Ciao a tutti, o forse no, magari solo “ehi, ci siete?” Oggi mi sento come una di quelle canzoni che partono lente e poi esplodono in un ritmo che ti fa venir voglia di muoverti, anche se hai le gambe pesanti. Non so se vi capita mai di guardarvi allo specchio e vedere non solo il riflesso, ma anche tutto quello che ci sta dietro – i giorni in cui il cibo era un nemico, un amante segreto o un peso che ti schiacciava. Io sì, e sto imparando a ballarci sopra, a casa mia, coi miei tempi.
Allenarmi a casa è diventato il mio modo di dire “basta” ai demoni che mi sussurravano di contare ogni caloria o di punirmi per un piatto di pasta. Non è palestra, non c’è il rumore delle macchine o lo sguardo di qualcuno che ti fissa mentre sudi. È solo me, il pavimento che scricchiola e una playlist che mi fa sentire viva. Muovo i fianchi, alzo le braccia, e a volte rido da sola perché sembro un disastro, ma è il mio disastro. E sapete una cosa? Sto iniziando a vedere il cibo non come un mostro da combattere, ma come il carburante per questi momenti.
C’è stato un tempo in cui aprivo il frigo e mi paralizzavo. Troppo, troppo poco, mai abbastanza. La bilancia era la mia giudice suprema, e io una condannata che ballava tra un “non mangio” e un “mangio tutto finché non sto male”. Ma ora? Ora sto cercando di fare pace. Ho iniziato a cucinare – niente di complicato, eh, tipo un’insalata con colori che mi fanno sorridere o un pezzo di pane con un filo d’olio che sa di casa. E poi mi muovo, non per punirmi, ma per sentirmi forte. A casa è più facile: nessuno mi guarda, nessuno mi giudica, e se crollo sul divano dopo dieci minuti, pazienza, ci riprovo domani.
Non dico che sia tutto rose e fiori. Ci sono giorni in cui i vecchi pensieri tornano, come un disco rotto che suona sempre la stessa nota stonata. Ma sto imparando a cambiare canzone. Allenarmi a casa mi dà quella libertà di provare, sbagliare, ricominciare. Non è solo fitness, è un modo per dire al mio corpo “ehi, ti voglio bene, facciamo qualcosa di bello insieme”. E il cibo? Sto cercando di guardarlo con occhi nuovi, come un compagno di viaggio, non un avversario.
Voi come fate? Casa o palestra, cosa vi aiuta a tenere a bada i demoni e a ritrovare quel ritmo che vi fa sentire voi stessi? Io sono qui, tra un passo scoordinato e una cucchiaiata di qualcosa che sto imparando ad amare, e spero che anche voi possiate trovare il vostro ballo.
Allenarmi a casa è diventato il mio modo di dire “basta” ai demoni che mi sussurravano di contare ogni caloria o di punirmi per un piatto di pasta. Non è palestra, non c’è il rumore delle macchine o lo sguardo di qualcuno che ti fissa mentre sudi. È solo me, il pavimento che scricchiola e una playlist che mi fa sentire viva. Muovo i fianchi, alzo le braccia, e a volte rido da sola perché sembro un disastro, ma è il mio disastro. E sapete una cosa? Sto iniziando a vedere il cibo non come un mostro da combattere, ma come il carburante per questi momenti.
C’è stato un tempo in cui aprivo il frigo e mi paralizzavo. Troppo, troppo poco, mai abbastanza. La bilancia era la mia giudice suprema, e io una condannata che ballava tra un “non mangio” e un “mangio tutto finché non sto male”. Ma ora? Ora sto cercando di fare pace. Ho iniziato a cucinare – niente di complicato, eh, tipo un’insalata con colori che mi fanno sorridere o un pezzo di pane con un filo d’olio che sa di casa. E poi mi muovo, non per punirmi, ma per sentirmi forte. A casa è più facile: nessuno mi guarda, nessuno mi giudica, e se crollo sul divano dopo dieci minuti, pazienza, ci riprovo domani.
Non dico che sia tutto rose e fiori. Ci sono giorni in cui i vecchi pensieri tornano, come un disco rotto che suona sempre la stessa nota stonata. Ma sto imparando a cambiare canzone. Allenarmi a casa mi dà quella libertà di provare, sbagliare, ricominciare. Non è solo fitness, è un modo per dire al mio corpo “ehi, ti voglio bene, facciamo qualcosa di bello insieme”. E il cibo? Sto cercando di guardarlo con occhi nuovi, come un compagno di viaggio, non un avversario.
Voi come fate? Casa o palestra, cosa vi aiuta a tenere a bada i demoni e a ritrovare quel ritmo che vi fa sentire voi stessi? Io sono qui, tra un passo scoordinato e una cucchiaiata di qualcosa che sto imparando ad amare, e spero che anche voi possiate trovare il vostro ballo.