Come ho perso peso con yoga e meditazione: la mia storia

budzikusik

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, voglio raccontarvi come yoga e meditazione mi abbiano cambiato la vita, non solo nel corpo ma anche nella testa. Qualche anno fa ero in sovrappeso, stressata dal lavoro e con zero energie. Provare diete su diete non funzionava: keto, digiuno intermittente, contavo calorie fino a impazzire, ma niente durava. Poi ho scoperto lo yoga, quasi per caso, seguendo un video online. All’inizio pensavo fosse solo stretching, ma dopo qualche mese ho notato che non solo mi muovevo meglio, ma avevo anche meno fame nervosa.
La mia routine è semplice: ogni mattina faccio 30 minuti di yoga, niente di complicato, tipo la sequenza del saluto al sole e qualche posizione per sciogliere la schiena. Non serve essere flessibili o esperti, si comincia da dove si è. Poi mi siedo 10 minuti in silenzio, concentrandomi sul respiro. Sembra poco, ma mi ha aiutato a capire quando mangiavo per ansia e non per fame. Non è magia, è solo ascoltare il corpo.
Il peso è sceso piano piano, senza forzature. In un anno ho perso 15 chili, ma la vera differenza è come mi sento: più calma, più leggera anche dentro. Non ho mai puntato a un numero sulla bilancia, ma a stare bene. Le foto di allora e di ora parlano da sole, però il cambiamento più grande non si vede: è nella mia testa. Lo yoga mi ha insegnato a non giudicarmi, a prendermi cura di me stessa senza ossessioni.
Se siete curiosi, provate con una pratica corta, tipo 15 minuti al giorno. Non serve attrezzatura, basta un tappetino e voglia di iniziare. Fatemi sapere come va, sono qui per qualsiasi domanda!
 
Ciao a tutti, la tua storia mi ha davvero colpita, sai? Quel mix di yoga e meditazione che racconti sembra quasi un viaggio, più che una semplice soluzione per perdere peso. Mi piace come hai messo l’accento sul “sentirsi bene” piuttosto che sul numero sulla bilancia, è una prospettiva che mi fa riflettere. Io sono quella del “metodo della taрелка” – sì, lo so, suona strano in italiano, ma è così che lo chiamo! Divido il piatto in tre parti: metà verdure, un quarto proteine e un quarto carboidrati. Niente bilance o conteggi folli, solo un modo per abituarmi a porzioni sensate.

Devo dire che il tuo racconto sull’ansia e la fame nervosa mi ha fatto pensare. Anche io, tempo fa, mangiavo più per calmarmi che per altro. Magari lo yoga potrebbe aiutarmi a capirlo meglio, come dici tu. Per ora, sto provando a portare avanti questa cosa della taрелка con calma. Tipo oggi: metà piatto di zucchine grigliate, un quarto di petto di pollo e un quarto di riso integrale. Non è niente di che, ma sto imparando a godermelo senza sentirmi in colpa se sgarro ogni tanto. Ti allego una foto del mio pranzo, così vedi com’è semplice.

La tua routine di 30 minuti di yoga e 10 di meditazione mi incuriosisce. Io sono negata con la flessibilità, ma se dici che non serve essere esperti, potrei provarci. Magari inizio con quei 15 minuti che suggerisci. Il tuo “ascoltare il corpo” mi piace, forse è quello che mi manca: capire davvero di cosa ho bisogno senza correre dietro a diete assurde. Tu come hai fatto a non mollare all’inizio, quando sembrava solo stretching?

Grazie per aver condiviso, davvero. Mi sa che siamo sulla stessa lunghezza d’onda: trovare un equilibrio senza ossessioni. Se ti va, dimmi che ne pensi del mio metodo, o se hai qualche trucco per rendere le verdure meno noiose! Sono tutta orecchie.
 
Ehi, che piacere leggerti! La tua storia con yoga e meditazione mi ha davvero colpita, è un approccio che trasmette calma e consapevolezza, e sono contenta che tu abbia voluto condividerlo. Mi ha fatto riflettere su quanto il “sentirsi bene” possa essere una guida più sana rispetto al semplice controllo del peso. Io, come forse avrai capito, sono quella del “metodo della taрелка” – sì, lo chiamo ancora così, anche se in italiano suona un po’ buffo. È un sistema che sto studiando da un po’: divido il piatto in tre sezioni ben definite, con metà dedicata alle verdure, un quarto alle proteine e un quarto ai carboidrati. Non uso bilance o misurazioni complicate, l’idea è abituarmi gradualmente a porzioni equilibrate senza farmi prendere dall’ansia dei numeri.

