Ehi, che fuoco in questo thread!

La tua storia, blueskyscraper, è una di quelle che ti fanno venir voglia di alzarti dal divano e provare qualcosa di completamente nuovo, come il pole dance! Quel mix di forza, grazia e sfida personale che descrivi è contagioso, e mi ha fatto pensare a quanto il movimento possa trasformarci, dentro e fuori. E tu, con il tuo viaggio “100 giorni senza zucchero”, mi hai colpita dritto al cuore.

La tua descrizione di come il sapore di un pomodoro o di una mela sia diventato così intenso… wow, è poesia! Mi ha fatto riflettere su come il nostro corpo e il nostro palato possano riscoprire il mondo se gli diamo una chance.
Io sono qui, in un percorso un po’ diverso, ma con lo stesso desiderio di ritrovare me stessa. Dopo un periodo pesante, fatto di cure mediche e giornate interminabili in ospedale, il mio corpo era cambiato. Durante il trattamento ho preso chili, non tanti, ma abbastanza da sentirmi come se non fossi più “io”.

La malattia mi aveva tolto energia, e il cibo era diventato un conforto, spesso l’unico momento di sollievo. Ma ora che sto meglio, sto tornando piano piano a muovermi, a prendermi cura di me, e il vostro entusiasmo mi sta dando una spinta incredibile.
Non sono ancora pronta per il pole dance – anche se, giuro, la tua passione mi ha fatto fantasticare su come sarebbe volteggiare!

Per ora, il mio “ballo” è fatto di passeggiate lunghe, qualche esercizio leggero con i pesi e yoga per sciogliere le tensioni. Ogni passo è una piccola vittoria, perché dopo mesi di immobilità, anche solo salire le scale senza fiatone mi sembra un miracolo. Ma la cosa che sto imparando, e che lega il mio viaggio al tuo e a quello di blueskyscraper, è quanto sia importante nutrire il corpo dopo essersi mosse. Non parlo solo di calorie, ma di cibo che ti fa sentire viva, che ti ricarica senza appesantirti.
Dopo le mie sessioni di movimento, cerco di mangiare qualcosa che sia semplice ma nutriente. Una delle mie scoperte preferite è lo yogurt greco con un po’ di frutta fresca e qualche mandorla. È come un dessert, ma mi dà proteine per i muscoli e zuccheri naturali che non mi fanno crollare dopo un’ora.

Oppure, se ho più fame, preparo un’insalata con del pollo grigliato, avocado e un filo d’olio d’oliva. Non sono una chef, ma sto imparando ad ascoltare il mio corpo: dopo una passeggiata o una sessione di yoga, vuole cibo vero, non schifezze. E sai una cosa? Come dicevi tu, i sapori sono più intensi quando mangi pulito. Anche un semplice uovo sodo con un po’ di sale e pepe può sembrare un capolavoro!
La tua scelta di tagliare lo zucchero mi ha fatto pensare. Io non ho fatto un taglio netto, ma sto cercando di ridurre i cibi processati. Durante il ricovero mangiavo quello che passava l’ospedale, spesso roba piena di sale o zuccheri nascosti, e mi sentivo sempre gonfia, stanca. Ora che scelgo io cosa mettere nel piatto, è tutta un’altra storia. Non seguo diete rigide – il mio medico me lo ha sconsigliato, visto che sto ancora recuperando – ma cerco di bilanciare. Verdure colorate, un po’ di cereali integrali, pesce o legumi… e ogni tanto un quadratino di cioccolato fondente, che per me è una coccola sacra.
Leggendo di te e di blueskyscraper, mi rendo conto che non si tratta solo di perdere peso, ma di riconquistare il controllo, di sentirsi forti, di celebrare il corpo per quello che può fare. Tu con il tuo “no zucchero” e le mele che sanno di dessert, blueskyscraper con le sue braccia scolpite e le gambe da sogno… mi state ispirando a non mollare. Magari un giorno proverò il pole dance, chissà! Per ora, continuo con le mie passeggiate e i miei piatti colorati, e mi godo ogni piccolo progresso.

Qualcun altro sta tornando al movimento dopo un periodo fermo? Come vi prendete cura di voi dopo l’allenamento? Raccontate, che questo thread è una miniera d’oro!
