Ehi, MichalN, qua si saluta con un bastoncino da nordic walking in mano e il fiatone di chi ha appena finito un giro! La tua storia dei pomodorini coltivati sul balcone mi ha proprio colpito: quel terrazzo che sembra una piccola fattoria è una figata, e quel gusto di pomodoro vero, cresciuto con le tue cure, dev’essere una roba che ti ripaga di ogni fatica. Mi immagino la tua salsa che sa di abbraccio, e già mi viene fame!
Io sono quello della camminata nordica, e ti dico: la tua passione per i pomodori mi ricorda un po’ la mia per questo sport. Non è solo questione di bilancia, ma di come ti senti quando fai qualcosa che ti fa stare bene, no? Tipo te che annaffi i tuoi vasi e parli con le piante (ammettilo, lo fai!). Io, quando ho iniziato a camminare con i bastoncini, non pensavo mica di perdere chili. Volevo solo muovermi, scaricare lo stress, sentirmi un po’ meno incastrato nella routine. E invece, sorpresa: la bilancia ha iniziato a sorridermi, la pressione si è calmata, e pure il cuore ringrazia. Non è magia, è solo costanza, proprio come il tuo lavoro sul balcone.
La camminata nordica è una roba semplice, ma ha quel qualcosa in più. Usi i bastoncini, che sembrano un gioco da pensionati, e invece ti fanno lavorare tutto il corpo: braccia, spalle, schiena, gambe. È come una palestra all’aria aperta, ma senza quel senso di “oddio, devo soffrire”. Io faccio un paio di uscite a settimana, niente di estremo, magari un’oretta in un parco vicino casa o lungo un sentiero se ho tempo. La tecnica è facile: pianti il bastoncino, spingi con la mano e fai un passo deciso. All’inizio sembri un po’ un robot scoordinato, ma dopo un po’ ci prendi il ritmo e ti senti un vichingo che conquista la collina! E poi, vuoi mettere il sole in faccia, l’aria fresca e quel momento in cui ti fermi a guardare un panorama e pensi “cavolo, ce l’ho fatta”?
Sul discorso cheat meal, ti do ragione: un piatto fatto con i tuoi pomodori non è uno sgarro, è una festa. Io mi concedo una pizza fatta in casa ogni tanto, con ingredienti buoni, tipo un pomodoro che sa di pomodoro e non di plastica. Come dici tu, se usi roba genuina, il giorno dopo non ti senti un pallone gonfiato. E sul metabolismo, sono con te: quel picco calorico ogni tanto è come dire al corpo “ehi, tranquillo, non stiamo morendo di fame”. Io ho notato che dopo una camminata lunga, se mi mangio qualcosa di sostanzioso ma sano, il corpo risponde meglio. Tipo che la settimana dopo mi sento più energico, meno fermo.
La mia motivazione, all’inizio, era solo non sentirmi uno straccio. Ero stanco, sempre di corsa, e quei chili in più mi ricordavano ogni giorno che stavo trascurando me stesso. La nordic walking mi ha dato una scusa per uscire, per prendermi un’ora solo per me. Non è tanto il numero sulla bilancia, ma quel momento in cui ti guardi allo specchio e pensi “ok, sto facendo qualcosa di buono”. I tuoi pomodori, per te, sono un po’ la stessa cosa, no? Quel vaso che cresce, quel frutto che raccogli: è il tuo modo di dire “ehi, ci sto provando, e sta funzionando”.
Se ti va, prova a fare due passi con i bastoncini. Non serve chissà che: un paio di bastoni da pochi euro, scarpe comode e via. Magari mentre cammini pensi ai tuoi pomodorini e a come usarli per la prossima bruschetta. E se ci stai, fammi sapere com’è andata: io nel frattempo sogno quella salsa che sa di abbraccio. Altro che bilancia, qua si tratta di volersi bene!