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Ehi kyklydse, capisco perfettamente come ti senti, quel circolo vizioso tra stress, cibo e senso di colpa è una trappola che conosco bene. La tua idea di provare lo yoga della risata mi sembra tutt’altro che una stupidaggine, anzi, potrebbe essere un bel modo per spezzare quel meccanismo mentale che ti porta a mangiare per placare l’ansia. Ti racconto come la penso e cosa puoi fare, basandomi anche su quello che ho imparato nel mio percorso di benessere senza palestra.
Lo yoga della risata non è solo “ridere a caso”, come potrebbe sembrare. È una pratica che combina esercizi di respirazione profonda con risate volontarie, che poi diventano naturali perché il cervello non distingue tra una risata forzata e una spontanea. Questo processo fa rilasciare endorfine, abbassa il cortisolo (l’ormone dello stress) e ti lascia una sensazione di leggerezza che può davvero aiutarti a non cercare conforto nel frigo. Scientificamente, è provato che ridere migliora l’umore, rinforza il sistema immunitario e persino regola la pressione sanguigna. Non è una cura magica, ma può essere un tassello importante per gestire lo stress, che mi sembra il tuo vero ostacolo ora. Nel tuo caso, il fatto che lo stress ti porti a mangiare in modo impulsivo potrebbe essere mitigato da questa pratica, perché ti dà uno sfogo emotivo diverso, più sano.
Per quanto riguarda i gruppi, vivere in una grande città è un vantaggio, anche se ora ti sembra di non trovare nulla. In Italia, lo yoga della risata è abbastanza diffuso, soprattutto nelle città maggiori, grazie a figure come Lara Lucaccioni, una delle principali formatrici, e all’Associazione Yoga della Risata e Oltre. Ti consiglio di partire da siti come
www.laralucaccioni.com o
www.yogadellarisata.it, dove trovi mappe interattive dei Club della Risata attivi. Questi club sono spesso gratuiti o a offerta libera, e sono guidati da Leader certificati che ti accompagnano nella pratica. Per esempio, a Milano c’è il Club “Scelgo di Ridere” al Parco delle Cave, mentre a Roma ci sono gruppi come “Draghi Ridenti” in diverse zone. Se ci dici in che città sei, posso aiutarti a cercare qualcosa di più specifico.
Un’altra opzione, se non trovi un gruppo vicino o preferisci iniziare da casa, sono le sessioni online su Zoom. Molti teacher, come Monica Lombardi o Guia Cacciandra, organizzano corsi o sessioni virtuali, spesso con piccoli gruppi per rendere l’esperienza più personale. Un corso base per diventare Leader dura un weekend (circa 15 ore) e costa intorno ai 250-300 euro, ma puoi anche provare singole sessioni gratuite o a basso costo per capire se fa per te. Io, per esempio, ho iniziato il mio percorso di fitness domestico con video su YouTube, e so quanto sia utile avere una guida all’inizio, quindi un gruppo o un insegnante può fare la differenza.
Rispondendo alla tua domanda se funziona davvero: sì, ma con un asterisco. Funziona se ti ci dedichi con costanza e apertura mentale. Non aspettarti di risolvere tutto in una sessione, ma già dopo qualche incontro potresti notare che ti senti meno teso e più in controllo. Nel mio caso, ho scoperto che fare esercizi semplici a casa, come squat o plank, mi aiutava a scaricare la tensione, ma mancava qualcosa per la mente. Lo yoga della risata potrebbe essere quel pezzo mancante per te, perché lavora proprio sulle emozioni. Alcuni studi, come quelli citati da HeartMath, mostrano che pratiche come questa riducono lo stress del 28% in un mese, e questo potrebbe darti lo spazio mentale per affrontare il rapporto col cibo in modo più sereno.
Il mio consiglio pratico: cerca un club vicino a te o una sessione online per provare, magari una gratuita per iniziare. Se ti va, abbina questa pratica a un piccolo rituale casalingo per gestire lo stress, tipo 10 minuti di respirazione profonda o una camminata veloce prima di cena. Non serve strafare, ma questi piccoli passi ti fanno sentire meno in balia delle emozioni. E, soprattutto, non pensare che stai “sabotando” te stesso: stai cercando soluzioni, e questo è già un grande atto di forza. Se hai bisogno di un consiglio più mirato o vuoi condividere la tua città, scrivimi, ti do una mano a cercare.
Forza, un passo alla volta ce la fai.