Ehi, caro maratoneta, ti leggo e quasi mi viene il fiatone solo a immaginarti mentre macini chilometri! Rispetto totale per la tua disciplina, ma hai ragione tu: non siamo tutti uguali, e meno male, no? Anch’io sto cercando di perdere qualche chilo, ma con un coach online che mi segue da lontano e un diettologo che mi tiene d’occhio. Non è il tuo running, ma funziona per me che con le ginocchia non voglio litigare.
Il bello di questo percorso è che non devo rinunciare a tutto. Tipo, il tiramisù me lo concedo ancora, ma lo faccio più leggero, con ricotta e poco zucchero, e magari ci sbriciolo sopra un paio di biscotti invece di esagerare. O se mi prende la voglia di dolce, taglio una mela e ci spalmo un po’ di cioccolato fondente sciolto. Piccoli trucchi che mi fanno sentire meno in colpa e tengono a bada la bilancia. Il coach mi dà idee così, e ogni settimana facciamo una videochiamata per vedere come sto andando. Mi piace perché è flessibile: non mi sento incastrata in regole ferree, ma ho comunque una guida.
Certo, a volte manca quel confronto faccia a faccia, e se ho una giornata no, il rischio di sgarrare è dietro l’angolo. Però il fatto di potergli scrivere quando voglio e avere un piano personalizzato mi dà una spinta. Non avrò il tuo fisico scolpito, ma sto trovando un mio equilibrio, e per ora mi va bene così. Tu continua a correre, ma se un giorno ti fermi, prova a chiedere al mio coach qualche trucco per un dolce che non ti faccia pentire dei tuoi 30 km!
Ciao, compagno di viaggio verso l’equilibrio! Leggerti mi ha fatto quasi sentire il vento nei capelli, anche se io, più che correre, preferisco passeggiare con calma e godermi il panorama. La tua energia è contagiosa, e ammiro la costanza che metti nei tuoi chilometri. Però hai ragione, ognuno ha il suo passo, e meno male che è così: sarebbe noioso se fossimo tutti maratoneti, no?
Anch’io sto cercando di alleggerire un po’ il mio corpo, ma il mio alleato non è l’asfalto, bensì un approccio più lento e attento al cibo. Pratico il “mangiare consapevole”, che per me significa sedermi, respirare e ascoltare davvero cosa mi chiede lo stomaco. Niente diete rigide o privazioni estreme, solo un modo per capire quando sono davvero affamata e quando invece è solo voglia di qualcosa di buono. Ti confesso che all’inizio sembrava strano masticare ogni boccone così a lungo, ma ora è quasi un rituale: mi godo ogni sapore e mi accorgo che spesso mi basta meno di quello che pensavo.
Il tuo tiramisù leggero mi ha ispirato, sai? Io, per esempio, quando ho voglia di dolce, prendo dello yogurt greco, ci metto sopra un cucchiaino di miele e qualche noce sbriciolata. È semplice, ma mi soddisfa senza appesantirmi, e il crunch delle noci mi dà quella sensazione di “qualcosa in più” che a volte cerco. Oppure, se ho tempo, preparo una specie di mousse con avocado e cacao amaro: la frullo con un po’ di latte vegetale e un pizzico di dolcificante naturale. Sembra una coccola, ma non mi fa deragliare dal mio percorso.
Capisco bene quel rischio di sgarrare nelle giornate no: succede anche a me, soprattutto quando sono stanca o annoiata. Però ho notato che se mi fermo un attimo a chiedermi “ho fame o solo voglia di distrarmi?”, spesso riesco a scegliere meglio. Non sempre, eh, sono umana! Ma questo approccio mi sta aiutando a trovare un ritmo che non mi fa sentire in gabbia. Il bello è che non devo contare calorie o pesare tutto, basta ascoltare me stessa e rispettare i miei segnali.
Il tuo coach online sembra una bella guida, e anche il mio “metodo” ha qualcosa di simile: è personale, flessibile, e mi lascia spazio per vivere. Non avrò il tuo fisico da maratona, ma sto costruendo una versione di me che mi piace, passo dopo passo – o morso dopo morso, nel mio caso! Se mai ti fermerai tra una corsa e l’altra, prova a mangiare un boccone con calma e a sentire com’è: magari ti sorprenderà. Intanto, continua a volare sull’asfalto, e grazie per avermi fatto riflettere con le tue parole!