mi serviva nemmeno. Ora invece ho preso l’abitudine di fare qualche passo sulle scale, su e giù per un paio di piani. Non è la palestra, ma le gambe lo sentono eccome.

I tuoi esercizi stealth sono geniali, sul serio! Pedalare nell’aria sotto la scrivania lo faccio ancora adesso, e ti giuro che dopo un po’ i muscoli delle cosce mi ricordano che esistono. Un altro trucco che mi ha salvato? Allungamenti. Tipo, mentre sono seduta, stendo una gamba e provo a toccarmi la punta del piede con la mano, piano piano. Sembra niente, ma scioglie la schiena che è un piacere. E per i glutei, oltre a stringerli, prova a "camminare" sulla sedia: sposti il peso da una parte all’altra, come se stessi marciando sul posto. Ridicolo, sì, ma efficace.

Sul pranzo hai ragione, portarsi qualcosa da casa è una svolta. Io ho iniziato con insalate o robe leggere, poi la passeggiata post-mangiare è diventata sacra. Se hai un parco vicino, anche solo cinque minuti lì ti ricaricano. E un’idea in più: prova a usare le cuffie non solo per isolarti, ma per fare qualche esercizio di respirazione profonda mentre cammini. Ti ossigeni e torni alla scrivania con la testa più leggera.

Insomma, stai già facendo un sacco, altro che divano che ti inghiotte! Un ultimo consiglio da fanatica del movimento: se hai una bottiglia d’acqua sulla scrivania, usala come peso. La alzi con le braccia ogni tanto, tipo mini-allenamento per bicipiti. Niente scuse, hai ragione, e vedrai che il corpo ti ringrazierà sempre di più! Tu continua così, e se ti viene in mente altro, fammi sapere che ci scambiamo idee!
 
Ragazzi, sapete quella sensazione quando ti alzi dalla sedia dopo otto ore e il tuo corpo sembra urlare "ma che cavolo fai?!" Ecco, io sono stufa! Lavoro in ufficio, sempre seduta, e sento che il mio corpo sta implorando di muoversi. Non ho tempo per palestre o corse all’alba, ma ho deciso: basta scuse, qualcosa devo fare!
Allora, vi racconto cosa sto provando. Prima cosa: mi sono imposta di alzarmi ogni ora. Non è granché, lo so, ma faccio due passi fino alla macchinetta del caffè – senza prendere il caffè, eh, che quello zuccherato mi frega! – oppure giro per l’ufficio con la scusa di chiedere qualcosa a un collega. Cinque minuti, ma li sento già nelle gambe.
Poi, dietro la scrivania, ho iniziato a fare cose assurde: tipo sollevare le gambe sotto il tavolo, come se stessi pedalando nell’aria. Sembro scema, ma nessuno mi vede e giuro che dopo un po’ i muscoli tirano! Oppure stringo i glutei per qualche secondo mentre scrivo email – sì, lo sto facendo pure ora! È un allenamento stealth, roba da ninja dell’ufficio.
L’altra chicca è il pranzo. Prima mi strafogavo al bar sotto l’ufficio, ora mi porto qualcosa da casa e uso i venti minuti che mi avanzano per camminare. Non è una maratona, sia chiaro: faccio il giro dell’isolato, a volte pure con le cuffie per non pensare al capo che mi aspetta dentro. Ma sapete che c’è? Torno alla scrivania e mi sento meno un sasso.
Non vi sto dicendo che divento una modella così, ma cavolo, il corpo ringrazia! Qualcuno ha altri trucchetti da condividere? Perché giuro, se non mi muovo di più, il mio divano mi inghiottirà viva la sera! Forza, datemi idee, che qui si combatte la sedia un giorno alla volta!
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Ragazzi, sapete quella sensazione quando ti alzi dalla sedia dopo otto ore e il tuo corpo sembra urlare "ma che cavolo fai?!" Ecco, io sono stufa! Lavoro in ufficio, sempre seduta, e sento che il mio corpo sta implorando di muoversi. Non ho tempo per palestre o corse all’alba, ma ho deciso: basta scuse, qualcosa devo fare!
Allora, vi racconto cosa sto provando. Prima cosa: mi sono imposta di alzarmi ogni ora. Non è granché, lo so, ma faccio due passi fino alla macchinetta del caffè – senza prendere il caffè, eh, che quello zuccherato mi frega! – oppure giro per l’ufficio con la scusa di chiedere qualcosa a un collega. Cinque minuti, ma li sento già nelle gambe.
Poi, dietro la scrivania, ho iniziato a fare cose assurde: tipo sollevare le gambe sotto il tavolo, come se stessi pedalando nell’aria. Sembro scema, ma nessuno mi vede e giuro che dopo un po’ i muscoli tirano! Oppure stringo i glutei per qualche secondo mentre scrivo email – sì, lo sto facendo pure ora! È un allenamento stealth, roba da ninja dell’ufficio.
L’altra chicca è il pranzo. Prima mi strafogavo al bar sotto l’ufficio, ora mi porto qualcosa da casa e uso i venti minuti che mi avanzano per camminare. Non è una maratona, sia chiaro: faccio il giro dell’isolato, a volte pure con le cuffie per non pensare al capo che mi aspetta dentro. Ma sapete che c’è? Torno alla scrivania e mi sento meno un sasso.
Non vi sto dicendo che divento una modella così, ma cavolo, il corpo ringrazia! Qualcuno ha altri trucchetti da condividere? Perché giuro, se non mi muovo di più, il mio divano mi inghiottirà viva la sera! Forza, datemi idee, che qui si combatte la sedia un giorno alla volta!
Ehi, che grinta nel tuo post! Mi ci ritrovo un sacco, anch’io passo troppe ore incollata alla sedia e il corpo alla fine sembra chiedere pietà. Però sai una cosa? Il mio salvatore non è una palestra o un piano super complicato, ma il mio cane, Toby. Quel terremoto peloso è la mia scusa per muovermi, e ti giuro che funziona.

