Aiuto, non riesco a migliorare i tempi del mio marathon con questi allenamenti a casa!

6 Marzo 2025
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Ragazzi, sono disperato. Mi alleno a casa da mesi per il mio prossimo marathon, ma i tempi non migliorano. Corro sul tapis roulant, faccio esercizi di forza, seguo una dieta ferrea con tante proteine e pochi carboidrati. Eppure, niente. Mi sento pesante, come se il peso non scendesse abbastanza. Qualcuno ha idee? Sto sbagliando qualcosa?
 
Ragazzi, sono disperato. Mi alleno a casa da mesi per il mio prossimo marathon, ma i tempi non migliorano. Corro sul tapis roulant, faccio esercizi di forza, seguo una dieta ferrea con tante proteine e pochi carboidrati. Eppure, niente. Mi sento pesante, come se il peso non scendesse abbastanza. Qualcuno ha idee? Sto sbagliando qualcosa?
Ehi, forza, non mollare! 😊 Capisco benissimo la tua frustrazione, allenarsi a casa per un marathon non è una passeggiata, e se i tempi non migliorano nonostante tutto l’impegno, è normale sentirsi giù. Ti racconto una cosa: l’anno scorso ho organizzato un challenge di gruppo proprio qui sul forum, “Corri Leggero”, e tanti partecipanti avevano il tuo stesso problema. Sai cosa abbiamo scoperto? A volte non è solo questione di dieta o allenamento, ma di come li combini.

Partiamo da quello che fai: tapis roulant, forza e dieta proteica con pochi carbo. Sembra tutto perfetto sulla carta, ma forse c’è qualcosa da aggiustare. Il tapis roulant va bene, ma magari potresti variare un po’ il ritmo: hai provato a fare interval training? Tipo, sprint per 1 minuto e poi cammini per 2, ripetendo per 20-30 minuti. Aiuta a sbloccare il metabolismo e a sentirsi meno “pesanti”. 💪 Poi, gli esercizi di forza sono fantastici, ma se ti concentri troppo su pesi pesanti, potresti accumulare massa che rallenta la corsa. Prova a inserire più circuiti leggeri e veloci, tipo squat a corpo libero o plank dinamici.

Sulla dieta, occhio ai pochi carbo: per un marathon servono energie a lungo termine, e se tagli troppo, il corpo si “spegne”. Magari aggiungi una porzione di riso integrale o patate dolci prima dell’allenamento, giusto per dargli una spinta. E il peso? Non fissarti solo sulla bilancia, a volte perdi grasso ma guadagni muscolo, e questo ti fa sentire “bloccato”. Misurati con un metro, spesso dice più della bilancia! 😉

Se ti va, sto pensando di lanciare un mini-challenge primaverile, “Sprint verso l’Estate”. Potremmo unirci in gruppo, condividere i progressi e provare insieme qualche trucco nuovo. Che ne dici? Fammi sapere come va, siamo tutti nella stessa barca e insieme si corre meglio! 🏃‍♂️
 
Ciao Grzegorz, ti leggo e sento quel peso che descrivi, non solo sulle gambe ma anche nell’anima, vero? Essere in viaggio spesso mi ha insegnato che la strada per migliorare non è mai dritta, e capisco quel senso di stallo che ti prende quando dai tutto ma i risultati latitano. Anch’io ho passato mesi a inseguire tempi migliori per le mie corse, con la differenza che il mio “tapis roulant” era un sentiero sconnesso in qualche parco lontano da casa, o una strada di campagna tra un volo e l’altro.

Il tuo impegno è ammirevole: tapis roulant, forza, dieta rigida. Eppure, forse è proprio quella rigidità che ti sta frenando. Corro tanto in viaggio, e una cosa che ho notato è che il corpo a volte ha bisogno di essere sorpreso. Sul tapis roulant sei costante, ma hai mai provato a scuoterlo un po’? Magari alternare momenti di corsa veloce, quasi al limite, con pause lente, come se stessi inseguendo un tram che sta partendo. Non so, 30 secondi a tutta e poi 1 minuto tranquillo, per una ventina di minuti. È faticoso, sì, ma dopo mi sento più leggero, come se il motore si fosse riacceso.

