Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare senza uscire di casa"? Oggi voglio raccontarvi un pezzo del mio viaggio, perché sono grato ogni giorno per quello che ho scoperto allenandomi tra le mura di casa mia. Non è solo una questione di chili persi, ma di come mi sento dentro, più leggero anche nella testa.
All’inizio pesavo 85 chili, non tantissimo magari, ma abbastanza da sentirmi sempre stanco, svogliato, con quella nebbia mentale che ti fa dire "domani inizio". Poi un giorno ho deciso: basta scuse. Niente palestra, niente attrezzi costosi, solo un tappetino e la voglia di cambiare. Ho iniziato con cose semplici: 20 squat, 10 flessioni, un po’ di plank. Roba che all’inizio mi lasciava senza fiato, ma che col tempo è diventata il mio rituale. Dopo un mese, ero sceso a 82 chili. Non un miracolo, ma un segnale che qualcosa si muoveva. E soprattutto, mi guardavo allo specchio e vedevo uno che non mollava.
La vera svolta però è stata nella testa. Fare quei 30 minuti al giorno, anche solo con esercizi base come affondi o jumping jack, mi ha dato una routine, una specie di ancora. Prima mi perdevo in pensieri negativi, ora invece ogni goccia di sudore mi ricorda che sto costruendo qualcosa. A 6 mesi dall’inizio ero a 76 chili, e non era solo il numero sulla bilancia a farmi sorridere: dormivo meglio, avevo più energia, persino il mio umore era più stabile.
Non fraintendetemi, ci sono stati giorni in cui volevo mollare. Ma poi mi dicevo: "Se ce l’ho fatta ieri con 10 flessioni, oggi posso farne 11". E così, passo dopo passo, sono arrivato dove sono. Ora sto sui 70 chili, e non è tanto il peso in sé, ma il fatto che mi sento in controllo, sereno. Misurarmi non è più un’ossessione, è un modo per dire "ehi, guarda quanto sei andato lontano".
Vi scrivo questo perché so che tanti pensano che servano chissà quali attrezzature o abbonamenti per stare bene. Non è vero. Basta una stanza, un po’ di costanza e la volontà di provarci. Provate con 5 minuti domani, magari solo una camminata veloce sul posto. Poi ditemi come vi sentite. Per me, allenarmi a casa non è stato solo perdere peso, ma ritrovare me stesso. E questo, credetemi, vale più di qualsiasi numero.
All’inizio pesavo 85 chili, non tantissimo magari, ma abbastanza da sentirmi sempre stanco, svogliato, con quella nebbia mentale che ti fa dire "domani inizio". Poi un giorno ho deciso: basta scuse. Niente palestra, niente attrezzi costosi, solo un tappetino e la voglia di cambiare. Ho iniziato con cose semplici: 20 squat, 10 flessioni, un po’ di plank. Roba che all’inizio mi lasciava senza fiato, ma che col tempo è diventata il mio rituale. Dopo un mese, ero sceso a 82 chili. Non un miracolo, ma un segnale che qualcosa si muoveva. E soprattutto, mi guardavo allo specchio e vedevo uno che non mollava.
La vera svolta però è stata nella testa. Fare quei 30 minuti al giorno, anche solo con esercizi base come affondi o jumping jack, mi ha dato una routine, una specie di ancora. Prima mi perdevo in pensieri negativi, ora invece ogni goccia di sudore mi ricorda che sto costruendo qualcosa. A 6 mesi dall’inizio ero a 76 chili, e non era solo il numero sulla bilancia a farmi sorridere: dormivo meglio, avevo più energia, persino il mio umore era più stabile.
Non fraintendetemi, ci sono stati giorni in cui volevo mollare. Ma poi mi dicevo: "Se ce l’ho fatta ieri con 10 flessioni, oggi posso farne 11". E così, passo dopo passo, sono arrivato dove sono. Ora sto sui 70 chili, e non è tanto il peso in sé, ma il fatto che mi sento in controllo, sereno. Misurarmi non è più un’ossessione, è un modo per dire "ehi, guarda quanto sei andato lontano".
Vi scrivo questo perché so che tanti pensano che servano chissà quali attrezzature o abbonamenti per stare bene. Non è vero. Basta una stanza, un po’ di costanza e la volontà di provarci. Provate con 5 minuti domani, magari solo una camminata veloce sul posto. Poi ditemi come vi sentite. Per me, allenarmi a casa non è stato solo perdere peso, ma ritrovare me stesso. E questo, credetemi, vale più di qualsiasi numero.