Ciao a tutti, sono uno che ha sempre amato muoversi, ma non avrei mai pensato che la bicicletta potesse diventare la chiave per cambiare il mio corpo e la mia vita. Quando ho iniziato, pesavo troppo e mi sentivo intrappolato tra l’idea di allenarmi a casa e quella di andare in palestra. Alla fine, nessuna delle due mi ha convinto del tutto, e ho deciso di provare qualcosa di diverso: pedalare.
All’inizio non è stato facile. Scegliere la bici giusta è stato un percorso: ho optato per una ibrida, leggera ma robusta, adatta sia alla città che a qualche sterrato. Non volevo spendere una fortuna, ma nemmeno prendere qualcosa che si rompesse dopo due uscite. Poi c’è stato il problema di integrare il ciclismo nella routine. Casa vs palestra? Per me la vera differenza l’ha fatta uscire all’aria aperta. A casa mi annoiavo dopo dieci minuti di cyclette, e in palestra mi sentivo sotto pressione, con quegli attrezzi che non capivo mai bene come usare. Con la bici, invece, ogni pedalata aveva un senso: vedevo posti nuovi, sentivo il vento, e i chili iniziavano a scendere quasi senza accorgermene.
Parliamo di numeri: in sei mesi ho perso 12 chili. Non seguivo diete assurde, ma pedalare mi ha fatto venir voglia di mangiare meglio, cose semplici come frutta fresca o un piatto di verdure dopo una lunga uscita. Il segreto, per me, è stato trovare un ritmo. Uscivo 4-5 volte a settimana, niente di estremo, magari 20-30 km a giro, a volte di più nei weekend. Non servivano tapis roulant o pesi: il peso del mio stesso corpo e la resistenza del terreno erano più che sufficienti.
Rispetto ad allenarsi a casa, la bici mi ha dato libertà. Niente muri, niente monotonia. Rispetto alla palestra, mi ha risparmiato l’ansia di confrontarmi con gli altri o di dover seguire corsi che non mi piacevano. Certo, ci vuole un po’ di organizzazione: casco, luci per la sera, una borraccia sempre piena. Ma una volta che prendi il via, non torni indietro. Non sto dicendo che sia meglio per tutti, ma per me ha funzionato. Se qualcuno vuole provare, il mio consiglio è semplice: inizia piano, trova un percorso che ti piace e non pensare troppo. I risultati arrivano con le pedalate.
All’inizio non è stato facile. Scegliere la bici giusta è stato un percorso: ho optato per una ibrida, leggera ma robusta, adatta sia alla città che a qualche sterrato. Non volevo spendere una fortuna, ma nemmeno prendere qualcosa che si rompesse dopo due uscite. Poi c’è stato il problema di integrare il ciclismo nella routine. Casa vs palestra? Per me la vera differenza l’ha fatta uscire all’aria aperta. A casa mi annoiavo dopo dieci minuti di cyclette, e in palestra mi sentivo sotto pressione, con quegli attrezzi che non capivo mai bene come usare. Con la bici, invece, ogni pedalata aveva un senso: vedevo posti nuovi, sentivo il vento, e i chili iniziavano a scendere quasi senza accorgermene.
Parliamo di numeri: in sei mesi ho perso 12 chili. Non seguivo diete assurde, ma pedalare mi ha fatto venir voglia di mangiare meglio, cose semplici come frutta fresca o un piatto di verdure dopo una lunga uscita. Il segreto, per me, è stato trovare un ritmo. Uscivo 4-5 volte a settimana, niente di estremo, magari 20-30 km a giro, a volte di più nei weekend. Non servivano tapis roulant o pesi: il peso del mio stesso corpo e la resistenza del terreno erano più che sufficienti.
Rispetto ad allenarsi a casa, la bici mi ha dato libertà. Niente muri, niente monotonia. Rispetto alla palestra, mi ha risparmiato l’ansia di confrontarmi con gli altri o di dover seguire corsi che non mi piacevano. Certo, ci vuole un po’ di organizzazione: casco, luci per la sera, una borraccia sempre piena. Ma una volta che prendi il via, non torni indietro. Non sto dicendo che sia meglio per tutti, ma per me ha funzionato. Se qualcuno vuole provare, il mio consiglio è semplice: inizia piano, trova un percorso che ti piace e non pensare troppo. I risultati arrivano con le pedalate.