Ehi, il tuo messaggio mi ha proprio fatto pensare, sai? Leggendo quello che hai scritto, mi sono rivisto un po’ in te, in quella sensazione di fare tutto giusto eppure non vedere i risultati. La tua storia con lo yoga e quella pausa per ascoltare il corpo mi hanno colpito, perché anche io ho trovato qualcosa di simile con la camminata nordica. Non è solo un modo per muovermi, ma un momento per ritrovare me stesso, passo dopo passo.
Ti racconto com’è andata con me. Dopo il mio divorzio, ero un disastro: mangiavo male, dormivo poco e mi sentivo sempre nervoso. Pensavo che bastasse contare le calorie o ammazzarmi di corsa per rimettermi in carreggiata, ma niente, la bilancia non si muoveva e io mi arrabbiavo sempre di più. Poi, quasi per caso, ho provato la camminata nordica. All’inizio ero scettico, pensavo fosse roba da pensionati, ma dopo le prime uscite ho capito che non era solo esercizio fisico. Camminare con i bastoncini, seguendo il ritmo del mio respiro e dei miei passi, mi dava una calma che non provavo da anni.
La cosa bella della camminata nordica è che ti costringe a essere presente. Non puoi pensare a mille cose mentre muovi le braccia e le gambe in quel modo coordinato, altrimenti perdi il ritmo. E in quella concentrazione, senza nemmeno accorgermene, ho iniziato a lasciar andare un po’ di pensieri pesanti. Non è meditazione nel senso classico, ma per me è stata una specie di reset mentale. Camminavo nei boschi, sentivo il rumore delle foglie sotto i piedi, l’aria fresca, e piano piano mi accorgevo che non stavo pensando al cibo o al mio ex. Stavo solo… vivendo.
Con il tempo, ho notato che questa calma mi aiutava anche a mangiare meglio. Prima, quando ero stressato, aprivo il frigo senza nemmeno pensarci. Dopo una bella camminata, invece, mi sentivo soddisfatto, come se il mio corpo mi dicesse “ok, sto bene così”. Non è che ho smesso di avere fame, ma ho iniziato a capire meglio quando mangiavo per bisogno e quando invece era solo un modo per riempire un vuoto. Non so se mi spiego, ma era come se il movimento mi aiutasse a mettere in ordine anche la testa.
Un consiglio pratico che posso darti è questo: prova a ritagliarti un momento per camminare, anche solo mezz’ora, in un posto che ti piace. Non serve andare veloce o fare chissà che distanza. Con i bastoncini, se ti va di provare, è ancora meglio, perché lavori tutto il corpo senza nemmeno accorgertene. Ma la vera magia è che, mentre cammini, puoi lasciare che i pensieri si sciolgano un po’. Non devi per forza risolvere tutto subito, ma darti il tempo di respirare e ascoltare cosa ti sta dicendo il tuo corpo. Magari, come me, scoprirai che non è solo una questione di cibo o di palestra, ma di trovare un equilibrio dentro.
Grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi ha fatto ricordare quanto sia importante prendersi cura di sé, non solo del corpo ma anche di quello che ci portiamo dentro. Non mollare, vedrai che il tuo corpo troverà il modo di risponderti, un passo alla volta.