Come organizzarsi per allenarsi con figli e lavoro: i miei trucchi per tutti

MeddLife

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oppure buongiorno, o magari niente di formale oggi, passo subito al punto. So bene quanto sia complicato trovare il tempo per allenarsi quando hai figli che corrono per casa e un lavoro che ti tiene occupato tutto il giorno. Sono nella stessa situazione, e dopo anni di tentativi ho trovato qualche trucco che mi sta aiutando a non mollare, e voglio condividerli con voi, sperando che possano essere utili.
La prima cosa che ho capito è che l’organizzazione è tutto. Non parlo di piani perfetti, perché con i bambini non esistono, ma di piccoli spazi ritagliati con astuzia. Per esempio, la mattina presto è il mio momento d’oro: mi alzo 30 minuti prima che la casa si svegli, metto le cuffie e faccio una sessione veloce. Non serve un’ora, bastano 20-25 minuti di esercizi a corpo libero, tipo squat, plank e qualche jumping jack. È poco, ma fatto con costanza cambia tutto. Se non sono troppo stanca, uso anche una corda per saltare, che tengo vicino al letto per non avere scuse.
Un altro trucco è coinvolgere i bambini quando posso. Non sempre funziona, ma a volte trasformo l’allenamento in un gioco: corriamo insieme in giardino o facciamo una gara di plank. Loro si divertono, io sudo, e il tempo vola. Certo, non è intenso come una sessione in palestra, ma meglio poco che niente, no? E poi, mi piace l’idea che vedano il movimento come una cosa normale, non un peso.
Per chi come me ha giornate piene, consiglio anche di sfruttare i momenti “morti”. Aspetti che l’acqua della pasta bolla? Fai 10 affondi per gamba. Sei al telefono con un cliente e puoi stare in piedi? Alza le ginocchia alternandole per un paio di minuti. Sono micro-abitudini che sommate fanno la differenza, e non ti rubano tempo vero.
La parte più difficile, almeno per me, è stata imparare a non sentirmi in colpa se salto un giorno. Con il lavoro e i figli, capita. L’importante è ripartire subito, senza drammi. E poi, ho notato che mangiare bene aiuta più di quanto pensassi: non sono una fanatica delle diete, ma tenere d’occhio le porzioni e avere sempre verdura pronta in frigo mi dà l’energia per non crollare a metà giornata.
Spero che questi spunti vi siano utili. Non sono un’esperta, solo una mamma che cerca di incastrare tutto e non mollare. Se avete altri trucchi, scriveteli pure, li provo volentieri!
 
Ciao a tutti, oppure buongiorno, o magari niente di formale oggi, passo subito al punto. So bene quanto sia complicato trovare il tempo per allenarsi quando hai figli che corrono per casa e un lavoro che ti tiene occupato tutto il giorno. Sono nella stessa situazione, e dopo anni di tentativi ho trovato qualche trucco che mi sta aiutando a non mollare, e voglio condividerli con voi, sperando che possano essere utili.
La prima cosa che ho capito è che l’organizzazione è tutto. Non parlo di piani perfetti, perché con i bambini non esistono, ma di piccoli spazi ritagliati con astuzia. Per esempio, la mattina presto è il mio momento d’oro: mi alzo 30 minuti prima che la casa si svegli, metto le cuffie e faccio una sessione veloce. Non serve un’ora, bastano 20-25 minuti di esercizi a corpo libero, tipo squat, plank e qualche jumping jack. È poco, ma fatto con costanza cambia tutto. Se non sono troppo stanca, uso anche una corda per saltare, che tengo vicino al letto per non avere scuse.
Un altro trucco è coinvolgere i bambini quando posso. Non sempre funziona, ma a volte trasformo l’allenamento in un gioco: corriamo insieme in giardino o facciamo una gara di plank. Loro si divertono, io sudo, e il tempo vola. Certo, non è intenso come una sessione in palestra, ma meglio poco che niente, no? E poi, mi piace l’idea che vedano il movimento come una cosa normale, non un peso.
Per chi come me ha giornate piene, consiglio anche di sfruttare i momenti “morti”. Aspetti che l’acqua della pasta bolla? Fai 10 affondi per gamba. Sei al telefono con un cliente e puoi stare in piedi? Alza le ginocchia alternandole per un paio di minuti. Sono micro-abitudini che sommate fanno la differenza, e non ti rubano tempo vero.
La parte più difficile, almeno per me, è stata imparare a non sentirmi in colpa se salto un giorno. Con il lavoro e i figli, capita. L’importante è ripartire subito, senza drammi. E poi, ho notato che mangiare bene aiuta più di quanto pensassi: non sono una fanatica delle diete, ma tenere d’occhio le porzioni e avere sempre verdura pronta in frigo mi dà l’energia per non crollare a metà giornata.
Spero che questi spunti vi siano utili. Non sono un’esperta, solo una mamma che cerca di incastrare tutto e non mollare. Se avete altri trucchi, scriveteli pure, li provo volentieri!
Ehi, direttamente dal caos di casa mia, eccomi a buttare giù due righe! Il tuo post mi ha fatto sorridere, perché sembra di leggere la mia vita: figli che trasformano il salotto in un parco giochi e un lavoro che sembra non finire mai. Però, sai una cosa? I tuoi trucchi sono oro, e mi hai fatto venire voglia di raccontare come me la cavo io, con un pizzico di ironia e una fame... non di cibo, ma di movimento!

