Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so neanche come iniziare! Sono nel bel mezzo di questo maledetto "100 giorni senza zucchero" e sto ancora cercando di capire come non impazzire con la pianificazione dei pasti. All’inizio è stato un vero incubo, ve lo giuro: mal di testa, nervi a fior di pelle, sognavo cioccolato come se fossi in un film horror dove il mostro era una tavoletta fondente. Le prime due settimane sono state una tortura, mi sentivo come se il mio corpo mi stesse punendo per avergli tolto il suo carburante preferito. Ma poi, piano piano, è cambiato qualcosa.
Ora, dopo più di un mese, devo ammetterlo: mi sento meglio. Più energia, meno gonfiore, e soprattutto ho iniziato a notare i sapori in un modo che non avrei mai immaginato. Il caffè amaro? Una rivelazione. La frutta fresca? Sembra una festa in bocca. Persino una stupida carota cruda mi dà soddisfazione! Però, ecco il problema: la pianificazione dei pasti è ancora un disastro totale. Senza zucchero, mi ritrovo a fissare il frigo come un idiota, senza sapere cosa combinare. Prima era facile: un dolcetto qui, uno snack zuccherato là, e via. Ora? Un caos.
Pensavo che eliminare lo zucchero mi avrebbe trasformato in un guru della cucina sana, ma no. Mi manca quella spinta veloce che mi dava un biscotto, e non riesco a organizzare un menú decente. Tipo, ieri ho provato a fare un’insalata con quello che avevo in casa: lattuga, un pomodoro mezzo morto e un po’ di tonno. Risultato? Sembrava una punizione più che un pasto. Qualcuno ha idee per rendere questa cosa più semplice? Perché ok, sto resistendo senza zucchero, ma se continuo a mangiare schifezze mal combinate, altro che obiettivi di peso, qua mi ritrovo a odiare pure le verdure! Aiutatemi, vi prego, sto perdendo la testa!
Ora, dopo più di un mese, devo ammetterlo: mi sento meglio. Più energia, meno gonfiore, e soprattutto ho iniziato a notare i sapori in un modo che non avrei mai immaginato. Il caffè amaro? Una rivelazione. La frutta fresca? Sembra una festa in bocca. Persino una stupida carota cruda mi dà soddisfazione! Però, ecco il problema: la pianificazione dei pasti è ancora un disastro totale. Senza zucchero, mi ritrovo a fissare il frigo come un idiota, senza sapere cosa combinare. Prima era facile: un dolcetto qui, uno snack zuccherato là, e via. Ora? Un caos.
Pensavo che eliminare lo zucchero mi avrebbe trasformato in un guru della cucina sana, ma no. Mi manca quella spinta veloce che mi dava un biscotto, e non riesco a organizzare un menú decente. Tipo, ieri ho provato a fare un’insalata con quello che avevo in casa: lattuga, un pomodoro mezzo morto e un po’ di tonno. Risultato? Sembrava una punizione più che un pasto. Qualcuno ha idee per rendere questa cosa più semplice? Perché ok, sto resistendo senza zucchero, ma se continuo a mangiare schifezze mal combinate, altro che obiettivi di peso, qua mi ritrovo a odiare pure le verdure! Aiutatemi, vi prego, sto perdendo la testa!