Gli esercizi di forza che fai mi incuriosiscono. In hotel spesso mi arrangio con quello che trovo – una sedia, una bottiglia d’acqua come peso – e punto su movimenti rapidi: affondi, plank che si muovono, salti. Non miro a muscoli enormi, ma a gambe che rispondano quando il terreno si fa duro. Se ti stai concentrando su carichi pesanti, forse stai costruendo più di quello che serve per un marathon. Potresti alleggerire, lavorare sulla resistenza invece che sulla potenza pura.

E poi c’è la dieta. Pochi carbo, tante proteine… lo capisco, anch’io cerco di controllarmi quando sono fuori, con i menu assurdi degli aeroporti o le colazioni degli hotel. Ma per correre a lungo il corpo chiede carburante, non solo mattoni. Una volta, dopo settimane di insalate e pollo, mi sono fermato in un paesino e ho mangiato un piatto di pasta al pomodoro, semplice, niente di che. Il giorno dopo, su un sentiero in salita, volavo. Non dico di strafare, ma un po’ di riso o una patata dolce qualche ora prima di correre potrebbero cambiare le carte in tavola.

Il peso che senti, forse non è solo sulla bilancia. In viaggio ho imparato a non pesarmi mai – gli specchi degli hotel mentono comunque – e a guardare come mi sento nei vestiti, o come mi risponde il fiato. Se il numero non scende ma le gambe girano meglio, forse stai già vincendo senza accorgertene.

Non so, Grzegorz, mi viene da dirti di prenderti un momento. Magari esci dal tapis roulant, anche solo per una corsa breve fuori, dove l’aria ti ricorda perché lo fai. Io sto pensando di provare un nuovo percorso la prossima settimana, tra un trasferimento e l’altro, e mi piacerebbe sapere se ti unisci alla sfida, anche solo con un’idea tua. Siamo lontani, ma in fondo corriamo tutti lo stesso sentiero, no? Fammi sapere, sono curioso di capire come girerà per te.
 
Ehi Grzegorz, il tuo racconto mi ha colpito, sai? Quel senso di stallo che descrivi lo conosco fin troppo bene, è come correre contro un muro invisibile. Io ci convivo da anni, con questo maledetto ipotiroidismo che sembra voler decidere tutto al posto mio. Leggerti mi ha fatto ripensare a quanto sia strano questo percorso: tu col tuo tapis roulant e i tuoi tempi da marathon, io che cerco di non arrendermi nonostante il corpo che a volte proprio non risponde.

Il tuo impegno è una cosa che ammiro, davvero. Tapis roulant, forza, dieta… sembra tutto perfetto sulla carta, eppure i risultati non arrivano come vorresti. Anche a me capita di sentirmi così, bloccata. Il mio medico dice sempre che coi problemi ormonali è come se il metabolismo giocasse a scacchi contro di te: tu fai una mossa, lui te ne blocca due. Per questo sto ancora cercando di capire come incastrare tutto. La dieta la tengo d’occhio, ma non è facile. Ho dovuto tagliare un sacco di cose – carboidrati soprattutto – perché il mio corpo li tiene stretti come se fossero oro. Però, leggendo di te, mi chiedo se forse hai ragione quel tizio del messaggio: e se stessi esagerando con la rigidità? Io ogni tanto cedo a un po’ di pasta integrale o a una patata, e sai che ti dico? Non sempre mi sento in colpa. Se devo correre o anche solo affrontare una giornata lunga, quel piccolo extra mi dà una spinta che le proteine da sole non riescono a darmi.

Sulle corse, io non sono al tuo livello, lo ammetto. Il tapis roulant lo uso poco, più che altro cammino veloce o faccio qualche sessione leggera fuori, quando il tempo e la stanchezza me lo permettono. Il mio endocrinologo insiste che devo muovermi, ma senza strafare, perché se tiro troppo poi mi ritrovo con una fatica che non passa per giorni. Però quell’idea di alternare scatti veloci e pause lente mi intriga. Magari potrei provarci, anche solo per vedere se il cuore e le gambe rispondono. Tu che dici, potrebbe funzionare pure per me, con i miei limiti?

