Dimagrire in viaggio: come non tornare a casa con un souvenir di troppo!

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6 Marzo 2025
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Ehi, compagni di bilancia! Oggi vi racconto come sopravvivo ai viaggi senza trasformarmi in una valigia ambulante di chili extra. Passare la vita tra un aereo e un’autostrada non è proprio il sogno di chi vuole tenere la linea, ma con qualche trucco si può evitare di tornare a casa con un “souvenir” che non entra nei jeans.
Prima regola: mai fidarsi dei menù delle stazioni di servizio. Quelle pizzette unte che ti guardano dal bancone? Sono sirene del grasso, cantano per farti naufragare. Io mi porto sempre dietro una scorta di mandorle e frutta secca, che non sarà gourmet, ma almeno non mi fa sembrare un palloncino dopo tre ore di macchina. E se proprio devo fermarmi, punto su un’insalata – sì, anche se sembra triste accanto al panino col salame.
In hotel poi è un altro film. La palestra è spesso un miraggio: o è una stanza con un tapis roulant che sembra uscito dagli anni ‘80, o è chiusa per “manutenzione” da sei mesi. Soluzione? Mi invento. Due bottiglie d’acqua come pesi, qualche squat davanti allo specchio – che almeno mi ricorda perché sto facendo tutto questo – e via. Se c’è un parco vicino, meglio ancora: una corsetta con vista panoramica batte qualsiasi cyclette polverosa.
Mangiare fuori è il vero boss finale. I ristoranti adorano riempirti il piatto come se fossi un vichingo dopo un mese di digiuno. Io ordino sempre un antipasto come piatto principale, oppure divido con qualcuno. E il vino? Un bicchiere, non una bottiglia, altrimenti addio buoni propositi e benvenuti rotolini.
Insomma, viaggiare non deve per forza essere una condanna alla zip che non si chiude. Con un po’ di strategia e una dose di faccia tosta per dire no alla torta dell’autogrill, si può tornare a casa leggeri. Qualcuno ha altri segreti da road warrior da condividere?