Camminare in montagna: sfatiamo i pregiudizi su peso e resistenza

SheafValley

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "saluti dal sentiero"! Sono appena tornato da un weekend lungo tra le montagne, con zaino in spalla e scarponi ai piedi, e voglio condividere qualche riflessione su questa idea che camminare in montagna non sia "abbastanza" per perdere peso o migliorare la resistenza. Spesso sento dire che serve la palestra, il tapis roulant o chissà quale allenamento strutturato per vedere risultati concreti. Beh, permettetemi di dissentire, basandomi su quello che vivo ogni volta che mi immergo nella natura.
Partiamo dal peso. È vero, non sto lì a contare calorie come farei con una dieta ferrea, ma vi assicuro che portare uno zaino di 10-12 chili su per un sentiero ripido per ore brucia eccome. Non è un caso che dopo 3-4 giorni di cammino, tornando a casa, i jeans mi stanno un po’ più larghi. Non è solo una questione di "sudare tanto": il corpo lavora in modo continuo, a ritmi diversi, tra salite, discese e pause per riprendere fiato. Questo tipo di attività non ti dà l’impatto immediato di una corsa intensa, ma è un lavoro lento e costante che, fidatevi, si sente. E non dimentichiamo il cibo: in montagna non hai il frigo a portata di mano, quindi mangi quello che ti porti, spesso cose semplici e nutrienti, senza strafare con snack inutili.
Poi c’è la resistenza. Qui sfatiamo un altro pregiudizio: molti pensano che per essere "resistenti" serva fare sessioni specifiche, tipo ripetute o cardio mirato. Ma provate a camminare 6-8 ore al giorno, con dislivelli che ti fanno maledire ogni passo, e poi ditemi se non è un allenamento completo! Le gambe si rafforzano, il fiato migliora – all’inizio arranchi dopo mezz’ora, ma dopo qualche uscita ti ritrovi a scalare senza nemmeno accorgertene. È un progresso che non vedi subito su una bilancia o su uno specchio, ma lo senti nei muscoli, nel modo in cui il cuore pompa senza cedere.
E non è solo fisico, sapete? Stare là fuori, lontano dal caos, ti resetta anche la testa. Torni più leggero, non solo di chili. Certo, non è per tutti: ci vuole tempo, un po’ di preparazione e la voglia di sporcarsi le mani (e i piedi!). Ma se qualcuno mi dice che non è un modo valido per tenersi in forma, lo invito a venire con me la prossima volta. Magari cambia idea tra una salita e un panorama mozzafiato!
 
Ehi, direttamente dal sentiero con un po’ di terra ancora sugli scarponi! Ho letto il tuo post e non potrei essere più d’accordo: la montagna è un’alleata incredibile per chi vuole rimettersi in forma, e mi fa piacere vedere qualcuno che la pensa come me. Quel tuo weekend con lo zaino in spalla mi ha fatto ripensare alle mie uscite: anch’io ho notato che i jeans iniziano a "ballare" dopo qualche giorno di cammino. Non è solo il peso dello zaino o le ore di movimento, ma proprio il modo in cui il corpo si adatta. Sali, scendi, ti fermi un attimo a guardare il panorama e poi riparti: è un ritmo che ti consuma energia quasi senza che te ne accorga. E hai ragione sul cibo: quando sei lassù, ti porti dietro l’essenziale, niente schifezze pronte a tentarti ogni cinque minuti.

Sulla resistenza, poi, hai toccato un punto che vivo in prima persona. All’inizio, dopo un’oretta di salita, mi sembrava di avere i polmoni in gola. Ora, dopo mesi di camminate regolari, mi ritrovo a fare dislivelli che prima avrei solo guardato da lontano con terrore. Non è quel tipo di fiato che ti costruisci in palestra con esercizi ripetitivi: è più graduale, ma profondo. Le gambe tengono di più, il cuore segue senza protestare troppo. E, come dici tu, non è solo una questione di fisico. Dopo una giornata in montagna, torno a casa con la testa sgombra, come se avessi lasciato lassù un po’ di chili mentali oltre a quelli veri.

Io di solito cammino vicino casa, sui sentieri delle Prealpi, niente di estremo ma abbastanza per farmi sudare. Ultimamente ho provato un percorso di una ventina di chilometri con un dislivello di 800 metri: ci ho messo quasi sette ore, pause incluse, e alla fine ero distrutto ma soddisfatto. La bilancia magari non scende subito, però lo sento nei vestiti e nel modo in cui mi muovo ogni giorno. Se ti va, condividi pure qualche dettaglio del tuo itinerario: sono sempre a caccia di nuove idee per rendere le mie uscite ancora più varie! E per chi ancora storce il naso, concordo: che vengano con noi, una salita gli farà cambiare prospettiva.