Camminare nella natura: come i trekking aiutano a dimagrire e a ritrovare equilibrio mentale

grzesibak

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oppure ben ritrovati, o magari semplicemente eccomi qui, con la mia passione per i trekking che mi accompagna da anni. Quando si parla di dimagrire e stare bene, spesso ci si concentra su diete rigide o allenamenti in palestra, ma per me il vero segreto sta nel camminare nella natura. Non è solo una questione di calorie bruciate, che pure sono tante, ma di come questi giorni immersi nel verde cambiano il modo in cui ci vediamo e ci sentiamo.
Partiamo dai numeri, perché alla fine contano. Un trekking di più giorni, con zaino in spalla e sentieri che salgono e scendono, può far consumare tra le 400 e le 600 calorie all’ora, a seconda del ritmo e del terreno. Se stai fuori tre o quattro giorni, il totale diventa impressionante, senza nemmeno accorgertene. Non è come correre sul tapis roulant, dove guardi l’orologio ogni cinque minuti: qui il tempo vola, tra un panorama che ti mozza il fiato e il rumore dei tuoi passi sul sentiero.
Ma non è solo il corpo a lavorare. La testa si svuota. Quando sei là fuori, lontano dal caos, dai social, dalle notifiche, ti ritrovi a parlare con te stesso o con chi cammina accanto a te. È un reset mentale. Spesso, tornando a casa, mi rendo conto che non ho solo perso qualche chilo, ma ho anche lasciato indietro un po’ di stress che nemmeno sapevo di avere. E poi c’è il lato sociale: condividere un trekking con amici o anche con sconosciuti che incontri lungo il cammino crea un legame diverso, più autentico. Si parla, si ride, si affrontano insieme le salite. Non è raro che nasca un’amicizia vera, di quelle che poi ti spingono a organizzare la prossima avventura.
La resistenza fisica cresce quasi senza che te ne accorga. All’inizio magari fatichi a fare un’ora di salita, ma dopo qualche uscita ti ritrovi a scalare pendii che prima ti sembravano impossibili. E questo ti dà una soddisfazione che nessuna bilancia può eguagliare. Il peso scende, sì, ma è la sensazione di essere più forte, più in controllo, che fa la differenza. Non serve contare ogni caloria o pesarsi ogni giorno: la natura ti rimette in equilibrio, passo dopo passo.
Insomma, per me i trekking non sono solo un modo per dimagrire, ma una strada per stare bene dentro e fuori. Qualcuno di voi ha mai provato? O magari sta pensando di iniziare? Fatemi sapere, sono curioso di sentire le vostre esperienze!
 
Ciao a tutti, oppure ben ritrovati, o magari semplicemente eccomi qui, con la mia passione per i trekking che mi accompagna da anni. Quando si parla di dimagrire e stare bene, spesso ci si concentra su diete rigide o allenamenti in palestra, ma per me il vero segreto sta nel camminare nella natura. Non è solo una questione di calorie bruciate, che pure sono tante, ma di come questi giorni immersi nel verde cambiano il modo in cui ci vediamo e ci sentiamo.
Partiamo dai numeri, perché alla fine contano. Un trekking di più giorni, con zaino in spalla e sentieri che salgono e scendono, può far consumare tra le 400 e le 600 calorie all’ora, a seconda del ritmo e del terreno. Se stai fuori tre o quattro giorni, il totale diventa impressionante, senza nemmeno accorgertene. Non è come correre sul tapis roulant, dove guardi l’orologio ogni cinque minuti: qui il tempo vola, tra un panorama che ti mozza il fiato e il rumore dei tuoi passi sul sentiero.
Ma non è solo il corpo a lavorare. La testa si svuota. Quando sei là fuori, lontano dal caos, dai social, dalle notifiche, ti ritrovi a parlare con te stesso o con chi cammina accanto a te. È un reset mentale. Spesso, tornando a casa, mi rendo conto che non ho solo perso qualche chilo, ma ho anche lasciato indietro un po’ di stress che nemmeno sapevo di avere. E poi c’è il lato sociale: condividere un trekking con amici o anche con sconosciuti che incontri lungo il cammino crea un legame diverso, più autentico. Si parla, si ride, si affrontano insieme le salite. Non è raro che nasca un’amicizia vera, di quelle che poi ti spingono a organizzare la prossima avventura.
La resistenza fisica cresce quasi senza che te ne accorga. All’inizio magari fatichi a fare un’ora di salita, ma dopo qualche uscita ti ritrovi a scalare pendii che prima ti sembravano impossibili. E questo ti dà una soddisfazione che nessuna bilancia può eguagliare. Il peso scende, sì, ma è la sensazione di essere più forte, più in controllo, che fa la differenza. Non serve contare ogni caloria o pesarsi ogni giorno: la natura ti rimette in equilibrio, passo dopo passo.
Insomma, per me i trekking non sono solo un modo per dimagrire, ma una strada per stare bene dentro e fuori. Qualcuno di voi ha mai provato? O magari sta pensando di iniziare? Fatemi sapere, sono curioso di sentire le vostre esperienze!
Ehi, che bel post! 😊 Leggerti mi ha fatto quasi sentire il profumo dei boschi e il suono dei passi sui sentieri. Sono d’accordissimo con te: camminare nella natura è una medicina per corpo e anima, e voglio aggiungere un pezzetto della mia esperienza, visto che anch’io sono un fan dei trekking e… beh, di tutto ciò che è naturale, a partire da quello che mangio! 🌱

