Come ho perso peso con il nuoto: piani personalizzati e benefici per le articolazioni

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Darg

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, vi racconto come ho perso peso con il nuoto, perché per me è stato un cambiamento totale. Non sono mai stato uno da palestra, sollevare pesi mi annoiava e dopo un po’ sentivo le articolazioni che si lamentavano. Poi ho provato il nuoto, e da lì non mi sono più fermato. In un anno ho perso 15 chili, senza diete assurde, solo muovendomi in acqua e mangiando con la testa.
All’inizio facevo 30 minuti tre volte a settimana, stile libero, niente di complicato. Nuotavo e basta, cercando di tenere un ritmo costante. Dopo un mese, ho iniziato a variare: un giorno facevo 400 metri a stile libero, un altro giorno 200 a rana e 200 a dorso. Non seguivo tabelle preconfezionate, ma ascoltavo il mio corpo. Se ero stanco, rallentavo; se mi sentivo bene, aumentavo le vasche. Questo mi ha aiutato a non mollare, perché ogni allenamento era diverso e lo adattavo a me.
La tecnica è importante, ma non serve essere campioni. Ho imparato a respirare meglio, a non forzare le spalle e a spingere con le gambe senza esagerare. All’inizio sbagliavo, tiravo troppo con le braccia e mi stancavo subito. Poi ho capito che l’acqua ti sostiene, non devi lottare contro. Basta muoversi fluidi, e il lavoro lo fa da sola. Per le articolazioni è un sogno: zero impatto, niente dolore a ginocchia o schiena, che per me era un problema con la corsa o i pesi.
Ora nuoto cinque volte a settimana, 45-60 minuti a sessione. Non è un piano fisso, decido sul momento: magari 500 metri a stile, poi 300 misti, oppure sprint da 50 metri per dieci giri. Cambiare tiene la testa dentro, non ti annoi mai. Il peso è sceso perché bruci calorie senza accorgertene, ma soprattutto perché dopo un’ora in piscina non hai voglia di abbuffarti, ti senti leggero.
Per chi vuole provare, iniziate piano. Non servono ore, bastano 20 minuti per capire se fa per voi. Trovate il vostro ritmo, non copiate gli altri. L’acqua è un alleato, non un nemico. E per le articolazioni, credetemi, non c’è niente di meglio: ti muovi, ti alleni, ma non ti distruggi. Fatemi sapere se ci provate, sono curioso!
 
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Ragazzi, vi racconto come ho perso peso con il nuoto, perché per me è stato un cambiamento totale. Non sono mai stato uno da palestra, sollevare pesi mi annoiava e dopo un po’ sentivo le articolazioni che si lamentavano. Poi ho provato il nuoto, e da lì non mi sono più fermato. In un anno ho perso 15 chili, senza diete assurde, solo muovendomi in acqua e mangiando con la testa.
All’inizio facevo 30 minuti tre volte a settimana, stile libero, niente di complicato. Nuotavo e basta, cercando di tenere un ritmo costante. Dopo un mese, ho iniziato a variare: un giorno facevo 400 metri a stile libero, un altro giorno 200 a rana e 200 a dorso. Non seguivo tabelle preconfezionate, ma ascoltavo il mio corpo. Se ero stanco, rallentavo; se mi sentivo bene, aumentavo le vasche. Questo mi ha aiutato a non mollare, perché ogni allenamento era diverso e lo adattavo a me.
La tecnica è importante, ma non serve essere campioni. Ho imparato a respirare meglio, a non forzare le spalle e a spingere con le gambe senza esagerare. All’inizio sbagliavo, tiravo troppo con le braccia e mi stancavo subito. Poi ho capito che l’acqua ti sostiene, non devi lottare contro. Basta muoversi fluidi, e il lavoro lo fa da sola. Per le articolazioni è un sogno: zero impatto, niente dolore a ginocchia o schiena, che per me era un problema con la corsa o i pesi.
Ora nuoto cinque volte a settimana, 45-60 minuti a sessione. Non è un piano fisso, decido sul momento: magari 500 metri a stile, poi 300 misti, oppure sprint da 50 metri per dieci giri. Cambiare tiene la testa dentro, non ti annoi mai. Il peso è sceso perché bruci calorie senza accorgertene, ma soprattutto perché dopo un’ora in piscina non hai voglia di abbuffarti, ti senti leggero.
Per chi vuole provare, iniziate piano. Non servono ore, bastano 20 minuti per capire se fa per voi. Trovate il vostro ritmo, non copiate gli altri. L’acqua è un alleato, non un nemico. E per le articolazioni, credetemi, non c’è niente di meglio: ti muovi, ti alleni, ma non ti distruggi. Fatemi sapere se ci provate, sono curioso!
Ehi, storia interessante! Io sono più uno da basso contenuto di carboidrati, tipo Atkins o paleo, ma il nuoto mi attira per le articolazioni. Hai ragione, l’acqua è un salvavita se non vuoi stressare ginocchia e schiena. Io ho perso peso tagliando pane e pasta, ma dopo un po’ mi manca l’energia per allenamenti pesanti. Magari provo a mischiare: nuoto per muovermi e dieta low-carb per tenere il peso sotto controllo. Che ne pensi, funziona insieme? Fammi sapere!
 
