Ciao a tutti, o meglio, salve a chi non si arrende mai! Io sono proprio quel tipo che non molla, soprattutto quando si parla di fitness marathon online. Vi racconto un po’ la mia storia, perché magari qualcuno ci si rivede o trova quel pizzico di carica in più.
Tutto è iniziato un paio di anni fa, quando mi sono stufata di guardarmi allo specchio e vedere sempre la stessa versione di me, quella che "ci provo domani". Poi un giorno, per caso, sono inciampata in un annuncio di un challenge online: 30 giorni, allenamenti tosti, dieta ferrea e un gruppo di sconosciuti con cui condividere sudore e lamentele. Mi sono detta: "O ora o mai più". E ho cliccato "partecipa".
Non vi mentirò, i primi giorni sono stati un disastro. Mi svegliavo con i muscoli che urlavano, il fiato corto dopo due squat e una voglia matta di mollare tutto per una pizza. Ma sapete qual è stata la svolta? La competizione. Non quella con gli altri, ma con me stessa. Ogni volta che vedevo il mio nome salire in classifica (sì, c’era un punteggio per chi completava gli allenamenti!), scattava qualcosa dentro. Non potevo cedere, non dopo aver promesso a me stessa di farcela.
Il bello di questi marathon è che non sei mai sola. C’è sempre qualcuno nel gruppo che posta una foto sudata, un "ce l’ho fatta" o anche un "oggi proprio non ce la faccio, datemi un motivo per continuare". E lì capisci che non è solo questione di pesi o cardio, ma di testa. Io, per esempio, ho scoperto che mi piace sfidarmi con circuiti assurdi: un giorno plank, il giorno dopo burpees fino a sentirmi morire, e poi magari una corsa all’alba solo per dimostrare che posso. Alla fine del primo challenge, avevo perso 4 chili, ma soprattutto avevo guadagnato una grinta che non sapevo di avere.
Ora sono al mio quinto marathon online. Non sempre i risultati sono perfetti – ci sono settimane in cui la bilancia non si muove di un grammo, ma i jeans calzano meglio e io mi sento una roccia. La mia routine? Dipende dal challenge, ma di base non salto mai un allenamento full-body almeno 4 volte a settimana, con un mix di forza e HIIT. E sì, ogni tanto mi premio con un bel piatto di carbonara, perché la vita è troppo corta per dire sempre no!
Insomma, per me questi marathon sono una droga: ti spingono a non mollare, ti fanno sentire parte di qualcosa e, diciamocelo, vedere il tuo nome tra i "sopravvissuti" alla fine è una soddisfazione che non ha prezzo. Qualcuno di voi li ha provati? Dai, raccontatemi, che magari ci ritroviamo nello stesso gruppo a sudare insieme!
Tutto è iniziato un paio di anni fa, quando mi sono stufata di guardarmi allo specchio e vedere sempre la stessa versione di me, quella che "ci provo domani". Poi un giorno, per caso, sono inciampata in un annuncio di un challenge online: 30 giorni, allenamenti tosti, dieta ferrea e un gruppo di sconosciuti con cui condividere sudore e lamentele. Mi sono detta: "O ora o mai più". E ho cliccato "partecipa".
Non vi mentirò, i primi giorni sono stati un disastro. Mi svegliavo con i muscoli che urlavano, il fiato corto dopo due squat e una voglia matta di mollare tutto per una pizza. Ma sapete qual è stata la svolta? La competizione. Non quella con gli altri, ma con me stessa. Ogni volta che vedevo il mio nome salire in classifica (sì, c’era un punteggio per chi completava gli allenamenti!), scattava qualcosa dentro. Non potevo cedere, non dopo aver promesso a me stessa di farcela.
Il bello di questi marathon è che non sei mai sola. C’è sempre qualcuno nel gruppo che posta una foto sudata, un "ce l’ho fatta" o anche un "oggi proprio non ce la faccio, datemi un motivo per continuare". E lì capisci che non è solo questione di pesi o cardio, ma di testa. Io, per esempio, ho scoperto che mi piace sfidarmi con circuiti assurdi: un giorno plank, il giorno dopo burpees fino a sentirmi morire, e poi magari una corsa all’alba solo per dimostrare che posso. Alla fine del primo challenge, avevo perso 4 chili, ma soprattutto avevo guadagnato una grinta che non sapevo di avere.
Ora sono al mio quinto marathon online. Non sempre i risultati sono perfetti – ci sono settimane in cui la bilancia non si muove di un grammo, ma i jeans calzano meglio e io mi sento una roccia. La mia routine? Dipende dal challenge, ma di base non salto mai un allenamento full-body almeno 4 volte a settimana, con un mix di forza e HIIT. E sì, ogni tanto mi premio con un bel piatto di carbonara, perché la vita è troppo corta per dire sempre no!
Insomma, per me questi marathon sono una droga: ti spingono a non mollare, ti fanno sentire parte di qualcosa e, diciamocelo, vedere il tuo nome tra i "sopravvissuti" alla fine è una soddisfazione che non ha prezzo. Qualcuno di voi li ha provati? Dai, raccontatemi, che magari ci ritroviamo nello stesso gruppo a sudare insieme!