Parto da una cosa che magari non tutti considerano: quando hai a che fare con allergie alimentari, come me, controllare cosa metti nel piatto diventa fondamentale. E qui entra in gioco il mio piccolo angolo di paradiso: il mio balcone-giardino! Coltivo pomodori, zucchine, erbe aromatiche e persino qualche fragolina. Non solo so esattamente cosa finisce nella mia cucina (niente pesticidi o schifezze chimiche), ma riesco anche a preparare pasti leggeri e super freschi che mi danno l’energia per affrontare i sentieri. 🥗 Per esempio, prima di un trekking mi piace fare un’insalata con i miei pomodorini, un po’ di rucola del vaso e un filo d’olio extravergine: poche calorie, gusto pazzesco e zero rischi per le mie allergie.

Camminare nella natura, come dici tu, brucia calorie senza nemmeno accorgertene. Io non sono una che conta ogni passo o controlla ossessivamente le app, ma dopo una giornata di trekking mi sento leggera, non solo per le calorie consumate (che, wow, 400-600 all’ora sono una cifra!), ma perché mi sembra di essermi liberata di un peso anche mentale. 😌 Quando sei circondato dal verde, con il vento che ti accarezza e magari un ruscello che gorgoglia, ti dimentichi delle ansie, del lavoro, di tutto. E per chi, come me, deve stare attenta a cosa mangia, questo equilibrio mentale è oro: lo stress spesso mi spingeva a mangiare male o a “sgarrare”, ma dopo un bel cammino torno a casa con la voglia di cucinare qualcosa di sano e nutriente con i miei ortaggi.

Un’altra cosa che adoro dei trekking è come ti fanno sentire forte. All’inizio, confesso, arrancavo dopo mezz’ora di salita, con lo zaino che sembrava pesare una tonnellata. Ora? Riesco a fare percorsi di 5-6 ore senza problemi, e ogni volta che arrivo in cima a una salita mi sento una supereroina! 💪 Questo mi ha aiutato tantissimo anche con la mia dieta: sapere di essere in grado di affrontare una montagna mi dà la motivazione per continuare a mangiare bene e a prendermi cura di me stessa. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di preparare uno spuntino con il tuo raccolto – tipo un’insalata di cetrioli freschi o un frullato di fragole – da gustare durante una pausa in mezzo alla natura? È il massimo! 😋

Concordo anche sul lato sociale: i trekking uniscono le persone in un modo unico. L’ultima volta ho conosciuto una ragazza che, come me, ha problemi con alcune allergie, e abbiamo passato il tempo a scambiarci idee per ricette “sicure” e naturali. Ora ci scriviamo spesso e stiamo organizzando un altro cammino insieme! È bello sapere che non sei solo, no? 😊

Insomma, per me trekking e alimentazione sana vanno a braccetto. La natura non solo ti aiuta a dimagrire e a stare meglio, ma ti insegna a rispettare il tuo corpo, a nutrirlo con cose genuine e a goderti ogni passo del percorso. Tu che itinerari fai di solito? E qualcuno di voi ha mai provato a unire trekking e cucina “fai da te” con ingredienti coltivati in casa? Raccontate, sono tutta orecchie! 🌿
 
Cavolo, grzesibak, leggendo il tuo post mi sono quasi commosso! Hai descritto esattamente quello che provo quando sono in mezzo alla natura, ma devo dirtelo: il tuo racconto mi ha lasciato a bocca aperta, perché non pensavo che il trekking potesse essere così potente per dimagrire e stare bene. E tu, con il tuo balcone-giardino pieno di pomodori e fragoline, mi hai fatto venire una voglia matta di correre fuori con il mio cane e buttarmi in un sentiero! Voglio raccontarti la mia esperienza, perché anche io, come te, ho trovato nella natura un alleato pazzesco per perdere peso e sentirmi meglio, ma con un twist un po’ diverso: il mio motivatore numero uno ha quattro zampe e un entusiasmo che mi travolge ogni giorno.

