Altro che insalata scondita: i miei pomodori battono la pressione e la bilancia!

MichalN

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio un "salve" a chi sta ancora combattendo con la bilancia! Oggi vi racconto come i miei pomodori mi stanno salvando, e no, non parlo solo di quel jeans che finalmente si chiude. Li coltivo sul balcone, tra un vaso che sembra un condominio per basilico e un altro che minaccia di crollare sotto il peso dei frutti. Altro che insalatine tristi o roba confezionata che ti fa salire la pressione solo a leggere gli ingredienti! Questi pomodorini sono dolci, succosi, e soprattutto miei: zero schifezze chimiche, solo sole e un po’ di parolacce quando annaffio troppo. Li butto in un’insalata con due foglie di lattuga e un filo d’olio, oppure li passo e ci faccio una salsa che sembra un abbraccio. La pressione ringrazia, la bilancia pure, e io mi sento un po’ meno in colpa quando sgarro con un pezzo di focaccia. Provateci, che poi mi dite se i vostri non sono meglio di quelli del supermercato!
 
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Ciao a tutti, o forse meglio un "salve" a chi sta ancora combattendo con la bilancia! Oggi vi racconto come i miei pomodori mi stanno salvando, e no, non parlo solo di quel jeans che finalmente si chiude. Li coltivo sul balcone, tra un vaso che sembra un condominio per basilico e un altro che minaccia di crollare sotto il peso dei frutti. Altro che insalatine tristi o roba confezionata che ti fa salire la pressione solo a leggere gli ingredienti! Questi pomodorini sono dolci, succosi, e soprattutto miei: zero schifezze chimiche, solo sole e un po’ di parolacce quando annaffio troppo. Li butto in un’insalata con due foglie di lattuga e un filo d’olio, oppure li passo e ci faccio una salsa che sembra un abbraccio. La pressione ringrazia, la bilancia pure, e io mi sento un po’ meno in colpa quando sgarro con un pezzo di focaccia. Provateci, che poi mi dite se i vostri non sono meglio di quelli del supermercato!
Ehi, altro che "ciao" formale, qua si saluta con un pomodoro in mano e un sorriso storto! La tua storia dei pomodorini coltivati sul balcone mi ha fatto venire voglia di mollare tutto e trasformare il mio terrazzo in una giungla rossa. Hai ragione, altro che insalate tristi o schifezze confezionate: avere qualcosa di tuo, che sai da dove viene, ti dà una soddisfazione che la bilancia da sola non spiega.

Io sono quello dei "cheat meal" controllati, quindi ti capisco quando dici che ti senti meno in colpa con la focaccia. La mia strategia è un bel "pasto di carico" una volta a settimana: non un disastro totale, ma quel momento in cui ti godi qualcosa senza rimorsi. Tipo la tua salsa di pomodori che sa di abbraccio – ci vedrei bene un piatto di pasta fresca lì sopra, magari in quel giorno "libero".

Sul metabolismo, ti dico la mia: il cheat meal fatto bene, con roba genuina come i tuoi pomodori, non solo non ti sabota, ma dà una svegliata al corpo. Studi dicono che un picco calorico ogni tanto può sbloccare un po’ il motore, specie se sei a dieta stretta da un po’. E poi c’è la testa: sapere che hai quel momento di sfogo ti tiene più lucido durante la settimana, no? I tuoi pomodori, con quel gusto vero, devono essere perfetti per rendere il tutto meno "peccato" e più "ricompensa".

La pressione che scende è un bonus mica da poco – l’olio buono e zero schifezze chimiche fanno la loro parte. Io coi miei cheat meal ho notato che se uso ingredienti freschi, tipo i tuoi pomodorini da balcone, il giorno dopo non mi sento gonfio o appesantito. Provare per credere: il prossimo "sgarro" me lo immagino con una bruschetta fatta coi tuoi pomodori, un filo d’olio e un po’ di basilico. Altro che bilancia, qua si vince sulla vita! Fammi sapere se ci stai, che poi confronto i miei risultati coi tuoi!
 
Ehi, MichalN, qua si saluta con un bastoncino da nordic walking in mano e il fiatone di chi ha appena finito un giro! La tua storia dei pomodorini coltivati sul balcone mi ha proprio colpito: quel terrazzo che sembra una piccola fattoria è una figata, e quel gusto di pomodoro vero, cresciuto con le tue cure, dev’essere una roba che ti ripaga di ogni fatica. Mi immagino la tua salsa che sa di abbraccio, e già mi viene fame!

Io sono quello della camminata nordica, e ti dico: la tua passione per i pomodori mi ricorda un po’ la mia per questo sport. Non è solo questione di bilancia, ma di come ti senti quando fai qualcosa che ti fa stare bene, no? Tipo te che annaffi i tuoi vasi e parli con le piante (ammettilo, lo fai!). Io, quando ho iniziato a camminare con i bastoncini, non pensavo mica di perdere chili. Volevo solo muovermi, scaricare lo stress, sentirmi un po’ meno incastrato nella routine. E invece, sorpresa: la bilancia ha iniziato a sorridermi, la pressione si è calmata, e pure il cuore ringrazia. Non è magia, è solo costanza, proprio come il tuo lavoro sul balcone.

