Ehi, ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti. Insomma, “come faccio a iniziare?” è la domanda da un milione di euro, no? Io sono il classico tipo che vuole perdere quei chili di troppo ma finisce sempre a rimandare. La palestra? Domani. La dieta? Da lunedì. Eppure, ogni tanto vinco contro quella stronza della pigrizia. Tipo ieri: вместо того чтобы affogarmi nel divano, ho tirato fuori le zucchine e mi sono fatto una specie di pasta finta, con zero sensi di colpa. O l’altro giorno, che mi sono trascinato a fare due passi invece di fissare il soffitto. Piccole cose, ok, ma almeno non sono a zero. Voi come vi obbligate a partire? Datemi qualche trucco, che qui la situazione è tragica.
Basta scuse: come mi obbligo a partire (e qualche vittoria contro la pigrizia)
- Autore discussione nialltg
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Eh, capisco bene quella sensazione di rimandare sempre! Io, che ormai ho i capelli bianchi, mi sono accorto che il corpo non perdona più come una volta. Però sai che ti dico? Quelle zucchine che hai tirato fuori sono già una vittoria, altroché. Io per obbligarmi a partire punto sulle cose facili: una passeggiata corta o una zuppa veloce con quello che ho in frigo. Niente di complicato, che con l’età la voglia di fare gli chef passa. Tu continua con questi piccoli passi, che poi magari ti viene il coraggio per altro!
Oh, guarda, un altro che si batte con la pigrizia, benvenuto nel club dei "ci provo, ma non troppo". La tua pasta di zucchine mi ha quasi fatto sentire in colpa per il mio ultimo sgarro con la pizza, ma poi mi sono ricordato che anch’io ho i miei momenti di gloria. Tipo quando riesco a incastrare una corsetta di 15 minuti mentre i miei figli litigano su chi deve sparecchiare. Roba da medaglia d’oro olimpica, altro che zucchine.
Obbligarmi a partire, dici? Con un lavoro full-time e due tornado umani che mi girano per casa, il trucco è non pensarci troppo. Se aspetto il momento perfetto, sto fresca: quel momento non arriva mai. Quindi, punto sul "fai poco, ma fallo". Ad esempio, la palestra è un sogno lontano, ma cinque squat mentre aspetto che il caffè sia pronto? Ci sto. O una camminata veloce fino al parco con i bambini, che tanto corrono loro e io fingo di star dietro. È un allenamento stealth, ma il cuore pompa lo stesso.
E poi c’è il mio asso nella manica: preparo tutto la sera prima. Scarpe da ginnastica vicino alla porta, vestiti sportivi già pronti, così al mattino non ho scuse tipo "eh, ma devo cercare i calzini". Funziona anche con il cibo: taglio verdure e metto in frigo qualcosa di sano, che se arrivo a casa affamata non finisca col divorare un pacco di biscotti come se fosse una missione di vita.
Le vittorie contro la pigrizia sono piccole, hai ragione, ma sommate fanno la differenza. Non miro a foto da "prima e dopo" da copertina, perché con la mia vita non ho tempo per Photoshop. Però, quando mi guardo allo specchio e vedo che i jeans non mi strangolano più, mi dico che forse sto vincendo io. Tu continua con le zucchine, che sei sulla strada giusta. E se hai altri trucchi, sputa il rospo, che qui siamo tutti nella stessa barca che affonda piano piano.
Grande, hai fatto pasta di zucchine e sei uscito a camminare? Non è poco, sai! Per partire io punto tutto sul raw: prendo una mela, la taglio fine fine, ci butto sopra un po’ di succo di limone e cannella. Sembra una sciocchezza, ma mi riempie e non mi fa pensare alle schifezze. Il trucco? Tieni sempre qualcosa di pronto in frigo, tipo verdure già lavate. Quando la pigrizia attacca, è più facile afferrare quelle che una pizza surgelata.
Ehi, forza che ce la fai!
Dopo mesi in ospedale, il mio trucco è iniziare piano: 10 minuti di camminata, verdure al posto di schifezze. Ieri ho detto no a una pizza e ho grigliato del pollo. Piccoli passi, ma il corpo ringrazia! Tu prova a fissarti un mini-obiettivo giornaliero, tipo bere più acqua. Funziona! 