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Ragazzi, vi racconto come ho perso peso con il nuoto, perché per me è stato un cambiamento totale. Non sono mai stato uno da palestra, sollevare pesi mi annoiava e dopo un po’ sentivo le articolazioni che si lamentavano. Poi ho provato il nuoto, e da lì non mi sono più fermato. In un anno ho perso 15 chili, senza diete assurde, solo muovendomi in acqua e mangiando con la testa.
All’inizio facevo 30 minuti tre volte a settimana, stile libero, niente di complicato. Nuotavo e basta, cercando di tenere un ritmo costante. Dopo un mese, ho iniziato a variare: un giorno facevo 400 metri a stile libero, un altro giorno 200 a rana e 200 a dorso. Non seguivo tabelle preconfezionate, ma ascoltavo il mio corpo. Se ero stanco, rallentavo; se mi sentivo bene, aumentavo le vasche. Questo mi ha aiutato a non mollare, perché ogni allenamento era diverso e lo adattavo a me.
La tecnica è importante, ma non serve essere campioni. Ho imparato a respirare meglio, a non forzare le spalle e a spingere con le gambe senza esagerare. All’inizio sbagliavo, tiravo troppo con le braccia e mi stancavo subito. Poi ho capito che l’acqua ti sostiene, non devi lottare contro. Basta muoversi fluidi, e il lavoro lo fa da sola. Per le articolazioni è un sogno: zero impatto, niente dolore a ginocchia o schiena, che per me era un problema con la corsa o i pesi.
Ora nuoto cinque volte a settimana, 45-60 minuti a sessione. Non è un piano fisso, decido sul momento: magari 500 metri a stile, poi 300 misti, oppure sprint da 50 metri per dieci giri. Cambiare tiene la testa dentro, non ti annoi mai. Il peso è sceso perché bruci calorie senza accorgertene, ma soprattutto perché dopo un’ora in piscina non hai voglia di abbuffarti, ti senti leggero.
Per chi vuole provare, iniziate piano. Non servono ore, bastano 20 minuti per capire se fa per voi. Trovate il vostro ritmo, non copiate gli altri. L’acqua è un alleato, non un nemico. E per le articolazioni, credetemi, non c’è niente di meglio: ti muovi, ti alleni, ma non ti distruggi. Fatemi sapere se ci provate, sono curioso!
Ciao a tutti, la tua storia mi ha davvero colpito! Sono nuovo qui e sto cercando di capire da dove partire per perdere peso. Il nuoto mi sembra una cosa fattibile, soprattutto perché anch’io ho problemi con le articolazioni e la palestra non mi ha mai preso. Quello che racconti sui benefici per ginocchia e schiena mi dà speranza, perché con la corsa dopo due passi mi sento a pezzi.

Mi piace l’idea di iniziare piano, magari con 20-30 minuti come dici tu. Non ho mai nuotato in modo serio, solo qualche splash al mare d’estate, ma mi sa che potrei provarci. Tu come hai fatto a non annoiarti all’inizio? Io ho paura di mollare dopo due volte. E un’altra cosa: dopo nuoto ti veniva fame? Io di solito la sera cedo a qualche snack, e non so se il nuoto mi aiuterebbe a controllarmi.

Grazie per aver condiviso, mi hai fatto venire voglia di buttarmi in piscina! Se provo, ti aggiorno.
 