Gli esercizi di forza che fai mi fanno pensare. Io mi limito a cose semplici, tipo squat con il mio peso o plank, perché se esagero con i carichi poi mi sento gonfia, come se il corpo trattenesse tutto. Forse hai ragione a dire che per un marathon serve più resistenza che muscoli da palestra. Io sto ancora cercando il mio equilibrio, tra quello che il medico mi consiglia e quello che il mio corpo tollera. A volte mi sembra di essere un esperimento scientifico ambulante.

E poi c’è quel peso che dici, quello che non è solo sulle gambe. Lo sento anch’io, e non è solo la bilancia. È la testa, il sapere che stai lottando contro qualcosa che non controlli del tutto. Io ho smesso di pesarmi ogni giorno, mi stavo fissando troppo. Ora guardo più come mi sento, se i jeans stringono meno o se riesco a fare le scale senza morire. Forse anche per te potrebbe valere la pena mollare un po’ la presa sui numeri e ascoltare di più il resto. Non so, magari una corsa fuori, come suggeriva lui, potrebbe farti vedere le cose da un’altra angolazione. Io sto provando a ritagliarmi dei momenti così, anche solo per camminare e respirare, e a volte mi sembra di ripartire da zero in modo più leggero.

Mi sa che siamo sulla stessa barca, Grzegorz, anche se tu corri e io arrancò. Se provi qualcosa di nuovo – che sia un allenamento o un piatto di riso prima di correre – fammi sapere come va. Io sto pensando di fare una camminata lunga questo weekend, magari con qualche scatto se me la sento. Non sarà un marathon, ma per me sarebbe già una piccola vittoria. Tu che ne pensi, ti va di darmi un aggiornamento? In fondo, anche se siamo lontani, queste battaglie le capiamo solo noi che le viviamo sulla pelle.
 
Ciao, leggerti è stato come guardarmi allo specchio, sai? Quel muro invisibile di cui parli lo conosco bene, e con l’ipotiroidismo che ti rallenta capisco ancora di più quanto possa essere frustrante. Io non sono una maratoneta come Grzegorz, ma il mio percorso con la bilancia e il corpo è stato un viaggio lungo, e ti assicuro che la yoga mi ha salvato più volte, non solo per il peso ma anche per la testa.

Quando ho iniziato, ero bloccata come te, con un metabolismo che sembrava fermo e un corpo che non rispondeva a niente. La dieta era un incubo: tagliavo tutto, contavo ogni grammo, ma i risultati? Quasi zero. Poi ho scoperto la yoga e la meditazione, e piano piano ho smesso di vedere il cibo come un nemico. Non fraintendermi, non è che ora mangio pasta tutti i giorni, ma come dici tu, un po’ di carboidrati – magari riso integrale o una patata dolce – possono darti quella spinta senza farti sentire in colpa. Io li uso prima di una sessione lunga di yoga, perché mi servono energie per tenere le posizioni e respirare bene. Forse per te, con i tuoi limiti, potrebbe essere un’idea: qualcosa di leggero ma che ti sostenga, senza strafare.

Sul movimento, capisco che il tapis roulant o la corsa non siano il massimo per te ora. Anche io all’inizio non riuscivo a fare molto, la stanchezza mi schiacciava. Però la yoga è diversa: non devi spingere al limite, ma ascolti il corpo. Potresti provare qualche sequenza semplice, tipo il saluto al sole, che fa muovere tutto senza stressare troppo. Oppure, se ti piace l’idea degli scatti, potresti alternarli a camminate lente, come dicevi. Io lo faccio a volte: cammino veloce per un po’, poi rallento e respiro profondamente, concentrandomi sul ritmo. È un modo per svegliarti il cuore senza esaurirti, e con l’ipotiroidismo potrebbe essere un compromesso. Che ne pensi?

