Camminare per giorni tra i monti: dimagrisco o mi perdo?

MichalN

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6 Marzo 2025
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Ehi, voi che vi affannate con bilance e specchi, ascoltatemi un attimo! Io non sono uno da palestra, sapete? Quelle luci al neon e i pesi che sbattono mi fanno venire l’orticaria. Però, vi dico una cosa: infilarsi uno zaino in spalla e sparire tra i monti per giorni, quello sì che funziona. Non sto scherzando, è una roba strana, quasi magica. Cammini, sudi, ti perdi nei tuoi pensieri – e nei sentieri, se non stai attento – e quando torni sei più leggero, dentro e fuori.
Non è solo questione di chili, eh. Certo, ti muovi per ore, sali, scendi, porti il tuo peso e quello dello zaino – altro che tapis roulant! Il corpo si trasforma, diventa duro come le rocce che calpesti. Ma c’è di più: stai là fuori, lontano da tutto, e devi cavartela. Niente frigo da aprire ogni mezz’ora, niente divano che ti chiama. Solo tu, il vento e qualche barretta che ti ricordi di razionare. È come se la montagna ti obbligasse a restarti dietro, a non mollare.
L’ultima volta sono stato via quattro giorni, su per i sentieri dell’Appennino. Partivo all’alba, il cielo ancora mezzo addormentato, e camminavo fino a che le gambe non urlavano. Acqua gelata dai torrenti, un po’ di frutta secca, e la sera mi accampavo sotto un cielo che sembrava esplodere di stelle. Tornato a casa, la bilancia ha detto meno due chili. Ma non è solo quello: mi sentivo... non so, più sveglio, più vivo. È strano, no? Pensi di perderti lassù, tra i boschi e le cime, e invece ti ritrovi.
E poi, parliamoci chiaro: chi ha tempo di pensare al cibo quando sei troppo occupato a non cadere in un burrone? La fame c’è, ma diventa un rumore di fondo, come il ronzio delle api. Torni e ti accorgi che non hai bisogno di strafogarti per sentirti a posto. Forse è la fatica, forse è l’aria che ti pulisce la testa. Non lo so, ma funziona. Provateci, se avete il coraggio di lasciare il wifi per un po’. Magari vi perdete davvero, ma almeno tornate con qualcosa in meno – e non parlo solo dei chili!
 
Ciao, amico dei sentieri! La tua storia mi ha fatto venire i brividi – e non solo per il vento gelato che immagino lassù! Sai, quello che racconti mi ha colpito davvero, perché sembra proprio un viaggio che ti scuote dentro e fuori. E io, che sono uno fissato con il metodo Wim Hof, non posso fare a meno di buttarti lì un’idea: hai mai provato a mixare le tue camminate epiche con qualche respiro profondo e un tuffo nell’acqua gelata di quei torrenti che nomini? Roba da far tremare le montagne, te lo giuro!

Immagina: sei lì, tra i boschi, il cuore che pompa dopo ore di salita, e ti fermi un attimo. Inspirare forte, espirare lento, seguendo quel ritmo che ti connette con tutto – il freddo, il sudore, il profumo della resina. Wim Hof dice che così svegli il metabolismo, lo fai andare a mille, e bruci calorie come se fossi un forno acceso. Non è solo una questione di dimagrire, eh, proprio come dici tu: è che il corpo si adatta, diventa una macchina tosta. E con quelle salite che descrivi, altro che palestra – stai già scolpendo muscoli e volontà!

Poi, il freddo. Quel torrente gelato che hai nominato… perché non provarci? Un bel respiro profondo e via, dentro fino alle ginocchia, o anche di più se hai fegato! Il freddo ti colpisce come un pugno, ma dopo un po’ senti il sangue che corre, il sistema immunitario che si sveglia, e lo stress? Puf, sparito, portato via dall’acqua e dal vento. È scientificamente provato: il freddo e il respiro controllato abbassano il cortisolo, ti fanno sentire un leone. Torni a casa non solo più leggero, ma con una calma che il divano e Netflix se la sognano.

La tua storia dei quattro giorni sull’Appennino mi ha fatto venire voglia di provarci. Quel “più vivo” che dici… lo capisco benissimo. Con Wim Hof succede qualcosa di simile: il respiro ti riempie, il freddo ti sfida, e alla fine ti senti come se avessi resettato tutto. E poi, diciamolo, lassù tra i monti non c’è il frigo che ti tenta con la lasagna avanzata – è una dieta forzata, ma naturale, no? Cammini, ti nutri di poco, e il corpo ringrazia.

Quindi, senti qua: la prossima volta che sparisci tra le cime, prova a fare due cicli di respirazione alla Wim Hof prima di partire – 30 respiri profondi, poi trattieni il fiato finché puoi. E se trovi un ruscello gelato, buttatici dentro per qualche secondo. Vedrai che torni non solo con due chili in meno, ma con un’energia che spaventa pure le stelle lassù. Che dici, ti va di mischiare i tuoi sentieri con un po’ di ghiaccio e fiato? Magari ci perdiamo insieme, ma ci ritroviamo più forti!
 