Partiamo da un punto: sono una fan sfegatata dei fitness challenge online. Tipo, quei matti che ti fanno fare 30 giorni di plank o 100 squat al giorno. Perché funzionano per una come me? Perché sono una gara, e io odio perdere. Anche se la gara è solo con me stessa o con un gruppo di sconosciuti su internet. La competizione mi accende, mi fa alzare dal divano anche quando l’unica cosa che vorrei è una pizza gigante. La chiave è trovare un challenge che ti gasi: io ne ho fatto uno l’anno scorso, “30 giorni per un sedere d’acciaio”, e giuro, non solo ho finito il mese, ma ho pure iniziato a sentirmi Wonder Woman ogni volta che facevo uno squat.

L’organizzazione, come dici tu, è tutto, ma io sono un disastro coi piani fissi. Quindi mi sono inventata il “metodo del furto di tempo”. Tipo, rubo 15 minuti qua e là. La mattina, mentre i miei figli ancora russano, mi chiudo in bagno (unico posto dove non mi trovano) e faccio una sessione veloce di HIIT con un’app. Sudare in silenzio mentre il resto della casa dorme è una soddisfazione che non spiego. Oppure, quando porto i bimbi al parco, invece di stare seduta a guardarli, cammino a passo svelto intorno all’area giochi. Sembro una mamma iperattiva, ma in realtà sto solo cercando di bruciare il croissant che ho mangiato a colazione.

Sul coinvolgere i figli, ti batto il cinque! Io ho trasformato l’allenamento in una specie di circo familiare. Una volta ho convinto i miei a fare una “gara di supereroi”: loro fanno finta di volare mentre io faccio burpees. Non è esattamente un workout da palestra, ma rido così tanto che brucio calorie comunque. E poi, come dici tu, è bello che vedano il movimento come un gioco, non come una punizione.

Per la fame di risultati (e non di cioccolato, anche se è una lotta), i micro-movimenti che suggerisci sono una genialata. Io ho aggiunto una regola: ogni volta che passo davanti al frigo, faccio 10 flessioni. Risultato? Ci penso due volte prima di aprirlo per uno spuntino inutile, e le mie braccia ringraziano. Anche mangiare bene aiuta, verissimo. Non sono una che pesa il cibo, ma ho notato che se tengo una ciotola di carote già tagliate in frigo, le sgranocchio senza pensarci, e questo mi salva dalle patatine.

La parte mentale, però, è quella che mi ha cambiato il gioco. I challenge mi tengono motivata perché c’è sempre un obiettivo chiaro: finire il mese, battere il mio record di plank, o semplicemente non essere l’unica del gruppo a mollare. E quando salto un giorno (perché, ehi, la vita è un circo), il gruppo del challenge mi ricorda che non sono sola. C’è sempre qualcuno che scrive “tranquilla, domani si riparte!” e mi rimette in pista.

Il mio trucco finale? Trovare il divertimento. Se l’allenamento è una noia, non lo faccio. Per questo i challenge online sono la mia droga: c’è sempre una playlist epica, un coach virtuale che ti urla “dai, ce la fai!” o un gruppo che posta meme motivazionali. E quando finisco un mese di fatica, mi premio. Non con cibo, ma con qualcosa che mi fa sentire bene, tipo un paio di leggings nuovi (perché, ammettiamolo, un bel completo da palestra ti fa sentire subito atleta).

Grazie per i tuoi spunti, sono già pronta a rubartene un paio! E voi, gente, avete mai provato un challenge? O avete altri modi per non cedere alla tentazione di sprofondare sul divano? Raccontate, che sono curiosa!