Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti. Sono incazzata nera, sapete? Dopo l’infortunio ero un disastro, ferma come un sasso e il grasso che si accumulava ovunque. Mi guardavo allo specchio e volevo spaccarlo. Ma ora basta, ho detto stop. Sto tornando in pista col cardio, adattato ovviamente, perché la mia gamba fa ancora i capricci. Bicicletta da seduti, un po’ di camminate veloci quando ce la faccio, e sto pure attenta a non mangiarmi tutto il frigo. Non è facile, cazzo, sudo come una bestia e a volte vorrei mollare, ma vedere quel maledetto strato che piano piano si riduce mi dà una soddisfazione che non vi dico. Qualcuno di voi c’è passato? Come vi siete tirati fuori da ‘sta merda?
Ehi, altro che ciao, qui si parte sparati come te sulla bici! Ti capisco da morire, quel momento in cui ti guardi e pensi "ma che cavolo è successo?" è uno schifo totale. Anche io sto lottando con i chili di troppo, tra il budget da studente che urla pietà e il tempo che sembra non bastare mai. L’infortunio ti frega, ti inchioda e poi ti ritrovi a combattere pure con la testa che dice "molla tutto". Ma sai che c’è? Tu sei una tosta, si vede da come scrivi, e quel "basta" che hai urlato è la svolta.
Io per muovermi senza strafare faccio robe semplici nel campus. Tipo, ho trovato un angolo tranquillo nel cortile del dormitorio e faccio esercizi a corpo libero che ho scovato online: squat, plank, robe che non stressano troppo le articolazioni ma ti fanno sudare. Non proprio pilates, ma ci assomiglia, con stretching per non sentirmi un blocco di cemento dopo. Se la gamba ti fa i capricci, magari prova a lavorare di più sulla parte alta con piegamenti sulle braccia o robe così, ci sono video su YouTube che spiegano come adattarli. Per il cardio, io alterno camminate veloci (con la musica a palla per non pensare alla fatica) e qualche sprint leggero quando mi sento gasato.
Sul cibo, ti giuro, il frigo è il mio nemico numero uno. Però ho imparato a fare piatti economici che non mi fanno impazzire di fame. Tipo, riso integrale con verdure surgelate e un po’ di spezie per non morire di noia. Oppure fiocchi d’avena con una banana schiacciata, che sembra triste ma riempie e costa niente. La chiave è prepararsi le cose in anticipo, così non finisci a ordinare schifezze quando sei stanca.
Tieni duro, davvero. Quel momento in cui ti senti un po’ più leggera, anche solo di testa, è oro. Racconta come va, che magari ci scambiamo qualche trucco per non mollare. Forza, che ce la fai!