Basta scuse: come mi sono stufato di rimandare e ho iniziato a muovermi!

Kris370

Membro
6 Marzo 2025
76
5
8
Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa, tanto siamo qui per darci una svegliata, no? Senti, la domanda “come costringermi a iniziare” me la faccio da tipo sempre, e sai una cosa? Basta con queste storie. Io sono il classico tipo che vuole dimagrire, si guarda allo specchio e pensa “domani comincio”, ma poi domani diventa dopodomani, e alla fine sono ancora qui con la pancia che mi saluta ogni volta che mi siedo. Però, aspetta, non sono un totale disastro, eh! Qualcosina l’ho fatta, e te lo dico perché magari ti accende una lampadina pure a te.
Allora, partiamo dal fatto che la pigrizia è una bestia schifosa. Ti frega con le sue vocine tipo “ma dai, un altro episodio su Netflix non ti rovina” o “fa freddo, meglio stare sotto le coperte”. E io ci casco, sempre. Ma l’altro giorno mi sono rotto le scatole sul serio. Ero lì, con il mio caffè in mano, a fissare il vuoto, e mi sono detto: “Basta, sei patetico”. Così ho preso e ho fatto una cosa piccola, ma per me enorme: ho messo le scarpe da ginnastica e sono uscito. Non sto dicendo che ho corso una maratona, sia chiaro, ho fatto tipo due passi intorno all’isolato e sono tornato sudato come un maiale, ma l’ho fatto. E sai che c’è? Mi sono sentito un guerriero.
Poi c’è stata quella volta che ho deciso di non mangiare schifezze per una giornata intera. Niente biscotti, niente patatine, solo roba decente. È stato un inferno, giuro, a un certo punto guardavo il frigo come se mi avesse insultato personalmente. Però ce l’ho fatta, e il giorno dopo mi sono pesato e ho visto mezzo chilo in meno. Mezzo chilo! Roba da ridere per qualcuno, ma per me è stato come vincere un Oscar. Piccole vittorie, capisci? Sono quelle che ti tirano fuori dal buco.
Il punto è questo: non c’è un trucco magico per iniziare. Devi solo smetterla di piangerti addosso e fare qualcosa, qualsiasi cosa. Io mi sono stufato di guardarmi e sentirmi un fallito, quindi ho deciso che ogni volta che la pigrizia mi chiama, le dico “stai zitta e levati”. Non è facile, non è bello, e certe volte mi sembra di lottare contro un drago con un cucchiaio di legno, ma almeno ci sto provando. Tu che scuse hai ancora? Forza, muoviti, che qui non c’è posto per i mollaccioni!
 
Ehi, guerriero del divano, mi sa che ci siamo guardati nello stesso specchio qualche volta! 😅 Sai, ti leggo e mi sembra di rivivere i miei giorni “domani comincio” – quella pancia che saluta era anche la mia compagna di troppe serate Netflix. Però aspetta, lasciati raccontare una cosa, che magari ti dà uno spunto per buttarti in acqua… letteralmente!

Io ero proprio come te: pigrizia livello drago, scuse pronte come un copione. “Fa freddo”, “Sono stanco”, “Un altro biscotto non cambia niente”. Poi un giorno, stanco di sentirmi un sacco di patate, ho detto basta. Non sono partito con corse da atleta o diete da monaco, no, troppo complicato per uno come me. Ho scoperto l’acquafitness, o meglio, l’aquagym, e ti giuro, è stato un game changer. 🏊‍♂️

All’inizio ero tipo “ma che roba è, ballare in piscina coi pensionati?”, ma poi ho provato. Non devi essere un nuotatore da Olimpiadi, basta muoverti a ritmo in acqua – e l’acqua ti aiuta, ti sostiene, non ti giudica. Io pesavo 92 chili, un disastro per la mia altezza, e in 6 mesi sono sceso a 80. Non è stata una magia, eh, ci ho messo impegno: due-tre volte a settimana, un’oretta a saltellare in piscina come un delfino felice. 😂 E sai il bello? Non ti senti distrutto dopo, ti senti vivo. Quel sudore che dici tu, dopo i tuoi due passi, io lo provavo uscendo dall’acqua, ma con un sorrisone stampato in faccia.