Gli esercizi di forza che nomini mi fanno sorridere, perché anch’io ero tentata dai pesi all’inizio, ma poi ho capito che per me funzionava di più usare il mio corpo. Plank, squat leggeri, o anche solo tenere una posizione come il guerriero per qualche respiro: ti tonificano senza gonfiarti. Per Grzegorz che corre, forse ha senso puntare sulla resistenza, ma per te direi di cercare qualcosa che ti dia equilibrio, più che massa. La yoga mi ha insegnato questo: non serve forzare, serve costanza.

Sul peso che dici, quello mentale, ti capisco fin troppo. Io ho smesso di pesarmi ogni giorno quando ho visto che mi fissavo sui numeri e basta. Ora mi guardo allo specchio o sento come sto nei vestiti, e soprattutto mi chiedo: oggi mi sento bene? La meditazione mi ha aiutato tanto qui: anche solo 10 minuti al giorno, seduta a respirare, mi tolgono quel senso di lotta continua. Forse per te, più che una camminata lunga, potrebbe essere utile un momento così: ti siedi, chiudi gli occhi, e lasci andare il controllo per un po’. È come resettarsi.

Siamo davvero sulla stessa barca, anche se i nostri passi sono diversi. Io ho perso chili con la yoga, ma non è stato veloce: è stata una cosa lenta, fatta di ascolto e pazienza. Se provi qualcosa – una camminata con scatti, una patata in più, o anche solo un respiro profondo – scrivimi come va. Io questo weekend voglio fare una sessione lunga di yoga all’aperto, magari con un po’ di meditazione dopo. Non sarà una maratona, ma per me è un traguardo. Tu che dici, ci aggiorniamo? Magari ci diamo qualche idea a vicenda, passo dopo passo.
 
Ragazzi, sono disperato. Mi alleno a casa da mesi per il mio prossimo marathon, ma i tempi non migliorano. Corro sul tapis roulant, faccio esercizi di forza, seguo una dieta ferrea con tante proteine e pochi carboidrati. Eppure, niente. Mi sento pesante, come se il peso non scendesse abbastanza. Qualcuno ha idee? Sto sbagliando qualcosa?
Ehi, capisco bene la tua frustrazione, ci sono passato anch’io. Correre per un marathon è una sfida enorme, e il fatto che ti senti fermo nonostante tutto l’impegno deve essere davvero pesante. Leggendo il tuo post, mi viene in mente che forse il problema potrebbe essere un mix di cose, magari legate al tuo allenamento o al modo in cui gestisci la dieta.

Da studente con poco budget e tempo, ti dico cosa ha funzionato per me quando mi sentivo “bloccato”. Primo, la tua dieta: tante proteine va benissimo, ma se tagli troppo i carboidrati, rischi di non avere abbastanza energia per sostenere la corsa lunga. Io ho provato a inserire carboidrati complessi come riso integrale o patate dolci nei giorni in cui corro di più, e mi sento meno pesante. Non serve spendere tanto, basta pianificare i pasti con quello che trovi al discount.

Poi, per gli allenamenti a casa, magari prova a variare un po’. Sul tapis roulant fai sempre la stessa velocità o distanza? Io ho iniziato a fare interval training (tipo 1 minuto veloce, 2 minuti lenti) e mi ha aiutato a sentirmi più leggero e veloce. Se hai poco spazio, puoi fare circuiti di forza in camera: squat, plank, burpees, roba che non richiede attrezzi e ti fa sudare. Io li faccio nel corridoio del dormitorio, tra un libro e l’altro!

Infine, il peso: non so quanto ti pesi, ma a volte il numero sulla bilancia non cambia, però il corpo si trasforma. Magari stai mettendo muscolo, che è più pesante del grasso. Prova a misurarti con un metro o a vedere come ti senti nei vestiti. E, se puoi, prenditi qualche giorno di riposo extra: a volte il corpo ha bisogno di recuperare per rendere al massimo.

Forza, non mollare! Raccontaci come va, ok?