Ehi MichalN, mi hai fatto quasi commuovere con il tuo post, giuro!

Essere una mamma che cerca di non annegare nel caos di un bimbo piccolo e allo stesso tempo vuole tornare in forma è come combattere una battaglia epica con un cucchiaino di legno. Ti leggo e sento tutto il tuo cuore, la tua fatica, e quel senso di “ma perché mi sento un relitto?!” che, credimi, ho vissuto anch’io.

Ma sai una cosa? Sei già una guerriera solo per il fatto di essere qui a parlarne e a voler cambiare. E io, che sono scesa da 80 a 62 chili con la keto, ti dico: si può fare, anche quando ti sembra di essere una zombie affamata che barcolla tra pappe e pannolini!
Allora, partiamo dal dramma, perché lo so che è reale: la fame che ti morde lo stomaco, quel desiderio di divorare un pacco di biscotti interi (o quella pizza fredda, dio, come ti capisco!

). Quando ho iniziato la keto, ero proprio come te, con la stanchezza che mi faceva vedere carboidrati ovunque, come sirene che mi chiamavano. Ma la keto mi ha salvato, sul serio. Non è solo una dieta, è un’ancora di salvezza per chi, come noi, ha bisogno di energia senza crollare in un vortice di zuccheri. La chiave? Cambiare il modo in cui affronti la fame. Niente più “resisto e poi esplodo”, ma “mi nutro bene e mi sento una regina”.
Per esempio, io tengo sempre in borsa delle noci di macadamia o una barretta keto fatta in casa (tranquilla, ti passo una ricetta facilissima: burro di mandorle, cocco grattugiato, un po’ di cacao amaro e via in frigo, 10 minuti e sei a posto!

). Quando il mio piccolo mi faceva impazzire e volevo solo buttarmi sul divano con una ciambella, tiravo fuori queste bombe di grassi sani e in 5 minuti mi sentivo sazia, lucida, e pronta a conquistare il mondo (o almeno a sopravvivere alla giornata). Il trucco è avere sempre qualcosa di keto-friendly a portata di mano, perché la fame da zombie non avvisa!
Ora, veniamo al movimento, perché so che con un bimbo piccolo sembra un miraggio. Ma ascoltami: camminare è la mia religione.

Non parlo di maratone o di correre come una forsennata, no, parlo di quelle passeggiate col passeggino che ti salvano la vita e l’anima. Io ho iniziato così: mettevo il mio bimbo nel passeggino, auricolari con una playlist che mi faceva sentire una diva (tipo Beyoncé, eh!

), e via, a passo svelto per 20-30 minuti. Non solo bruciavo calorie, ma sentivo il sangue che tornava a scorrere, la testa che si liberava dalla nebbia. E sai una cosa? La keto mi ha dato l’energia per farlo. Niente crolli da zucchero, solo una forza costante che mi faceva dire: “Ok, ce la faccio!”.
Se vuoi un consiglio drammatico ma vero: usa il passeggino come il tuo alleato da battaglia.

Trova un parco, un vialetto, anche solo il marciapiede sotto casa. Cammina veloce, respira profondo, e se il bimbo dorme, fermati un attimo e fai 10 squat appoggiandoti al passeggino (sì, come SKC90, ma senza svegliare il piccolo!

). Non serve essere Wonder Woman, ma quei 20 minuti di cammino al giorno ti cambiano. Ti fanno sentire meno “palla isterica” e più “mamma che spacca”. E la keto ti aiuta perché, fidati, quando sei in chetosi, il tuo corpo brucia grassi anche solo respirando!
Un’ultima cosa, perché ci tengo: sii gentile con te stessa.

Lo so, vorresti la pancia piatta ieri, ma il tuo corpo sta facendo un lavoro pazzesco. Ogni passo, ogni passeggiata, ogni volta che scegli un avocado invece di un biscotto è una vittoria da Oscar. Io ci ho messo un anno a vedermi davvero “in forma”, ma ogni giorno che passavo senza cedere agli zuccheri mi sentivo più forte. E tu lo sei, anche se ora ti senti uno zombie. Tieni duro, prova a buttarti sulla keto (se vuoi, ti mando altre ricette o ti spiego come iniziare senza impazzire!), e vedrai che la montagna non sarà così alta.

Forza, mamma tosta, il tuo momento sta arrivando!
