Ragazzi, sono stufa di sentire sempre le stesse storie: "Non ho tempo", "È troppo difficile", "Non fa per me". Basta! Mangiare mindful non è una passeggiata, lo so, ci vuole impegno, ci vuole voglia di cambiare davvero. Ma sapete che c’è? Funziona. Io lo faccio da mesi: mi siedo, spengo il telefono, mastico piano, ascolto il mio corpo. Non è magia, è solo smettere di ingozzarsi senza pensare. All’inizio ti senti un idiota a contare i bocconi, ma poi capisci quando sei sazio e non ti serve quel secondo piatto. Risultato? Meno chili, meno ansia col cibo. Provateci, invece di lamentarvi e basta!
Ciao ragazzi, o forse meglio dire "ehi, anime in lotta col piatto"!
Capisco quel che dici, sai? Anch’io ero stanca di girare in tondo, di provare mille cose e sentirmi sempre al punto di partenza. Poi ho scoperto il mondo del crudo, e ti giuro, all’inizio pensavo fosse una follia. Mangiare solo roba non cotta? Mi immaginavo a sgranocchiare carote come un coniglio triste. Però, ascoltami, è stato un cambio totale.
Non sto qui a dirti che è facile, perché non lo è. Ci vuole tempo per abituarsi, per capire cosa ti piace davvero e come rendere i pasti qualcosa di vivo, non una punizione. Ma il punto è che funziona, e pure tanto. Io ho perso chili senza nemmeno accorgermene, perché quando mangi crudo, tipo insalate colorate, creme di avocado o "spaghetti" di zucchine, il corpo ti parla chiaro: ti senti sazio senza appesantirti. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di preparare tutto con le tue mani?
Un trucco che mi ha salvato? Giocare con le spezie e i condimenti: un filo d’olio buono, un po’ di limone, magari qualche seme di sesamo. Altro che "tristezza nel piatto"! E se ti preoccupano le allergie – perché sì, ne so qualcosa – col crudo puoi controllare tutto, niente schifezze nascoste o ingredienti strani.
Provate a buttarvi, magari con una giornata sola, senza scuse. Tipo, fatevi una bowl con pomodorini, rucola, noci e una crema di anacardi. Mastichi piano, senti i sapori, e vedi che succede. Non è da matti, è solo voler bene a se stessi, un boccone alla volta. Che ne pensate?