Ciao a tutti, mi inserisco in questo thread perché voglio condividere quello che ho imparato con il digiuno intermittente, in particolare il metodo 16/8, e come lo yoga mi abbia aiutato nel percorso di perdita di peso. Non sono un guru, solo una persona che ha provato, sbagliato e alla fine trovato un equilibrio che funziona.
Il 16/8 per me significa 16 ore senza mangiare e una finestra di 8 ore per i pasti. Di solito salto la colazione e faccio il primo pasto verso mezzogiorno, chiudendo con la cena entro le 20. All’inizio non è stato facile, il corpo ci mette un po’ ad adattarsi, ma dopo un paio di settimane ho notato che non avevo più quella sensazione di vuoto che mi spaventava. La chiave è stata organizzarmi: sapere esattamente quando mangiare mi ha dato una struttura.
Un errore che ho fatto all’inizio è stato pensare che nella finestra di 8 ore potessi mangiare qualsiasi cosa in quantità enormi. Non funziona così. Se ti abbuffi, vanifichi tutto. Ho imparato a scegliere cibi nutrienti: verdure, proteine magre, grassi sani e carboidrati complessi. Niente junk food, o almeno non spesso. Questo mi ha aiutato a mantenere l’energia e a non sentirmi privato.
Lo yoga è entrato in gioco per un motivo semplice: stando tante ore senza cibo, a volte mi sentivo irrequieto. Le sessioni, anche solo di 20-30 minuti, mi hanno insegnato a calmarmi e a concentrarmi. Non parlo di pose complicate, ma di movimenti base come il cane a faccia in giù o la posizione del guerriero, che mi hanno aiutato a sciogliere la tensione e a sentirmi più flessibile, dentro e fuori. È stato un supporto mentale, più che fisico, anche se col tempo ho visto il corpo tonificarsi.
Un consiglio pratico: iniziate con gradualità. Se non avete mai provato il digiuno intermittente, magari cominciate con 12 ore di pausa e poi aumentate. E bevete acqua, tanta acqua, soprattutto nelle ore senza cibo. Io porto sempre una bottiglia con me, mi aiuta a non confondere la sete con la voglia di mangiare.
Adattarlo alla vita quotidiana è stato fondamentale. Lavoro, impegni, uscite con amici: all’inizio mi sembrava impossibile, ma poi ho capito che basta pianificare. Se so che c’è una cena tardi, sposto la finestra di conseguenza. Non è rigido come sembra, si tratta di trovare il proprio ritmo.
Per me ha funzionato: ho perso 10 chili in 5 mesi, senza sentirmi a dieta. Non è una magia, è costanza. E lo yoga mi ha dato quella calma in più per non mollare. Se avete domande su come iniziare o su come combinarlo con lo yoga, chiedete pure, sono qui per confrontarmi!
Il 16/8 per me significa 16 ore senza mangiare e una finestra di 8 ore per i pasti. Di solito salto la colazione e faccio il primo pasto verso mezzogiorno, chiudendo con la cena entro le 20. All’inizio non è stato facile, il corpo ci mette un po’ ad adattarsi, ma dopo un paio di settimane ho notato che non avevo più quella sensazione di vuoto che mi spaventava. La chiave è stata organizzarmi: sapere esattamente quando mangiare mi ha dato una struttura.
Un errore che ho fatto all’inizio è stato pensare che nella finestra di 8 ore potessi mangiare qualsiasi cosa in quantità enormi. Non funziona così. Se ti abbuffi, vanifichi tutto. Ho imparato a scegliere cibi nutrienti: verdure, proteine magre, grassi sani e carboidrati complessi. Niente junk food, o almeno non spesso. Questo mi ha aiutato a mantenere l’energia e a non sentirmi privato.
Lo yoga è entrato in gioco per un motivo semplice: stando tante ore senza cibo, a volte mi sentivo irrequieto. Le sessioni, anche solo di 20-30 minuti, mi hanno insegnato a calmarmi e a concentrarmi. Non parlo di pose complicate, ma di movimenti base come il cane a faccia in giù o la posizione del guerriero, che mi hanno aiutato a sciogliere la tensione e a sentirmi più flessibile, dentro e fuori. È stato un supporto mentale, più che fisico, anche se col tempo ho visto il corpo tonificarsi.
Un consiglio pratico: iniziate con gradualità. Se non avete mai provato il digiuno intermittente, magari cominciate con 12 ore di pausa e poi aumentate. E bevete acqua, tanta acqua, soprattutto nelle ore senza cibo. Io porto sempre una bottiglia con me, mi aiuta a non confondere la sete con la voglia di mangiare.
Adattarlo alla vita quotidiana è stato fondamentale. Lavoro, impegni, uscite con amici: all’inizio mi sembrava impossibile, ma poi ho capito che basta pianificare. Se so che c’è una cena tardi, sposto la finestra di conseguenza. Non è rigido come sembra, si tratta di trovare il proprio ritmo.
Per me ha funzionato: ho perso 10 chili in 5 mesi, senza sentirmi a dieta. Non è una magia, è costanza. E lo yoga mi ha dato quella calma in più per non mollare. Se avete domande su come iniziare o su come combinarlo con lo yoga, chiedete pure, sono qui per confrontarmi!