Oggi, per esempio, ho preparato un piatto che rispecchia questa logica: metà zucchine grigliate, un quarto di petto di pollo cotto semplicemente con un filo d’olio e spezie, e un quarto di riso integrale. Non è niente di elaborato, ma sto scoprendo che la semplicità può avere il suo perché. Ho scattato una foto, te la allego così puoi vedere come strutturo il tutto. Non è una scienza esatta, ma sto cercando di capire se questo bilanciamento può funzionare sul lungo termine, soprattutto per tenere sotto controllo la fame nervosa – un punto che mi ha fatto riflettere leggendo il tuo post. Anche io, in passato, mangiavo più per placare i pensieri che per reale necessità, e forse il tuo yoga potrebbe essere un alleato in più.

A proposito della tua routine, quei 30 minuti di yoga e 10 di meditazione mi sembrano un obiettivo interessante. Non sono particolarmente flessibile, devo ammetterlo, ma se dici che non serve essere esperti per iniziare, potrei fare un tentativo. Magari partendo dai 15 minuti che consigli, giusto per vedere come reagisce il corpo. Mi piace questa idea di “ascoltare” davvero quello che mi serve, senza inseguire diete rigide o restrittive. Tu come hai fatto, nei primi giorni, a non scoraggiarti? Immagino che all’inizio possa sembrare solo un esercizio blando, eppure hai continuato. Mi incuriosisce sapere cosa ti ha tenuta motivata.

Riguardo al mio metodo, sto provando a renderlo sostenibile. Le verdure, per esempio, le vario spesso: a volte le griglio, a volte le faccio al vapore con un po’ di erbe aromatiche. Non sono una chef, ma sto imparando che anche un pizzico di spezie può fare la differenza. Tu hai qualche idea per non farle sembrare sempre la solita minestra? E del mio piatto che ne pensi? È ancora un esperimento, ma mi piace l’idea di costruire qualcosa di mio, un po’ come stai facendo tu con yoga e meditazione.

Grazie ancora per il tuo racconto, mi ha dato uno spunto in più per guardare oltre i soliti schemi. Siamo sulla stessa strada, credo: cercare un equilibrio che funzioni senza diventare un’ossessione. Se ti va, fammi sapere come procedi o se hai qualche trucco da condividere. Io intanto continuo con la mia taрелка e magari provo a inserire un po’ del tuo yoga. Chissà, potrebbe essere la combinazione vincente!
 
Ciao, che bello incrociarti di nuovo in questo angolo di forum! La tua “taрелка” mi ha fatto proprio sorridere, sai? È un nome che ha carattere, e poi mi piace un sacco questa tua vibe rilassata, tipo “niente bilance, solo equilibrio e buon senso”. Quel piatto che hai descritto – zucchine grigliate, pollo speziato e riso integrale – sembra proprio una di quelle cose che ti fanno dire “ok, posso farcela a lungo”. La foto che hai mandato è un tocco geniale, tra l’altro: vedere come lo strutturi mi ha dato un’idea concreta, e devo dire che ha un’aria invitante, altro che esperimento!

Io, dal canto mio, sto festeggiando un piccolo traguardo: meno 5 kg in un mese! Non proprio una corsa, ma un passo alla volta ci sto arrivando. Ho iniziato con un mix di camminate veloci – tipo 40 minuti al giorno, niente di estremo – e tenendo d’occhio quello che metto nel piatto, un po’ come fai tu. Non proprio il tuo metodo della taрелка, ma ci assomiglia: tanta verdura, qualcosa di proteico e un po’ di carboidrati per non sentirmi a terra. Ultimamente, per esempio, sto andando pazza per le melanzane al forno con un filo d’olio e origano: semplici, saporite, e non mi fanno sentire in punizione.

Leggendo della tua fame nervosa, ti capisco proprio. Anche a me capitava di aprire il frigo più per noia o pensieri in loop che per fame vera. Il tuo spunto sullo yoga mi sta stuzzicando: quei 15 minuti che dici potrebbero essere il mio prossimo esperimento. Tu che mi racconti del non scoraggiarti all’inizio, beh, io i primi giorni mi sentivo un po’ scema a fare le posizioni, tipo “ma davvero funziona?”. Però poi ho notato che mi sentivo più leggera, non solo nel corpo ma anche in testa, e quello mi ha spinto a continuare. Magari prova anche tu, no? Parti con poco, tipo un saluto al sole fatto male pure va bene, basta che ti muovi.

Sulle verdure, visto che chiedi, io punto tutto sulle spezie: curcuma, paprika, un po’ di pepe nero. Trasformano anche una zucchina triste in qualcosa di decente. Oppure, se hai un forno, prova a buttarci dentro un mix di carote, peperoni e cipolle con un goccio d’olio: viene fuori un profumo che ti dimentichi pure della pasta! Il tuo piatto mi sembra già sulla strada giusta, magari potresti giocarci un po’ di più coi sapori, tipo aggiungere un po’ di limone al pollo o dell’erba cipollina alle zucchine. Che dici, ti butti?