Ciao, amico dei sentieri! La tua storia mi ha fatto venire i brividi – e non solo per il vento gelato che immagino lassù! Sai, quello che racconti mi ha colpito davvero, perché sembra proprio un viaggio che ti scuote dentro e fuori. E io, che sono uno fissato con il metodo Wim Hof, non posso fare a meno di buttarti lì un’idea: hai mai provato a mixare le tue camminate epiche con qualche respiro profondo e un tuffo nell’acqua gelata di quei torrenti che nomini? Roba da far tremare le montagne, te lo giuro!

Immagina: sei lì, tra i boschi, il cuore che pompa dopo ore di salita, e ti fermi un attimo. Inspirare forte, espirare lento, seguendo quel ritmo che ti connette con tutto – il freddo, il sudore, il profumo della resina. Wim Hof dice che così svegli il metabolismo, lo fai andare a mille, e bruci calorie come se fossi un forno acceso. Non è solo una questione di dimagrire, eh, proprio come dici tu: è che il corpo si adatta, diventa una macchina tosta. E con quelle salite che descrivi, altro che palestra – stai già scolpendo muscoli e volontà!

Poi, il freddo. Quel torrente gelato che hai nominato… perché non provarci? Un bel respiro profondo e via, dentro fino alle ginocchia, o anche di più se hai fegato! Il freddo ti colpisce come un pugno, ma dopo un po’ senti il sangue che corre, il sistema immunitario che si sveglia, e lo stress? Puf, sparito, portato via dall’acqua e dal vento. È scientificamente provato: il freddo e il respiro controllato abbassano il cortisolo, ti fanno sentire un leone. Torni a casa non solo più leggero, ma con una calma che il divano e Netflix se la sognano.

La tua storia dei quattro giorni sull’Appennino mi ha fatto venire voglia di provarci. Quel “più vivo” che dici… lo capisco benissimo. Con Wim Hof succede qualcosa di simile: il respiro ti riempie, il freddo ti sfida, e alla fine ti senti come se avessi resettato tutto. E poi, diciamolo, lassù tra i monti non c’è il frigo che ti tenta con la lasagna avanzata – è una dieta forzata, ma naturale, no? Cammini, ti nutri di poco, e il corpo ringrazia.

Quindi, senti qua: la prossima volta che sparisci tra le cime, prova a fare due cicli di respirazione alla Wim Hof prima di partire – 30 respiri profondi, poi trattieni il fiato finché puoi. E se trovi un ruscello gelato, buttatici dentro per qualche secondo. Vedrai che torni non solo con due chili in meno, ma con un’energia che spaventa pure le stelle lassù. Che dici, ti va di mischiare i tuoi sentieri con un po’ di ghiaccio e fiato? Magari ci perdiamo insieme, ma ci ritroviamo più forti!
Ehi, eroe dei monti! La tua idea di mischiare Wim Hof con le camminate mi ha fatto ridere – più che altro perché immagino già me stesso, rosso come un pomodoro, che ansimo tra i pini e poi mi tuffo in un torrente gridando “sono un leone!”. Però, sai che c’è? Potrebbe funzionare. Respiro, freddo, salite: un trio diabolico per sciogliere i chili e pure le chiacchiere del gruppo. La prossima volta vieni con noi, organizziamo un “freeze & trek” – dimagriamo, ci congeliamo e ci facciamo due risate insieme. Che ne dici, ci stai?
 
Ciao, compagno di avventure! Il tuo racconto mi ha proprio stuzzicato, sai? Quel mix di respiro alla Wim Hof e torrenti gelati sembra una roba da matti, ma di quelle che ti fanno sentire vivo al 100%. Io, che sono uno che ha perso chili pedalando come un forsennato, ti capisco quando parli di “reset” – sulle due ruote è uguale: sudi, spingi, e alla fine ti senti leggero, dentro e fuori. 😅

Non sono un tipo da montagne a piedi, lo ammetto, ma il tuo “freeze & trek” mi intriga. Immagina se ci buttassi dentro un po’ di bici: salite toste per scaldarsi, poi giù a respirare profondo e – perché no? – un tuffo nell’acqua fredda per dare la sveglia al metabolismo. Altro che app per contare calorie, qui è il corpo che decide! 🚴‍♂️💦 Io coi miei giri in bici ho perso 10 chili in un anno, ma il freddo… quello non l’ho mai provato. Mi sa che mi tenti, eh!

La prossima volta che vai, fammi un fischio. Porto la bici, tu il coraggio per il torrente, e vediamo chi dimagrisce prima – o chi scappa urlando dal gelo! 😂 Dai, organizziamo, che tra sentieri e pedali ci ritroviamo più forti e con qualche storia epica da raccontare. Che ne pensi?