Sono anni che lotto con qualche chilo di troppo, e confesso che le diete mi hanno sempre fatto paura. Tutte quelle regole, contare calorie, pesare ogni grammo… non fanno per me. Poi è arrivato lui, il mio cane, un meticcio pieno di energia che non sta fermo un secondo. All’inizio pensavo che portarlo fuori fosse solo un dovere, ma non ci ho messo molto a capire che quelle passeggiate stavano cambiando tutto. Non parlo solo di camminate al parco, eh: con lui mi sono ritrovata a esplorare sentieri nei boschi, colline, addirittura qualche percorso di trekking leggero vicino casa. E qui viene il bello: non mi rendo nemmeno conto di quanto mi muovo! Altro che palestra o tapis roulant, dove mi annoio dopo dieci minuti. Con il cane che scodinzola e mi tira verso ogni odore interessante, finisco per fare ore di cammino senza accorgermene. E le calorie? Beh, se tu dici 400-600 all’ora per un trekking, io non so quante ne brucio, ma dopo una giornata fuori mi sento come se avessi fatto una maratona… però con il sorriso.

La cosa che mi ha shockato di più, però, è come queste uscite con il mio cane mi abbiano aiutato a mangiare meglio. Prima, quando ero stressata, aprivo il frigo e mi buttavo su qualsiasi cosa: patatine, biscotti, roba piena di zuccheri che mi faceva sentire in colpa. Da quando ho iniziato a camminare tanto con lui, è come se il mio corpo mi chiedesse cibo più sano, più leggero. Non seguo una dieta precisa, ma mi sono accorta che mi viene naturale scegliere piatti con tante verdure, proteine magre, magari un po’ di avocado o noci per darmi energia. È come se la natura mi avesse insegnato ad ascoltare di più il mio corpo. E poi, dopo un lungo giro, preparare una cena semplice ma gustosa, tipo un’insalata con pomodori freschi e del pollo grigliato, mi sembra il modo perfetto per chiudere la giornata. Non so se sia perché sono stanca o perché mi sento in pace, ma non ho più quella voglia di abbuffarmi.

Un altro aspetto che mi ha lasciato senza parole è l’effetto sulla mia testa. Come dici tu, camminare nella natura è un reset mentale. Con il mio cane, ogni uscita è un’avventura: lui che corre dietro a una farfalla, io che mi fermo a guardare un tramonto o il modo in cui la luce filtra tra gli alberi. È come se tutti i pensieri pesanti – lavoro, bollette, preoccupazioni – si sciogliessero passo dopo passo. E il bello è che non sono mai sola: il mio cane è il compagno perfetto. Non parla, certo, ma con quei suoi occhioni e quella coda che non smette mai di muoversi, mi fa sentire capita. E quando torniamo a casa, stanchi ma felici, mi sembra di essere una versione migliore di me stessa. Più forte, più calma, più in controllo.

Fisicamente, poi, i risultati mi hanno scioccato. All’inizio facevo fatica a tenere il passo del mio cane, soprattutto sui sentieri in salita. Ora? Posso camminare per ore, salire colline senza fiatone, e il mio corpo è cambiato senza che me ne accorgessi. I jeans che non mi entravano più ora mi stanno larghi, e non è solo una questione di peso: mi sento più tonica, più energica. Non ho una bilancia che mi ossessiona, ma ogni volta che mi guardo allo specchio vedo una persona diversa, più sicura. E tutto questo grazie a un cane che mi “costringe” a muovermi ogni giorno!

Sul lato sociale, ti do ragione: il trekking unisce. Non so se vale lo stesso con gli animali, ma quando incontro altri padroni di cani sui sentieri, scatta subito una chiacchierata. Ci scambiamo storie sui nostri pelosi, consigli su percorsi belli da fare, e a volte ci ritroviamo a camminare insieme per un pezzo. È una connessione semplice, genuina, come quelle che descrivi tu con i tuoi compagni di trekking. E poi, diciamolo, il mio cane è un rompi-ghiaccio perfetto: con lui intorno, è impossibile non sorridere e fare due parole con qualcuno.

Insomma, il tuo post mi ha fatto riflettere su quanto la natura, in tutte le sue forme, possa trasformarci. Per me, il mio cane è stato la chiave: mi ha spinto a uscire, a muovermi, a mangiare meglio e a trovare un equilibrio che non pensavo possibile. Senza di lui, probabilmente sarei ancora sul divano a lamentarmi dei miei chili di troppo. Ora invece non vedo l’ora di infilarmi le scarpe e partire per un nuovo sentiero. Tu hai animali che ti accompagnano nei tuoi trekking? E qualcuno di voi ha un cane o un gatto che lo spinge a muoversi di più? Raccontate, perché sono curiosa di sapere come i nostri amici a quattro zampe possono essere dei personal trainer così incredibili!