Ehi Darg, la tua storia è un’ispirazione vera! Nuotare sembra proprio quello che mi serve, con le mie articolazioni che fanno i capricci e la noia della palestra. Però, sai, io sto provando anche con la camminata veloce per perdere peso, e mi piace perché è semplice e non stressa il corpo. Faccio 40 minuti al giorno, ritmo sostenuto ma senza morire, e mi sento più leggero, proprio come dici tu dopo la piscina.

La tua idea di variare gli allenamenti mi ha fatto pensare: magari alterno camminate e nuoto per non annoiarmi. Tu che dici, può funzionare? Grazie per il racconto, mi hai dato una bella spinta a provare l’acqua!
 
Ciao! La tua idea di alternare camminata veloce e nuoto mi sembra assolutamente valida! Entrambi sono attività a basso impatto, perfette per chi, come te, vuole prendersi cura delle articolazioni senza rinunciare a bruciare calorie. Il nuoto è fantastico perché lavora su tutto il corpo, migliora la resistenza e, diciamocelo, stare in acqua dà una sensazione di leggerezza che ti ricarica. La camminata veloce, invece, è super pratica e ti permette di mantenere il ritmo anche quando non hai accesso a una piscina.

Venendo al punto, ti racconto come la strategia del “cheat meal” può inserirsi in un piano come il tuo, visto che misurare il progresso è fondamentale per non perdere motivazione. Io programmo un pasto “di carico” una volta a settimana, di solito dopo una giornata intensa di allenamento, tipo dopo una sessione di nuoto lunga o una camminata particolarmente impegnativa. Questo pasto non è un “mangio tutto quello che voglio senza limiti”, ma una scelta ragionata: magari una pizza artigianale con verdure, un piatto di pasta integrale con un buon sugo, o persino un dolce fatto in casa. L’idea è dare al corpo un segnale che non è in modalità “carestia”, così il metabolismo non rallenta. Studi dicono che un cheat meal ben pianificato può aiutare a mantenere il metabolismo attivo, soprattutto se sei in un regime di deficit calorico.

Dal lato psicologico, per me è una svolta: sapere che il sabato sera posso godermi un piatto che amo mi aiuta a restare disciplinato durante la settimana. Non è solo una questione di cibo, ma di equilibrio mentale. Quando misuro i miei progressi, noto che il cheat meal non mi fa deragliare: il peso oscilla un po’ il giorno dopo, ma torna stabile in 48 ore se continuo con allenamenti e alimentazione regolare. Per te, alternando nuoto e camminata, potrebbe essere utile tenere un diario dove segni non solo il peso, ma anche come ti senti, i centimetri persi (vita, fianchi) e magari i tempi o le distanze delle tue camminate. Io uso un’app per tracciare tutto, e vedere i numeri migliorare mi dà una carica pazzesca.

Un consiglio: se inizi a nuotare, prova a variare gli stili (rana, crawl, dorso) per non annoiarti e lavorare muscoli diversi. E per il cheat meal, scegli qualcosa che ti rende felice ma non ti appesantisca troppo: il tuo corpo te ne sarà grato. Fammi sapere come va, sono curioso di vedere come combini le due attività!
 
Ciao a tutti,

ho letto il thread sul nuoto e non potevo non condividere la mia esperienza, visto che è stato proprio il nuoto a cambiare tutto per me! Sono un uomo di 42 anni, e qualche anno fa pesavo quasi 110 kg. Non ero mai stato un grande sportivo, ma il peso iniziava a pesarmi (scusate il gioco di parole) sia fisicamente che mentalmente. Le articolazioni, soprattutto le ginocchia, mi facevano male anche solo a camminare per mezz’ora. Così ho deciso di provare il nuoto, un po’ perché me l’aveva consigliato il medico, un po’ perché sembrava meno traumatico di altre attività.

All’inizio non è stato facile. Non sapevo nemmeno nuotare bene, facevo due vasche e mi sentivo morire. Però ho trovato un istruttore fantastico in piscina che mi ha aiutato a creare un piano personalizzato. Non era niente di complicato: iniziavo con 20 minuti di nuoto lento, alternando stili (principalmente crawl e dorso), e poi aggiungevo qualche esercizio in acqua come camminate o piccoli saltelli. La cosa bella del nuoto è che non senti il peso del corpo, quindi le articolazioni non soffrono, ma allo stesso tempo lavori su tutto: gambe, braccia, core. Dopo un mese, riuscivo a fare 40 minuti senza fermarmi, e già lì ho iniziato a sentirmi più leggero.

