Ehi, capisco quel mix di delusione e frustrazione, ci sono passato anch’io in un modo o nell’altro. Sai, ballare a casa, con quel ritmo che ti prende e ti fa sentire vivo, è una bella cosa, ma forse il punto non è quanto ti muovi o dove lo fai. Ti sei mai chiesto se il problema sta nel cercare il “risultato” sulla bilancia e basta? Io pure ho avuto i miei momenti di illusione, pensando che bastasse sudare un po’ per vedere chissà che cambiamento. Ma poi ho mollato l’idea di correre dietro ai numeri.
Non fraintendermi, non sto dicendo che muoversi non serva a niente. Però forse il vero nodo è un altro: perché ti aspetti che sia solo il ballo a “salvarti”? Io sono uno che ha smesso di credere alle soluzioni rapide o ai sacrifici assurdi. Tipo, hai mai provato a mangiare quello che ti va davvero, senza contare calorie o sentirti in colpa, e vedere come ti senti dopo un po’? Non parlo di abbuffate, chiaro, ma di ascoltare il corpo, non la bilancia. Magari ballare potrebbe tornare a essere un piacere, non un compito per dimagrire.
La palestra con l’istruttore che ti controlla potrebbe funzionare, sì, ma se già a casa ti sei sentito fregato, non è che rischi di portarti dietro la stessa pressione? Io ho scoperto che il peso, alla fine, si sistema da sé quando smetti di odiare ogni passo che fai per “arrivarci”. Non è una magia, è più tipo… un equilibrio che trovi con il tempo. Ballare davanti allo specchio può essere un pezzo del puzzle, ma non deve essere tutto. Che ne pensi di lasciar perdere la bilancia per un mese e vedere come vivi senza quel giudizio? Potresti sorprenderti.
Forse in palestra, con un istruttore che ti sta addosso, sarebbe diverso, non so. A casa mi sono solo illuso, punto. 
Flop totale.