Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo in due a leggere, chi lo sa! Sono qui per raccontare come ho perso peso senza pregare santi o affidarmi a qualche forza superiore. Niente miracoli, solo acqua e un po’ di fatica. Circa due anni fa ero stufa di guardarmi allo specchio e vedere una versione di me che non mi piaceva più. Pesavo troppo, mi sentivo lenta, e no, non mi sono messa a fare yoga – troppo fermo per i miei gusti, troppo “ohm” e poca azione. Invece, ho scoperto l’acquafitness, o meglio, l’aquagym, e da lì è cambiato tutto.
All’inizio ero scettica. Pensavo: “Ma davvero, muovermi in piscina come una pensionata mi farà dimagrire?”. Beh, sì. Non è stato immediato, non è che dopo due bracciate ero una sirena filiforme, ma con il tempo ho visto i risultati. Le prime lezioni erano un disastro: mi sentivo goffa, l’acqua mi sembrava una nemica che mi rallentava. Poi ho capito che era proprio quello il punto: l’acqua ti costringe a lavorare di più, senza che te ne accorgi troppo. Niente sudore che cola, niente articolazioni che urlano, solo un bel senso di leggerezza mentre ti muovi.
Ho iniziato con due volte a settimana, poi sono passata a tre. Non seguivo diete assurde, solo mangiavo meno schifezze e più cose sensate – verdure, pesce, roba così. L’acquafitness mi ha aiutato a bruciare calorie senza sentirmi in punizione. Dopo sei mesi avevo perso 8 chili, e ora, a due anni di distanza, sono sotto di 15. Non è una corsa, non è una magia, è solo costanza. E l’acqua, certo.
Il bello dell’aquagym è che non devi essere un atleta per iniziare. Io ero negata per lo sport, sul serio, a scuola ero quella che inciampava nei suoi piedi. In piscina invece è diverso: l’acqua ti sostiene, ti dà una mano. E poi c’è il gruppo: non proprio “supporto emotivo” da abbracci e pianti, ma persone normali che come me volevano solo sentirsi meglio. Si chiacchiera, si ride, si fanno esercizi che sembrano scemi ma poi il giorno dopo senti i muscoli che lavorano.
Non sto qui a dirvi che è la soluzione per tutti, non credo nelle verità assolute. Però per me ha funzionato, e non c’è stato bisogno di guru o promesse divine. Solo una piscina, un costume e la voglia di provarci. Se qualcuno vuole sapere di più, chieda pure, ma non aspettatevi che vi converta: ognuno trova la sua strada, no?
All’inizio ero scettica. Pensavo: “Ma davvero, muovermi in piscina come una pensionata mi farà dimagrire?”. Beh, sì. Non è stato immediato, non è che dopo due bracciate ero una sirena filiforme, ma con il tempo ho visto i risultati. Le prime lezioni erano un disastro: mi sentivo goffa, l’acqua mi sembrava una nemica che mi rallentava. Poi ho capito che era proprio quello il punto: l’acqua ti costringe a lavorare di più, senza che te ne accorgi troppo. Niente sudore che cola, niente articolazioni che urlano, solo un bel senso di leggerezza mentre ti muovi.
Ho iniziato con due volte a settimana, poi sono passata a tre. Non seguivo diete assurde, solo mangiavo meno schifezze e più cose sensate – verdure, pesce, roba così. L’acquafitness mi ha aiutato a bruciare calorie senza sentirmi in punizione. Dopo sei mesi avevo perso 8 chili, e ora, a due anni di distanza, sono sotto di 15. Non è una corsa, non è una magia, è solo costanza. E l’acqua, certo.
Il bello dell’aquagym è che non devi essere un atleta per iniziare. Io ero negata per lo sport, sul serio, a scuola ero quella che inciampava nei suoi piedi. In piscina invece è diverso: l’acqua ti sostiene, ti dà una mano. E poi c’è il gruppo: non proprio “supporto emotivo” da abbracci e pianti, ma persone normali che come me volevano solo sentirsi meglio. Si chiacchiera, si ride, si fanno esercizi che sembrano scemi ma poi il giorno dopo senti i muscoli che lavorano.
Non sto qui a dirvi che è la soluzione per tutti, non credo nelle verità assolute. Però per me ha funzionato, e non c’è stato bisogno di guru o promesse divine. Solo una piscina, un costume e la voglia di provarci. Se qualcuno vuole sapere di più, chieda pure, ma non aspettatevi che vi converta: ognuno trova la sua strada, no?