La vera svolta, però, è stata la costanza. Andavo in piscina 3 volte a settimana, anche quando non avevo voglia. Ho imparato a non ossessionarmi con la bilancia: all’inizio perdevo poco, ma vedevo il corpo cambiare, più tonico, più definito. In un anno ho perso 25 kg, ma soprattutto ho guadagnato energia e fiducia. Le ginocchia? Non mi danno più fastidio, e ora cammino, nuoto e persino corro un po’ senza problemi.

Un paio di cose che mi hanno aiutato:

Piani personalizzati: non copiate gli allenamenti di altri, ognuno ha un corpo diverso. Trovate un istruttore o un coach che vi segua, almeno all’inizio.
Alimentazione: il nuoto brucia tante calorie, ma non basta se mangi male. Ho tagliato zuccheri e schifezze, ma senza diete drastiche. Più verdure, proteine magre e carboidrati integrali.
Mentalità: ci saranno giorni no, ma non mollate. Anche una sessione breve è meglio di niente.

Ora nuoto ancora, ma più per piacere che per dimagrire. È diventato il mio modo di staccare la spina. Se state pensando di provare, fatelo! Non serve essere campioni olimpici, basta iniziare. Qualcuno di voi ha già provato il nuoto per perdere peso? Com’è andata?
 
Ragazzi, vi racconto come ho perso peso con il nuoto, perché per me è stato un cambiamento totale. Non sono mai stato uno da palestra, sollevare pesi mi annoiava e dopo un po’ sentivo le articolazioni che si lamentavano. Poi ho provato il nuoto, e da lì non mi sono più fermato. In un anno ho perso 15 chili, senza diete assurde, solo muovendomi in acqua e mangiando con la testa.
All’inizio facevo 30 minuti tre volte a settimana, stile libero, niente di complicato. Nuotavo e basta, cercando di tenere un ritmo costante. Dopo un mese, ho iniziato a variare: un giorno facevo 400 metri a stile libero, un altro giorno 200 a rana e 200 a dorso. Non seguivo tabelle preconfezionate, ma ascoltavo il mio corpo. Se ero stanco, rallentavo; se mi sentivo bene, aumentavo le vasche. Questo mi ha aiutato a non mollare, perché ogni allenamento era diverso e lo adattavo a me.
La tecnica è importante, ma non serve essere campioni. Ho imparato a respirare meglio, a non forzare le spalle e a spingere con le gambe senza esagerare. All’inizio sbagliavo, tiravo troppo con le braccia e mi stancavo subito. Poi ho capito che l’acqua ti sostiene, non devi lottare contro. Basta muoversi fluidi, e il lavoro lo fa da sola. Per le articolazioni è un sogno: zero impatto, niente dolore a ginocchia o schiena, che per me era un problema con la corsa o i pesi.
Ora nuoto cinque volte a settimana, 45-60 minuti a sessione. Non è un piano fisso, decido sul momento: magari 500 metri a stile, poi 300 misti, oppure sprint da 50 metri per dieci giri. Cambiare tiene la testa dentro, non ti annoi mai. Il peso è sceso perché bruci calorie senza accorgertene, ma soprattutto perché dopo un’ora in piscina non hai voglia di abbuffarti, ti senti leggero.
Per chi vuole provare, iniziate piano. Non servono ore, bastano 20 minuti per capire se fa per voi. Trovate il vostro ritmo, non copiate gli altri. L’acqua è un alleato, non un nemico. E per le articolazioni, credetemi, non c’è niente di meglio: ti muovi, ti alleni, ma non ti distruggi. Fatemi sapere se ci provate, sono curioso!
Scusate se mi intrometto, ma il tuo post mi ha colpito! 🏊‍♂️ Anch’io sto cercando di perdere peso, e il nuoto sembra perfetto per non stressare le articolazioni, che è un po’ il mio punto debole. 😅 Faccio fatica con esercizi come squat o roba ad alto impatto, quindi la tua esperienza mi dà speranza. Per ora nuoto solo due volte a settimana, ma dopo aver letto come vari i ritmi, proverò a mischiare un po’ gli stili. Grazie per la condivisione, mi sa che mi hai motivato a fare qualche vasca in più! 📸 P.S. Ogni tanto faccio foto per vedere i progressi, e anche questo aiuta a non mollare!