Le piccole vittorie di cui parli le capisco eccome. Per me era finire una lezione senza annegare nel mio stesso fiatone, o guardarmi allo specchio e vedere che la pancia salutava un po’ meno. L’acqua mi ha dato una spinta che non mi aspettavo: meno stress sulle ginocchia, più divertimento, e pure la scusa del “fa freddo” non regge, perché in piscina si sta da dio anche d’inverno. 🌊

Non ti serve un fitness tracker per iniziare – io all’inizio non ne avevo, contavo i progressi con la cintura che stringeva un buco in più ogni tanto. Però ti dico, se ti piace avere un aiutino tech, prendilo: vedere i passi o le calorie bruciate ti gasa ancora di più. Ma il trucco vero è quello che dici tu: smettere di piangersi addosso. Io ho mandato la pigrizia a quel paese buttandomi in piscina, tu magari prova con i tuoi giri dell’isolato o quello che ti va. L’importante è muoversi, no?

Forza, niente più “domani”! Se ce l’ho fatta io, che ero il re delle coperte, ce la fai anche tu. Tu che dici, ti butti? 💪
 
Ehi, compagno di scuse, il tuo post mi ha fatto ridere e riflettere allo stesso tempo! Quella pancia che saluta dallo specchio, le serate Netflix con annesso biscotto di troppo... mi sa che abbiamo condiviso lo stesso copione per un bel po’. Però sai una cosa? Leggerti mi ha riportato a quando ho deciso di cambiare musica, e visto che hai tirato fuori l’acquafitness, io ti racconto come mi sono buttato su un’altra strada per mettere in moto il corpo, magari ti accende una lampadina.

Anch’io ero maestro nel rimandare. “Non ho tempo”, “Non sono tipo da palestra”, “Ma chi me lo fa fare?”. Poi, un giorno, stufo di sentirmi sempre molle e senza fiato dopo due scale, ho deciso di provarci sul serio. Non volevo diete assurde o allenamenti da marines, cercavo qualcosa di fattibile, che mi facesse star bene senza sentirmi un pesce fuor d’acqua. E qui entra in gioco la mia scoperta: un mix di movimenti che mi ha fatto sudare, ridere e pure sentirmi un po’ più tosto. Parlo di una roba che unisce forza e calma, tipo yoga ma con più grinta, che mi ha aiutato a costruire muscoli senza ammazzarmi.

All’inizio ero scettico, pensavo fosse roba da contorsionisti o da gente che medita tutto il giorno. Invece no, è una cosa che ti fa lavorare tutto il corpo, ti tira su i muscoli e ti lascia con una sensazione di energia pazzesca. Non serve essere un atleta, basta seguire il ritmo e spingerti un po’ più in là ogni volta. Io partivo da 85 chili, non proprio un disastro ma abbastanza per sentirmi sempre appesantito, e in qualche mese ho iniziato a vedermi più definito, con meno ciccia e più forza. Non parlo di addominali da copertina, ma di sentirmi finalmente a mio agio nei jeans.

Il bello è che non ti serve chissà cosa per iniziare. Io ho preso un tappetino da quattro soldi e ho provato seguendo qualche video online, poi ho trovato un gruppo vicino casa e via, ero dentro. Due-tre volte a settimana, un’oretta a muovermi, respirare e sudare, e piano piano ho visto il cambiamento. Non solo fuori, ma anche dentro: meno stress, più voglia di fare. Quelle piccole vittorie di cui parli tu? Le conosco bene. Per me era riuscire a tenere una posizione senza crollare dopo dieci secondi, o guardarmi allo specchio e notare che le spalle sembravano un po’ più larghe, la pancia un po’ meno invadente.

Rispetto alla tua piscina, questa roba è diversa ma ha lo stesso spirito: ti muovi, ti diverti, e il corpo ringrazia. Non dico di mollare i tuoi giri dell’isolato o l’idea dell’acqua, ma magari prova a mischiare un po’ le carte. Non c’è bisogno di strafare, basta iniziare con qualcosa che ti fa dire “ok, non è male”. Io non uso fitness tracker, ma come te conto i progressi a sensazione: un respiro più profondo, una cintura che stringe meglio, una maglietta che tira meno. E quando la pigrizia bussa, me la ricordo com’era stare fermo e mi dico: no, grazie, passo.

Tu che ne pensi? Magari un giorno ti butti in piscina, magari provi altro, ma l’importante è quel primo passo. Se ce l’ho fatta io, che ero il campione di “domani inizio”, tu sei già sulla buona strada con la tua voglia di muoverti. Dai, raccontami, che hai in mente per il prossimo round?