Ehi, compagni di viaggio!
È passato un po’ dall’inizio di questo misto di sfida e scoperta, e devo dire che questi 100 giorni senza zucchero stanno diventando un’esperienza che non mi aspettavo. Le prime settimane? Un disastro. Non scherzo, mi sentivo come se il mio corpo urlasse per avere la sua dose di dolce. Ogni volta che passavo davanti a una pasticceria, era una lotta mentale. La testa diceva “no”, ma il resto di me voleva cedere. Però, sapete, dopo quei momenti duri, qualcosa è cambiato.
Piano piano, ho iniziato a notare che non cercavo più quella botta di dolcezza. E poi, sorpresa: il cibo ha iniziato a “parlare” diversamente. Non so come dirlo meglio, ma tipo… il sapore di una carota cruda? È diventato intenso, quasi dolce. Il caffè amaro, che prima non sopportavo, ora ha un gusto ricco, come se raccontasse una storia. Persino una mela mi sembra un dessert. Non pensavo che togliere lo zucchero potesse sbloccare i sapori in questo modo.
E il benessere? Beh, non dico di sentirmi un supereroe, ma la nebbia che avevo in testa è sparita. Mi sveglio con più energia, e quelle voglie assurde di snack a mezzanotte sono un ricordo. Non è che sia dimagrito tantissimo, ma il corpo sembra più… in pace, ecco. Mi piace questa sensazione di controllo, di scegliere cosa dargli davvero.
Detto ciò, non è sempre una passeggiata. Ogni tanto, alle cene con amici, mi guardano strano quando rifiuto il tiramisù. E sì, a volte mi manca quel gusto zuccheroso che copre tutto. Ma poi penso a come sto ora, a come scopro qualcosa di nuovo ogni giorno, e mi dico che ne vale la pena. Qualcun altro sta notando queste piccole magie togliendo lo zucchero?
È passato un po’ dall’inizio di questo misto di sfida e scoperta, e devo dire che questi 100 giorni senza zucchero stanno diventando un’esperienza che non mi aspettavo. Le prime settimane? Un disastro. Non scherzo, mi sentivo come se il mio corpo urlasse per avere la sua dose di dolce. Ogni volta che passavo davanti a una pasticceria, era una lotta mentale. La testa diceva “no”, ma il resto di me voleva cedere. Però, sapete, dopo quei momenti duri, qualcosa è cambiato.
Piano piano, ho iniziato a notare che non cercavo più quella botta di dolcezza. E poi, sorpresa: il cibo ha iniziato a “parlare” diversamente. Non so come dirlo meglio, ma tipo… il sapore di una carota cruda? È diventato intenso, quasi dolce. Il caffè amaro, che prima non sopportavo, ora ha un gusto ricco, come se raccontasse una storia. Persino una mela mi sembra un dessert. Non pensavo che togliere lo zucchero potesse sbloccare i sapori in questo modo.
E il benessere? Beh, non dico di sentirmi un supereroe, ma la nebbia che avevo in testa è sparita. Mi sveglio con più energia, e quelle voglie assurde di snack a mezzanotte sono un ricordo. Non è che sia dimagrito tantissimo, ma il corpo sembra più… in pace, ecco. Mi piace questa sensazione di controllo, di scegliere cosa dargli davvero.
Detto ciò, non è sempre una passeggiata. Ogni tanto, alle cene con amici, mi guardano strano quando rifiuto il tiramisù. E sì, a volte mi manca quel gusto zuccheroso che copre tutto. Ma poi penso a come sto ora, a come scopro qualcosa di nuovo ogni giorno, e mi dico che ne vale la pena. Qualcun altro sta notando queste piccole magie togliendo lo zucchero?