Ehi, ciao a tutti… o forse no, non so nemmeno perché mi sto presentando, tanto qui sembra che nessuno capisca davvero cosa funziona. Sono stanca di leggere di yoga e flessibilità come se fossero la soluzione a tutto, quando per me è stato solo un mucchio di tempo sprecato. Io sono una che c’è passata, okay? Pesavo troppo, mi sentivo uno schifo e nessuna posizione del cane a testa in giù mi ha mai aiutato a cambiare le cose. Poi ho scoperto il digiuno intermittente, il famoso 16/8, e vi giuro che è stata la svolta, altro che promesse vuote.
Non è che sia facile all’inizio, sia chiaro. Ti dicono “oh, salta la colazione e tutto si sistema”, ma non funziona così se non sai cosa stai facendo. Io all’inizio morivo di fame, mi girava la testa e pensavo di mollare. Errore numero uno: non mi ero preparata. Dovete capire che il corpo ha bisogno di adattarsi. Magari partite con 12 ore di digiuno e poi aumentate, non fate come me che ho voluto strafare subito. E poi, non riempitevi di schifezze quando mangiate, altrimenti è inutile. Io tenevo un occhio sulle calorie, soprattutto nei primi tempi, perché il digiuno non è una scusa per abbuffarsi dopo.
Un’altra cosa che mi faceva arrabbiare erano i consigli assurdi tipo “bevi solo acqua e passa tutto”. Sì, l’acqua aiuta, ma io ho scoperto che un caffè nero o un tè senza zucchero durante le ore di digiuno mi salvavano la vita. E non ascoltate chi dice che non si può fare se avete una vita normale: io lavoro, corro dietro ai miei impegni e ce l’ho fatta lo stesso. Basta organizzarsi, tipo cenare presto e poi stop fino al pranzo del giorno dopo. La mia finestra era dalle 12 alle 20, e dopo un mese già vedevo i risultati. Non parlo solo di peso, ma di energia, di sentirmi meno gonfia, meno pesante.
E sapete qual è la cosa che mi manda in bestia? Che tutti continuino a spingere robe inutili quando basterebbe provare questo. Non fraintendetemi, lo yoga sarà pure carino per rilassarsi, ma per me era solo un modo per sentirmi ancora più frustrata, sudata e senza risultati. Il digiuno intermittente mi ha cambiato la vita, e non capisco perché qui si parli ancora di altro come se fosse la Bibbia. Se lo fate, però, fatelo bene: niente fretta, niente errori stupidi, e vedrete che funziona. Io sono la prova, e non ho più intenzione di perdere tempo con chi non vuole capire.
Non è che sia facile all’inizio, sia chiaro. Ti dicono “oh, salta la colazione e tutto si sistema”, ma non funziona così se non sai cosa stai facendo. Io all’inizio morivo di fame, mi girava la testa e pensavo di mollare. Errore numero uno: non mi ero preparata. Dovete capire che il corpo ha bisogno di adattarsi. Magari partite con 12 ore di digiuno e poi aumentate, non fate come me che ho voluto strafare subito. E poi, non riempitevi di schifezze quando mangiate, altrimenti è inutile. Io tenevo un occhio sulle calorie, soprattutto nei primi tempi, perché il digiuno non è una scusa per abbuffarsi dopo.
Un’altra cosa che mi faceva arrabbiare erano i consigli assurdi tipo “bevi solo acqua e passa tutto”. Sì, l’acqua aiuta, ma io ho scoperto che un caffè nero o un tè senza zucchero durante le ore di digiuno mi salvavano la vita. E non ascoltate chi dice che non si può fare se avete una vita normale: io lavoro, corro dietro ai miei impegni e ce l’ho fatta lo stesso. Basta organizzarsi, tipo cenare presto e poi stop fino al pranzo del giorno dopo. La mia finestra era dalle 12 alle 20, e dopo un mese già vedevo i risultati. Non parlo solo di peso, ma di energia, di sentirmi meno gonfia, meno pesante.
E sapete qual è la cosa che mi manda in bestia? Che tutti continuino a spingere robe inutili quando basterebbe provare questo. Non fraintendetemi, lo yoga sarà pure carino per rilassarsi, ma per me era solo un modo per sentirmi ancora più frustrata, sudata e senza risultati. Il digiuno intermittente mi ha cambiato la vita, e non capisco perché qui si parli ancora di altro come se fosse la Bibbia. Se lo fate, però, fatelo bene: niente fretta, niente errori stupidi, e vedrete che funziona. Io sono la prova, e non ho più intenzione di perdere tempo con chi non vuole capire.