100 giorni senza zucchero: ne vale davvero la pena?

Elliot_

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non so nemmeno da dove cominciare. Sono al giorno 47 del mio "100 giorni senza zucchero" e sto ancora cercando di capire se ne vale davvero la pena. All'inizio è stata una tragedia: i primi 10 giorni mi sentivo uno straccio, con mal di testa, stanchezza e un’irritabilità che non vi dico. Sembrava di essere in crisi d’astinenza, e forse lo era davvero. Non pensavo che eliminare lo zucchero aggiunto potesse essere così tosto, soprattutto perché non mi sono mai considerato un fanatico dei dolci. Eppure, quelle voglie assurde di biscotti o di una Coca-Cola ghiacciata mi hanno fatto capire quanto fossi abituato a quella roba senza nemmeno accorgermene.
Ora, dopo più di un mese, devo ammettere che qualcosa è cambiato. Non so se è solo suggestione, ma mi sento più leggero, meno gonfio, e la mattina non ho più quella nebbia mentale che mi faceva arrancare fino al caffè. Però, non vi mentirò: ci sono momenti in cui mi chiedo perché mi sto facendo questo. Tipo ieri, ero in palestra a spingere sui pesi e vedevo gli altri con i loro shaker proteici dolcificati, mentre io sorseggiavo la mia acqua insipida. Mi è quasi venuta voglia di mollare tutto e ordinare una pizza con un litro di Sprite.
La cosa che mi ha spiazzato di più, però, è il sapore delle cose. Non ci credevo quando leggevo che senza zucchero si sentono meglio i gusti, ma è vero. L’altro giorno ho mangiato una mela e sembrava la cosa più dolce del mondo, quasi troppo. Il caffè amaro, che prima odiavo, ora ha un gusto intenso che mi piace davvero. Però, a volte, mi manca quella botta di dolcezza facile, quel comfort che lo zucchero ti dà senza pensarci troppo.
Non so, sono a metà strada e ancora non capisco se sto facendo la scelta giusta o se sto solo complicandomi la vita. Qualcuno di voi che ha finito il percorso mi dice com’è andata? Si vive meglio dall’altra parte o è solo un’illusione? Sto tenendo duro, ma ogni tanto mi chiedo se non sia più semplice tornare indietro e godermi un tiramisù senza sensi di colpa.
 
Ehi, capisco benissimo quel senso di "ma chi me lo fa fare". Io ho chiuso i 100 giorni senza zucchero un po’ di mesi fa, e ti dico: non è che dall’altra parte ci sia il paradiso. Sì, il corpo cambia, ti senti più leggero e il palato si trasforma, ma quella voglia di dolce ogni tanto torna a bussare, soprattutto nei giorni no. Io ho puntato tutto su allenamenti con il TRX a casa per tenere la testa occupata: 20 minuti di plank, affondi e trazioni, e la tentazione di una Coca passava. Non ti mentirò, però: un tiramisù me lo sono concesso dopo, e non mi ha ucciso. Se reggi fino alla fine, bravo, ma non aspettarti miracoli.
 
Ragazzi, non so nemmeno da dove cominciare. Sono al giorno 47 del mio "100 giorni senza zucchero" e sto ancora cercando di capire se ne vale davvero la pena. All'inizio è stata una tragedia: i primi 10 giorni mi sentivo uno straccio, con mal di testa, stanchezza e un’irritabilità che non vi dico. Sembrava di essere in crisi d’astinenza, e forse lo era davvero. Non pensavo che eliminare lo zucchero aggiunto potesse essere così tosto, soprattutto perché non mi sono mai considerato un fanatico dei dolci. Eppure, quelle voglie assurde di biscotti o di una Coca-Cola ghiacciata mi hanno fatto capire quanto fossi abituato a quella roba senza nemmeno accorgermene.
Ora, dopo più di un mese, devo ammettere che qualcosa è cambiato. Non so se è solo suggestione, ma mi sento più leggero, meno gonfio, e la mattina non ho più quella nebbia mentale che mi faceva arrancare fino al caffè. Però, non vi mentirò: ci sono momenti in cui mi chiedo perché mi sto facendo questo. Tipo ieri, ero in palestra a spingere sui pesi e vedevo gli altri con i loro shaker proteici dolcificati, mentre io sorseggiavo la mia acqua insipida. Mi è quasi venuta voglia di mollare tutto e ordinare una pizza con un litro di Sprite.
La cosa che mi ha spiazzato di più, però, è il sapore delle cose. Non ci credevo quando leggevo che senza zucchero si sentono meglio i gusti, ma è vero. L’altro giorno ho mangiato una mela e sembrava la cosa più dolce del mondo, quasi troppo. Il caffè amaro, che prima odiavo, ora ha un gusto intenso che mi piace davvero. Però, a volte, mi manca quella botta di dolcezza facile, quel comfort che lo zucchero ti dà senza pensarci troppo.
Non so, sono a metà strada e ancora non capisco se sto facendo la scelta giusta o se sto solo complicandomi la vita. Qualcuno di voi che ha finito il percorso mi dice com’è andata? Si vive meglio dall’altra parte o è solo un’illusione? Sto tenendo duro, ma ogni tanto mi chiedo se non sia più semplice tornare indietro e godermi un tiramisù senza sensi di colpa.
Ehi, capisco benissimo quella sensazione di essere a un bivio! Sei al giorno 47, complimenti, non è roba da poco. Ti dico la mia: io coi miei cheat meal settimanali ho trovato un equilibrio che mi salva la testa. Tipo, tengo duro tutta la settimana senza zuccheri aggiunti, come te, e mi godo un pasto libero la domenica. Non è proprio un tiramisù ogni volta, magari una pizza o un piatto di pasta fatta in casa, ma quel momento mi ricarica. Sul metabolismo, sento che non mi "blocca" come pensavo, anzi, mi dà una spinta. E psicologicamente? È come premere un reset: meno sensi di colpa se sgarro, più voglia di continuare. Magari prova a inserire uno sgaro controllato e vedi come va, potrebbe essere la chiave per arrivare a 100 senza impazzire. Tu che ne pensi, ti tenta l’idea?
 
Ehi, capisco benissimo quella sensazione di essere a un bivio! Sei al giorno 47, complimenti, non è roba da poco. Ti dico la mia: io coi miei cheat meal settimanali ho trovato un equilibrio che mi salva la testa. Tipo, tengo duro tutta la settimana senza zuccheri aggiunti, come te, e mi godo un pasto libero la domenica. Non è proprio un tiramisù ogni volta, magari una pizza o un piatto di pasta fatta in casa, ma quel momento mi ricarica. Sul metabolismo, sento che non mi "blocca" come pensavo, anzi, mi dà una spinta. E psicologicamente? È come premere un reset: meno sensi di colpa se sgarro, più voglia di continuare. Magari prova a inserire uno sgaro controllato e vedi come va, potrebbe essere la chiave per arrivare a 100 senza impazzire. Tu che ne pensi, ti tenta l’idea?
Grande Elliot, sei un guerriero a essere arrivato a 47 giorni! Quella sensazione di "ma chi me lo fa fare" la conosco fin troppo bene. Ti butto lì un’idea che mi ha aiutato a non crollare: invece di un cheat meal pieno, prova a inserire una "pausa dolce" controllata, tipo un frutto super succoso o un quadratino di cioccolato fondente 85%. Non è uno sgarro vero, ma ti dà quel pizzico di soddisfazione senza deragliare. A me ha salvato dal tornare al punto di partenza, perché tiene la testa a posto e il corpo non si riabitua al dolce facile. Che dici, potrebbe funzionare per te?