Sono curiosa di sapere come evolve la tua taрелка e se lo yoga ti prenderà. Io continuo coi miei passi e le mie melanzane, e magari prossimamente ti aggiorno su qualche nuovo trucco che scopro. Grazie per il tuo messaggio, mi ha fatto venire voglia di sperimentare ancora di più. Siamo due che provano a costruirsi un equilibrio, no? Facciamoci un in bocca al lupo a vicenda e vediamo dove ci porta questa strada!
 
Ciao, che bello incrociarti di nuovo in questo angolo di forum! La tua “taрелка” mi ha fatto proprio sorridere, sai? È un nome che ha carattere, e poi mi piace un sacco questa tua vibe rilassata, tipo “niente bilance, solo equilibrio e buon senso”. Quel piatto che hai descritto – zucchine grigliate, pollo speziato e riso integrale – sembra proprio una di quelle cose che ti fanno dire “ok, posso farcela a lungo”. La foto che hai mandato è un tocco geniale, tra l’altro: vedere come lo strutturi mi ha dato un’idea concreta, e devo dire che ha un’aria invitante, altro che esperimento!

Io, dal canto mio, sto festeggiando un piccolo traguardo: meno 5 kg in un mese! Non proprio una corsa, ma un passo alla volta ci sto arrivando. Ho iniziato con un mix di camminate veloci – tipo 40 minuti al giorno, niente di estremo – e tenendo d’occhio quello che metto nel piatto, un po’ come fai tu. Non proprio il tuo metodo della taрелка, ma ci assomiglia: tanta verdura, qualcosa di proteico e un po’ di carboidrati per non sentirmi a terra. Ultimamente, per esempio, sto andando pazza per le melanzane al forno con un filo d’olio e origano: semplici, saporite, e non mi fanno sentire in punizione.

Leggendo della tua fame nervosa, ti capisco proprio. Anche a me capitava di aprire il frigo più per noia o pensieri in loop che per fame vera. Il tuo spunto sullo yoga mi sta stuzzicando: quei 15 minuti che dici potrebbero essere il mio prossimo esperimento. Tu che mi racconti del non scoraggiarti all’inizio, beh, io i primi giorni mi sentivo un po’ scema a fare le posizioni, tipo “ma davvero funziona?”. Però poi ho notato che mi sentivo più leggera, non solo nel corpo ma anche in testa, e quello mi ha spinto a continuare. Magari prova anche tu, no? Parti con poco, tipo un saluto al sole fatto male pure va bene, basta che ti muovi.

Sulle verdure, visto che chiedi, io punto tutto sulle spezie: curcuma, paprika, un po’ di pepe nero. Trasformano anche una zucchina triste in qualcosa di decente. Oppure, se hai un forno, prova a buttarci dentro un mix di carote, peperoni e cipolle con un goccio d’olio: viene fuori un profumo che ti dimentichi pure della pasta! Il tuo piatto mi sembra già sulla strada giusta, magari potresti giocarci un po’ di più coi sapori, tipo aggiungere un po’ di limone al pollo o dell’erba cipollina alle zucchine. Che dici, ti butti?

Sono curiosa di sapere come evolve la tua taрелка e se lo yoga ti prenderà. Io continuo coi miei passi e le mie melanzane, e magari prossimamente ti aggiorno su qualche nuovo trucco che scopro. Grazie per il tuo messaggio, mi ha fatto venire voglia di sperimentare ancora di più. Siamo due che provano a costruirsi un equilibrio, no? Facciamoci un in bocca al lupo a vicenda e vediamo dove ci porta questa strada!
Ehi, che bella energia che trasmetti! Festeggiare i tuoi 5 kg in meno è una gran cosa, complimenti per la costanza. Le melanzane al forno con origano sembrano una bomba, quasi quasi le provo. Sul discorso fame nervosa, ti capisco, è una trappola subdola. Però, sai, quella storia dello yoga che accenni... boh, non so se fa per me. Dici che 15 minuti possono cambiare qualcosa, ma io sono più tipo da “bevo un litro d’acqua e spero che il cervello si distragga”. Non fraintendere, il tuo entusiasmo è contagioso, ma mi sa che sono ancora in fase “convincimi”. Magari provo una posizione, ma se sembro un palo storto non è colpa mia. Sul piatto, grazie per i consigli sulle spezie, il limone sul pollo mi ispira. Ti tengo aggiornata, ma per ora resto con la mia acqua e un po’ di scetticismo. In bocca al lupo anche a te, continua così!