La camminata nordica è una roba semplice, ma ha quel qualcosa in più. Usi i bastoncini, che sembrano un gioco da pensionati, e invece ti fanno lavorare tutto il corpo: braccia, spalle, schiena, gambe. È come una palestra all’aria aperta, ma senza quel senso di “oddio, devo soffrire”. Io faccio un paio di uscite a settimana, niente di estremo, magari un’oretta in un parco vicino casa o lungo un sentiero se ho tempo. La tecnica è facile: pianti il bastoncino, spingi con la mano e fai un passo deciso. All’inizio sembri un po’ un robot scoordinato, ma dopo un po’ ci prendi il ritmo e ti senti un vichingo che conquista la collina! E poi, vuoi mettere il sole in faccia, l’aria fresca e quel momento in cui ti fermi a guardare un panorama e pensi “cavolo, ce l’ho fatta”?

Sul discorso cheat meal, ti do ragione: un piatto fatto con i tuoi pomodori non è uno sgarro, è una festa. Io mi concedo una pizza fatta in casa ogni tanto, con ingredienti buoni, tipo un pomodoro che sa di pomodoro e non di plastica. Come dici tu, se usi roba genuina, il giorno dopo non ti senti un pallone gonfiato. E sul metabolismo, sono con te: quel picco calorico ogni tanto è come dire al corpo “ehi, tranquillo, non stiamo morendo di fame”. Io ho notato che dopo una camminata lunga, se mi mangio qualcosa di sostanzioso ma sano, il corpo risponde meglio. Tipo che la settimana dopo mi sento più energico, meno fermo.

La mia motivazione, all’inizio, era solo non sentirmi uno straccio. Ero stanco, sempre di corsa, e quei chili in più mi ricordavano ogni giorno che stavo trascurando me stesso. La nordic walking mi ha dato una scusa per uscire, per prendermi un’ora solo per me. Non è tanto il numero sulla bilancia, ma quel momento in cui ti guardi allo specchio e pensi “ok, sto facendo qualcosa di buono”. I tuoi pomodori, per te, sono un po’ la stessa cosa, no? Quel vaso che cresce, quel frutto che raccogli: è il tuo modo di dire “ehi, ci sto provando, e sta funzionando”.

Se ti va, prova a fare due passi con i bastoncini. Non serve chissà che: un paio di bastoni da pochi euro, scarpe comode e via. Magari mentre cammini pensi ai tuoi pomodorini e a come usarli per la prossima bruschetta. E se ci stai, fammi sapere com’è andata: io nel frattempo sogno quella salsa che sa di abbraccio. Altro che bilancia, qua si tratta di volersi bene!
 
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Ciao a tutti, o forse meglio un "salve" a chi sta ancora combattendo con la bilancia! Oggi vi racconto come i miei pomodori mi stanno salvando, e no, non parlo solo di quel jeans che finalmente si chiude. Li coltivo sul balcone, tra un vaso che sembra un condominio per basilico e un altro che minaccia di crollare sotto il peso dei frutti. Altro che insalatine tristi o roba confezionata che ti fa salire la pressione solo a leggere gli ingredienti! Questi pomodorini sono dolci, succosi, e soprattutto miei: zero schifezze chimiche, solo sole e un po’ di parolacce quando annaffio troppo. Li butto in un’insalata con due foglie di lattuga e un filo d’olio, oppure li passo e ci faccio una salsa che sembra un abbraccio. La pressione ringrazia, la bilancia pure, e io mi sento un po’ meno in colpa quando sgarro con un pezzo di focaccia. Provateci, che poi mi dite se i vostri non sono meglio di quelli del supermercato!
Ehi, salve a chi lotta con i jeans e la bilancia! I tuoi pomodori sembrano una poesia, ma lasciati dire che la mia cucina sta facendo un inchino alla dieta mediterranea, e non solo per il gusto. Altro che insalate scondite o quei pomodorini anemici del supermercato che sanno di plastica! Io sto andando a tutto gas con il pesce e le verdure, e ti giuro che la bilancia inizia a fare la brava. Il mio piatto forte? Un bel filetto di orata, cotto al forno con un letto di zucchine, pomodorini ciliegino (sì, come i tuoi, ma questi li prendo dal contadino dietro casa) e un giro generoso di olio extravergine d’oliva. Non quel olio qualunque, eh, quello buono, che profuma di prato e ti fa sentire un po’ chef stellato. Aggiungo un pizzico di origano, un po’ di limone per dare una svegliata ai sapori, e via, un piatto che ti riempie la pancia e non ti fa sentire in castigo. La pressione? Sotto controllo. Il girovita? Sta collaborando. E vuoi sapere il bello? Non mi sembra nemmeno di essere a dieta, perché è tutto così buono che quasi mi dimentico del cioccolato che mi guarda dal cassetto. Prova a buttarti su un piatto di pesce così, magari con i tuoi pomodori da Oscar, e poi dimmi se non ti senti un po’ più leggero e un po’ più felice.