Tipo, la mattina prima di andare in ufficio lo porto a spasso. Non è che faccio chissà che, eh, magari 20 minuti intorno al quartiere, ma già sento le gambe che si svegliano. E la sera, quando torno a casa distrutta e vorrei solo buttarmi sul divano, lui mi guarda con quegli occhioni e non c’è verso: devo portarlo fuori. A volte facciamo un giro più lungo, magari fino al parco, e senza accorgermene cammino per 40 minuti. Non è una maratona, ma il corpo ringrazia e mi sento meno un blocco di cemento.

E poi c’è un altro trucco che mi sta aiutando: mentre gioco con lui in casa, tipo lanciargli la pallina o corrergli dietro (sì, sembro matta), mi muovo senza nemmeno pensarci. È come un allenamento mascherato, e mi diverto pure. Questo mi aiuta anche a non mangiucchiare schifezze la sera, sai com’è, quando sei stanca e il frigo ti chiama. Se sono impegnata a correre dietro a Toby, non ho tempo di aprire il pacco di biscotti!

Il tuo trucco di camminare durante la pausa pranzo mi piace, potrei provarlo anch’io, magari portando Toby con me in un giorno di smart working. Tu continua così, che sei una forza! Qualcun altro ha animali che lo fanno muovere di più? O idee per non cedere alla tentazione di uno spuntino notturno? Dai, che insieme sconfiggiamo il richiamo del divano!
 
Ragazzi, sapete quella sensazione quando ti alzi dalla sedia dopo otto ore e il tuo corpo sembra urlare "ma che cavolo fai?!" Ecco, io sono stufa! Lavoro in ufficio, sempre seduta, e sento che il mio corpo sta implorando di muoversi. Non ho tempo per palestre o corse all’alba, ma ho deciso: basta scuse, qualcosa devo fare!
Allora, vi racconto cosa sto provando. Prima cosa: mi sono imposta di alzarmi ogni ora. Non è granché, lo so, ma faccio due passi fino alla macchinetta del caffè – senza prendere il caffè, eh, che quello zuccherato mi frega! – oppure giro per l’ufficio con la scusa di chiedere qualcosa a un collega. Cinque minuti, ma li sento già nelle gambe.
Poi, dietro la scrivania, ho iniziato a fare cose assurde: tipo sollevare le gambe sotto il tavolo, come se stessi pedalando nell’aria. Sembro scema, ma nessuno mi vede e giuro che dopo un po’ i muscoli tirano! Oppure stringo i glutei per qualche secondo mentre scrivo email – sì, lo sto facendo pure ora! È un allenamento stealth, roba da ninja dell’ufficio.
L’altra chicca è il pranzo. Prima mi strafogavo al bar sotto l’ufficio, ora mi porto qualcosa da casa e uso i venti minuti che mi avanzano per camminare. Non è una maratona, sia chiaro: faccio il giro dell’isolato, a volte pure con le cuffie per non pensare al capo che mi aspetta dentro. Ma sapete che c’è? Torno alla scrivania e mi sento meno un sasso.
Non vi sto dicendo che divento una modella così, ma cavolo, il corpo ringrazia! Qualcuno ha altri trucchetti da condividere? Perché giuro, se non mi muovo di più, il mio divano mi inghiottirà viva la sera! Forza, datemi idee, che qui si combatte la sedia un giorno alla volta!
Grande, ti capisco! Quel grido del corpo dopo ore seduti è un campanello d’allarme. Io punto sul mangiare separato per dare una marcia in più al metabolismo, anche in ufficio. Tipo: pranzo con solo verdure e proteine, niente pane o pasta nello stesso pasto. Dopo, la passeggiata che fai tu è perfetta, aiuta a digerire meglio! Prova a separare i carboidrati per la colazione o uno spuntino lontano dai pasti principali. Vedrai, il corpo si sveglia e si muove più leggero! Forza, continua così!